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Nuova frana, esattamente un anno dopo: Cerreto ancora isolato. ORE 19 SS 63 UFFICIALMENTE RIAPERTA

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CERRETO (Collagna, 8 dicembre 2009) – Incredibile. A un anno esatto di distanza. Ancora isolati. Non c’è pace per Cerreto Laghi e Cerreto Alpi. Stavolta una frana di notevoli dimensioni si è riversata sul vecchio tratto di statale riattivato per sopperire al vasto tratto della strada statale 63 che era franato.

I due paesi di crinale sono di nuovo isolati, nel giorno dell’8 dicembre e con una stranissima casistica che vede interrotta la circolazione dal reggiano al massese proprio a un anno di distanza e proprio sulla variante realizzata come alternativa alla strada spazzata via dalla voragine… dell’8 dicembre del 2008.
La frana è scivolata sulla strada nelle prime ore di questa mattina.

Sul posto stanno intervenendo pattuglie dei Carabinieri di Castelnovo Monti e la Polizia Stradale di Castelnovo Monti, del comandante Roberto Rocchi che ha provveduto anche ad allertare, sull’altro versante, la Polizia stradale di Massa.
A interrompere la circolazione un cumulo enorme di alberi e terra.
Dalle prime frammentarie notizie ci si sta organizzando, compatibilmente alla sicurezza degli operatori, per i primi interventi.
Sul posto è arrivata, mentre scriviamo, la prima pala per la rimozione dell’impedimento alla circolazione.

Da ricordare che nei giorni scorsi il Comitato strada statale 63 aveva comunicato all’Anas a Bologna e, per conoscenza, alla segreteria del presidente nazionale, il precario stato di manutenzione delle cunette, dal chilometro 43,700 al chilometro 42, ovvero nella variante:
“Il tratto di strada presenta il manto sgretolato, i tombini di scolo pieni e le canalette ostruite. Vista la pendenza del tratto e l’imminenza della stagione fredda riteniamo che ciò arrechi un grave pericolo per gli utenti della strada”. Era il 25 novembre scorso e sul sito del comitato c’erano (e ci sono tuttora) pure le foto.

(Gabriele Arlotti)

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AGGIORNAMENTO ORE 16

Stanno continuando ininterrottamente i lavori di ripristino della strada statale 63, nel tratto compreso tra Collagna e località Schiocchi, dove dalla prima mattinata si è assistito ad uno smottamento franoso che ha nuovamente provocato l’interruzione della statale e l’isolamento - sul versante reggiano - degli abitati di Cerreto Alpi e Cerreto Laghi.
Sul posto Polizia Stradale, Carabinieri e Vigili del Fuoco per scongiurare eventuali pericoli alla circolazione, mentre alcune squadre dell’Anas stanno provvedendo alla rimozione dell’abbondante terreno precipitato sulla strada.
Per far fronte all’emergenza, da questa mattina sono scese in campo anche tre pattuglie della polizia stradale di Castelnovo ne’ Monti.
Una pattuglia della polstrada, inoltre, si è portata sul versante toscano per raggiungere il valico del Cerreto e fare il punto della situazione, mentre un’autoambulanza della Croce Verde di Busana, su indicazione della centrale operativa del 118, si è portata in località Ponte del Barone (nei pressi del valico) per sopperire ad eventuali necessità di carattere medico-sanitario e fare riferimento al presidio ospedaliero di Fivizzano.
Secondo alcune previsioni la statale dovrebbe riaprire nella prima serata, ma dopo lo sgombero dei detriti si dovrà procedere alla messa in sicurezza della stessa prima di consentire la circolazione.
Sul posto, fino al termine dei lavori, rimarrà a presiedere una pattuglia della polizia stradale di Castelnovo ne’ Monti.

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LA REAZIONE DEL COMITATO SS63

Il Comitato SS63 ha immediatamente reagito inviando una lettera al Ministro, alla Corte dei Conti, all'ANAS e agli organi di informazione così formulata

In data 25/11/2009, comunicavamo a mezzo Fax ad ANAS Bologna, e a mezzo Email ad ANAS Roma, la pericolosità del tratto della Strada Statale 63 dal km 43.700 al Km 42.00, e più precisamente del vecchio tratto riaperto in occasione della frana del 08/12/2008, ove i tombini risultavano ostruiti, le cunette intasate e il manto sgretolato, la nostra segnalazione voleva portare all’attenzione del compartimento che quel tratto ERA L’unico AGIBILE per il collegamento della SS 63 da Reggio Emilia ad AULLA, nella speranza che il compartimento prestasse una CERTA ATTENZIONE alla strada.
La NOSTRA SEGNALAZIONE invece è RIMASTA LETTERA MORTA, la dirigenza del compartimento di Bologna ha di fatto SNOBBATO la nostra missiva, non provvedendo alla manutenzione del tratto.
Ebbene, puntualmente, dopo un anno esatto dalla prima frana che ha diviso in due la provincia di Reggio Emilia, a causa dell’incuria e dell’inefficienza la statale, nella VARIANTE da noi segnalata, è franata.
Ora, mentre scriviamo, vi è una squadra di operai e mezzi che sta operando per rimuovere la frana e riaprire la strada.
Questo ora non basta, vista la pericolosità di un tratto di strada RIAPERTO dopo 30 anni, strada che alla sua sommità ha una frana immensa. E' l’ennesima dimostrazione che gli anni di abbandono hanno portato questa strada statale a non avere più i requisiti minimi di SICUREZZA, forse si aspetta il morto prima di prendere in considerazioni le nostre RICHIESTE/SEGNALAZIONI.
A distanza di un anno nulla è stato fatto per riaprire la strada in modo definitivo, oltre tutto pochi euro di manutenzione “non SPESI” hanno creato un danno ben più grave, chi paga?
Ora il comitato chiede a nome di oltre 7000 persone aderenti , montanari, pendolari , turisti, e a nome di tutti gli OPERATORI commerciali della montagna la rimozione dei DIRIGENTI ANAS del Compartimento di Bologna per manifesta incapacità, omessa manutenzione, danneggiamento per omessa manutenzione delle case cantoniere, inadempienza nel rispetto delle leggi vigenti in materia.
Si possono visionare le foto e le missive inviate ad ANAS sul nostro sito www.stradastatale63.it

(per il Comitato SS 63 Roberto Malvolti)

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ORE 19: LA STRADA E' UFFICIALMENTE RIAPERTA

La SS 63 nella zona colpita dallo smottamento in mattinata è stata riaperta al traffico seppure con qualche limitazione di carreggiata.
Domattina riprenderanno i lavori per consentirne il pieno utilizzo.

18 COMMENTS

  1. ORA SUBITO IL TUNNEL.
    Ora che e’ franato anche il tratto di strada vecchio serve il TUNNEL per by-passare l’orrido degli SCHIOCCHI o vogliamo continuare ad isolare i paesi dell’alto appennino, il collegamento con la REGIONE TOSCANA e infine il PARCO NAZIONALE? Meno male che il VECCHIO TRACCIATO ERA PROVVISORIO…Adesso dove la facciamo passare la strada?
    (commento firmato)

  2. Grazie
    Un grazie di cuore al sindaco di Collagna, all’Anas, alla Provincia di Reggio. Grazie perchè in un anno non siete riusciti a sistemare 90 metri di strada.
    Grazie sindaco Caccialupi per la sua competenza. Lei è un Dio veramente. Sindaci come lei ce ne vorrebbero, almeno ruspe e terne lavorerebbero incessantemente. Grazie anche da parte di Cerreto Laghi perchè, considerato che è un suo paese, lei fa di tutto per agevolarlo; non che sia sua la colpa della frana, ma l’incuria sì.
    Grazie all’Anas che non ha mosso un dito per il tracciato vecchio.
    E infine grazie alla presidente della Provincia che con tanto impegno ha preso a cuore la cosa.
    Sono solo passati 365 giorni, cari amici, e nulla avete fatto.
    Grazie di cuore da un cittadino di pianura, che quando sale verso il Cerreto prima di partire accende una candela in chiesa.
    GRAZIE DI CUORE.

    (Andrea Cigarini)

  3. Ma dove sono i responsabili in comune, in Comunità montana, in Provincia, a Bologna (Anas)?
    Ma è mai possibile che di fronte a quanto accaduto nella giornata di ieri sulla SS 63 si debbano sentire affremazioni a giustificazione della interruzione della viabilità quali “piogge insistenti e eccezionali hanno causato il danno”. I sindaci del crinale dovrebbero urgentemente convocare assemblee con tutta la cittadinanza per decidere il da farsi contro chi ha responsabilità ben precise. Ancora una volta nessuno ha a cuore la sicurezza e il bene del territorio montano.
    Qualche politico della Lega si erge a tutelatore dei montanari e lo fa con tanta buona volontà ma non basta. Il governo assieme alla Regione e agli enti che governano la montagna nulla fanno a favore dei montanari. Assisteremo ancora alle processioni dei politici graduati? Vivremo ancora con delle amministrazioni che fanno della rassegnazione un modo di fare politica? Voglio, perche conoscitore dei luoghi, lanciare un ulteriore segnale d’allarme. Tutti i ponti o sovraòpassi della SS 63 dal passo del Cerreto a Castelnovo ne’ Monti sono lesionati. E’ indispensabile che l’Anas provveda a tabellare la portata massima di queste strutture pena il rischio che avvengano crolli al passaggio degli autoveicoli. E per favore si dica che opera bisogna realizzare nel tratto Collagna-passo del Cerreto e lo si faccia rapidamente. Mi auguro che sia finita la stagione dove tutto in montagna è bello e tutto va bene o come si sentiva dire in passato c’è sempre chi sta peggio.
    Cari sindaci, attendiamo una manifestazione di autonomia. Un politico capace deve avere le spalle e le p…e.

    (Marino Friggeri)


  4. Ricordate l’anno scorso la sfilata di autorità alla frana sulla statale? Ricordate i loro proclami? ”In poco tempo sistemeremo tutto”… Poi sappiamo come è andata a finire. Il tratto di strada provvisorio è diventato il tratto definitivo, esito scontato. A questo punto, vedendo la situazione, mi viene da dire che la Provincia di Reggio Emilia, la Regione Emilia-Romagna vedono in Cerreto Alpi/Laghi un peso, una situazione insostenibile. In parole povere se ne fregano perché non mi spiegherei una situazione del genere. Questo lunedì sono stato al passo del Lupo, vicino a Sestola, dove ci sono gli impianti di risalita del Cimone, e mi chiedo: perché qui le strade sono in condizioni normali? Perché a vedere la strada la manutenzione sembra fatta in modo costante? Forse perché gli impianti del Cimone sono un profitto… ma anche gli impianti del Cerreto sono un profitto… Forse perché la Provincia di Modena si interessa dei suoi paesi di montagna? Può essere… Ma mi chiedo: perché i versanti vicino al nostro riescono ad avere una strada decente e noi no? Dov’è la magia, l’inganno, l’inghippo? Chiedere le dimissioni dei funzionari Anas non serve, bisognerebbe chiedere anche la testa di alcuni esponenti politici viste le loro promosse, classiche parole al vento. Ormai la nostra montagna è arrivata a un bivio: o la si lascia morire o si cerca per la gente che ci vive e si fa un mazzo così quotidianamente, di permettergli di vivere. Non ci sono alternative, non c’è grigio, c’è il bianco o il nero. Costruire una strada nuova? Ci vogliono geometri capaci per evitare quello che è successo con la Tav in Appennino bolognese (leggasi prosciugamento di torrenti e ruscelli, inquinamento delle falde per la gioia dell’ambiente), ma bisogna trovare una soluzione. Sicuramente qualcuno potrebbe dire “Il solito che critica e non fa nulla di costruttivo”. E’ vero ma in tutti questi anni chi di dovere cosa ha fatto? Ha parlato, parlato, parlato… e i risultati?Beh, sono arrivati: frane, dissesti, situazioni paradossali. Basta opporsi a tutti i progetti. Basta opporsi a tutte le alternative. La gente ci vive in montagna e vuole continuare a viverci. Vogliamo fare in modo che continui?

    (Un pianzan che vive più in montagna che nel suo paese d’origine)

  5. Vergogna
    La situazione ormai è diventata drammatica, soprattutto per un pendolare come me che transita quotidianamente dalla tratta degli Schiocchi e che giorno dopo giorno vede la statale cadere nell’abbandono più totale!!!! Ci vuole una soluzione definitiva (tunnel, viadotto o qualsiasi altra cosa)… o bisogna prima aspettare che si faccia male qualcuno? Gli enti preposti si devono svegliare!!!

    (Marco Minutoli)

    P.S. – Un plauso al Comitato SS 63, sempre attivo ed operoso!!!

  6. Giovanelli sveglia amicoooooo
    Non ho letto una sola dichiarazione di Giovanelli sulla frana di ieri. Vabbè, sapete lui non si scomoda per così poco, forse. Ma ricordo a Giovanelli che la sede del suo amato parco si trova a Sassalbo…

    (Andrea Cigarini)

  7. Montagna sveglia
    Tanto è inutile, ci saranno tante parole, un po’ di fiera e poi piano piano ci si dimenticherà di tutto.. Col Ca..a!!!! Ci sono le elezioni a marzo e quindi la fiera la facciamo noi e forte!! Li mandiamo a casa quei politici sparloni e quando capiranno che la montagna non li voterà capiranno che i nostri voti contano, fannulloni maledetti, politici da strapazzo… Però ognuno non può fare da sè, perchè il casino lo si fa se si è in tanti, direi di affidarci tutti al comitato SS 63 che sembra apolitico e molto concreto. Dai, montanari, sveglia!!

    (Cristian)


  8. Parlando di collaborazione per ottenere risultati, almeno per quanto riguarda l’emergenza sulla statale 63, dò notizia sul mio interessamento già da ieri del un colloquio, avuto con il presidente della commissione ambiente alla camera, Angelo Alessandri. Ho proposto di fare il possibile per ottenere in via emergenziale, non più rimandabile, la galleria per superare gli Schiocchi. Su indicazione dell’ente statale, tutto ciò può avvenire solo tramite richiesta esplicita della Provincia e della Regione con annesso progetto dettagliato in tempi brevi. Sperando nella collaborazione degli enti locali, lasciando da parte le discussioni politiche, potrebbe essere l’occasione da non perdere, visto che in Italia si ottengono risposte solo con le emergenze. Penso valga la pena di tentare tutte le strade per il bene della montagna, proviamoci!!

    (Romano Albertini, consigliere provinciale Lega Nord)

  9. Perchè stupirsi
    Qualcuno aveva dei dubbi sull’Anas? Ha lasciato passare un anno senza fare nulla su quel tratto di strada. Ora interviene per l’emergenza. Poi ci ha un po’ illusi aprendo qualche cantiere. Ma la situazione è sempre la stessa. Anas da commissariare. E’ una vergogna.

    (Enrico Bini)

  10. Vegogna
    La cosa scandalosa è che la Provincia sta tacendo su tutto quello che sta accadendo… Adesso si riesce a transitare solo per due ore al giorno, alla prossima frana magari si passerà forse un una settimana si e una settimana no!! La montagna ed i miontanari vogliono soluzioni definitive, non inutili rattoppi!!!!

    (Marco Minutoli)

  11. Grazie a tutti
    Inizio con il ringraziare a nome del Comitato SS 63 tutte le persone che ci rinnovano la stima. Ringrazio personalmente quelle persone che allumgandomi la mano si complimentano con me. Grazie di cuore.
    Dopo la premessa, colgo l’occasione per rispondere all’esponente del Pd che prontamente ha scritto che su sua richiesta “la Regione Emilia-Romagna” dichiari di MASSIMA urgenza la strada statale 63. Ebbene, o sogno o son desto, una grande domanda, all’alba del 2010 nella solita emergenza la politica scopre CHE LA STRADA SS 63 ha “URGENTE BISOGNO”. Complimenti, consigliere, complimenti davvero. Il comitato RINNOVA anche a LEI l’invito rivolto al presidente ERRANI: venga a trovarci, le faremo fare un giro sulla strada statale 63, di buona mattina, così capirà cosa PATISCONO quei cittadini della montagna percorrendo ogni giorno la SS 63 per recarsi a scuola o al lavoro. Non dimentichi che sono quei cittadini che in parte contribuiscono al suo LAUTO STIPENDIO. Venga, la aspettiamo, faremo un bel viaggio nell’inferno della SS 63 andata e ritorno. Paghiamo noi, non si preoccupi.

    (Roberto Malvolti per il Comitato strada statale 63)

  12. A casaaaaaaaa
    Cominciamo a mandare a casa, nell’elenco:
    – primo il sindaco di Collagna;
    – secondo il vigile di Collagna;
    – terzo la presidente Masini;
    – quarto il vicesindaco di Collagna che, poverino, dice che non è colpa sua la frana. Povero piccolo, non piangere, dai. Forse se avessi alzato i tacchi ogni tanto e scritto lettere all’Anas era tutto risolto;
    – quinto tutti i dirigenti dell’Anas di Bologna;
    – sesto non saprei chi metterci ma diciamo tutta la giunta comunale di Collagna. Bravi…
    Vedremo alle prossime elezioni chi la spunta, caro sindaco. Gli abitanti non sono scemi, anzi hanno capito tutto stavolta. Viva il comitato statale 63, siete dei grandi.

    (Andrea Cigarini)