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Castelnovo / Piazzale Pietri, approvato il Pua-Piano urbanistico attuativo

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Il Consiglio comunale di Castelnovo ne’ Monti, a maggioranza, ha approvato l’altra sera il Piano urbanistico attuativo (in sigla, Pua) riguardante la zona di piazzale Pietri, laddove da poco hanno smesso la loro onorata attività, durata qualche decennio, bocciodromo e piscina comunale. Come si ricorderà sulla questione erano sorte a suo tempo sostenute polemiche (vedi in calce gli articoli correlati pubblicati).

Presente in sala il responsabile del settore geom. Daniele Corradini, che, con l’aiuto della videografica, ha illustrato visivamente come diverrà il quartiere, il cui maquillage rientra nell’affare centro benessere appena inaugurato. Anzitutto sorgerà un supermercato di circa 1500 mq, che sarà il più grande del capoluogo montano – e quindi dell’intero Appennino – a suo tempo definito, dal comitato che si opponeva, “gasometro”, per via della sua conformazione. Nella piccola zona verde a monte del piazzale è prevista la costruzione di un edificio, che, a detta degli amministratori, lascerà comunque spazio alla vegetazione (ma in realtà – come si afferma – non si esclude una sua “delocalizzazione”).

Il bocciodromo, viene spiegato, troverà posto poco più a valle, nell’edificio, ampliato, che ospita ora il centro sociale e la Comunità montana. L’intervento nel suo complesso procederà in due stralci: uno riguardante l’area del piazzale e del capannone piscina-bocciodromo e l’altro la confinante ex sede Agac.

Sistemati così i servizi che sono stati chiusi, Alessandro Davoli parla di “scelta impattante”. La maggioranza risponde che si è tenuto in grande conto questo aspetto, limitando al massimo le altezze delle strutture. “Si sfrutterà il sottosuolo, dove sono previsti parcheggi che saranno in parte a servizio dell’attività commerciale e in parte di uso pubblico, a compensare quelli che, parzialmente, saranno persi nell’attuale piazza”.

Alle perplessità espresse invece da Luigi Bizzarri nel suo intervento, vertenti in particolare sugli aspetti del traffico e della viabilità così come verranno verisimilmente modificati dal maggiore afflusso di auto che si registrerà in quella zona (parla di “scarsa lungimiranza urbanistica”), il sindaco Gian Luca Marconi contrappone quella che, secondo lui, sarà invece una “razionalizzazione complessiva del quartiere”. Allargando il discorso a strutture vicine come il previsto campo da calcio in sintetico, che sostituirà l’attuale comunale, nonché al verde attrezzato che qua e là contrappunterà l'area e sarà a disposizione della cittadinanza. All’incrocio tra via Morandi e la statale 63 (zona Ecu) si prevede la costruzione di una rotonda. Piccola, ma, come afferma Marconi, “se hanno costruito quella di Rivalta…”. Circa il passaggio sulla ristretta stessa via Morandi (ristretta da quando è stato costruito una corsia-marciapiede protetta) si dà per scontato che la velocità di marcia dei mezzi dovrà essere particolarmente ridotta; ragion per cui è previsto anche, nel prossimo futuro, uno sfogo viario, una bretella, che collegherà il piazzale del centro fiera con via Matilde di Canossa, attraversando la zona ex Rabotti. Bizzarri comunque chiede la sospensione e il rinvio del punto “perché – spiega – pende un ricorso al Tar di Parma, che si pronuncerà a metà del prossimo febbraio”. Nessun problema – rispondono dalla maggioranza – “dato che quel ricorso riguarda un primo progetto che ora è stato rivisto”. La richiesta, come da regolamento, viene messa subito ai voti ed è respinta (7 a favore e 13 contrari). Chiarimenti vengono richiesti pure da Mattia Davoli in merito all’effettiva superficie che rimarrà verde nel fazzoletto attuale che comprende qualche decine di sempreverdi: “Ad occhio, vedendo il progetto, mi pare che qualcosa non quadri…”. Corradini rassicura: "Ho fatto e rifatto le misure, è tutto a posto".

Federico Tamburini non ci va tanto per il sottile: “Quella zona mi pare in stato confusionale, dove ci sarà di tutto e di più: commerciale, residenziale, sportivo…”. Riprende anch’egli la questione della viabilità e – aggiunge – “si sacrifica uno spazio verde più centrale e il verde attrezzato previsto rimane ai margini”. Osservazione, quest'ultima, condivisa da Bizzarri.

L’assessore Filomena Mola parla di “quartiere in evoluzione”. Anche Luigi Cagni rileva, come altri prima di lui, “l’assenza di un piano di mobilità”. Il sindaco, alla fine, sostiene che “il confronto c’è stato”. E il voto finale sigilla la discussione: con 13 sì e 6 no viene dato l’ok ai prossimi lavori che rivoluzioneranno l’area. Salvo che, naturalmente, a febbraio non arrivino novità dalla magistratura.

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Il Consiglio comunale (che ha esaurito solo per una metà gli argomenti previsti e quindi è stato aggiornato a data ancora da stabilire) sarà trasmesso da Radionova nelle seguenti giornate: lunedì 28, martedì 29 e mercoledì 30 dicembre sempre alle ore 21.