Home Cronaca INCREDIBILE / Strage evitata: ora basta

INCREDIBILE / Strage evitata: ora basta

7
23

CASINA (1 gennaio 2010) - 300 giorni dopo come in uno spettrale gioco del destino o, forse, un gioco derivato dall’umana incuria. Gianni Grisanti, l’imprenditore che a inizio febbraio del 2009 lanciava su Redacon le prime foto di protesta sull’incuria della statale, vede la moglie, rimanere vittima di un pauroso incidente sulla statale 63 dal quale esce miracolosamente illesa. Complice, indovinate un po’, il ghiaccio per una cunetta non pulita. E nemmeno in crinale, ma nel comune di Casina, in una giornata semplicemente fredda.

Procediamo con ordine.
Febbraio 2009. “Cunette ghiacciate lungo la statale 63” lamenta, sulla nostra testata, Grisanti (più noto come Giungla), con tanto di foto. “Una statale senza manutenzione e con grave situazione di pericolo”. Quell’articolo, tra gli altri, incassa l’appoggio di Enrico Bini (presidente della Camera di Commercio) e di Roberto Malvolti (futuro coordinatore del Comitato ss 63): perché non coordiniamo una protesta? Perché non puliamo noi le cunette?”

Ottobre 2009. Nasce il comitato strada statale 63 e si presenta organizzando per domenica 8 novembre 2009, a la Croce" di Castelnovo ne' Monti”, proprio una manifestazione intitolata "PULIAMO LE CUNETTE E I TOMBINI DELLA STRADA STATALE 63". Pare che tutto sia ok e si sono già trovati volontari e scavatori ma…

Novembre 2009. A poche ore dalla manifestazione, l’Anas non concede il permesso allo svolgimento. Mancano le necessarie autorizzazioni. Le cunette della Croce – Ponte Rosso saranno pulite due giorni dopo dall’Anas.
Dicembre 2009. Prosegue l’attività del Comitato, vengono segnalate omesse manutenzioni su omesse manutenzioni, diverse delle quali segnalate dal nostro sito.

Lunedì 28 dicembre 2009. Sono le 8.30 e Gianni Grisanti, a bordo del furgone della ditta, scende verso Reggio, seguito dalla moglie, alla guida di una Fiat Multipla. All’imbocco dell’ultima galleria, in comune di Casina “ecco una lastra di ghiaccio, causata da una cunetta ostruita che sarebbe bastata una badilata per prevenirla…”
Quasi si stupisce delle nostre domande Giungla. Lui quelle cose qui le aveva denunciate già quasi un anno indietro. “Putacaso proprio a me doveva capitare?”
Prosegue il suo racconto: “Procedevamo a velocità normale. Io davanti, mia moglie dietro. Noto il ghiaccio, rallento e percepisco una piccola sbandata. Purtroppo nel retrovisore ho visto una scena ben peggiore: mia moglie, che mi dirà di aver scalato per moderare ulteriormente la velocità, perde il controllo dell’auto. Vola nell’altra corsia mentre sopraggiunge un fuoristrada. Fortunatamente schiva l’impatto”.

A quel punto?
“L’automobilista del fuoristrada fugge. Ed è un vero peccato, perché anche se mia moglie non si è fatta fisicamente male sarebbe molto importante fermare le altre auto. Scendo. La Multipla è schiantata nell’altra corsia. Alla scena ha assistito, dallo specchietto retrovisore, anche un automobilista che mi precede, Paolo Mareggini: coscienziosamente si ferma e sale col triangolo a bloccare i mezzi che sopraggiungono. E’ un’operazione non facile perché sul ghiaccio non si sta proprio in piedi. Due mezzi prima della galleria non riescono a rallentare e si schiantano pure loro. Una signora finisce col muso dell’auto sotto il guardrail, un altro mezzo la centra”. Sul posto itnervengono poi i Carabinieri di Vezzano.

Grisanti, che idea si è fatto di tutto questo?
“E’ il solito stramaledetto problema. E dire che proprio un anno fa era avvenuto un incidente analogo. Un cunetta intasata, un lastrone in galleria, il botto. Anche allora per fortuna nessuno si fece male. Ma se mia moglie avesse impattato frontalmente col mezzo che sopraggiungeva da direzione opposta?”
Cosa ricorda di quei momenti?
“Una scena surreale, la paura. Mia moglie l’avevo già immaginata contro l’altra autovettura. E il tutto nel volgere di 5 minuti. Sono grato all’amico Paolo Mareggini che, anche senza averci riconosciuto, si è fermato ad aiutarci”
E ora?
“Come può non scapparmi la polemica? Denunciavo queste cose dieci mesi fa. Da allora cosa si è fatto? Il concreto è che questa strada è lasciata completamente allo sbando. Questi episodi lo dimostrano, l’attività del comitato lo dimostra. E poi…”

E poi?
“Della sicurezza in strada si discute sempre molto, e giustamente si ritirano patenti a chi alza il gomito. Ma a chi omette queste ordinarie manutenzioni cosa bisognerebbe fare?”.

Voi cosa farete?
“Ci interessa recuperare i danni, visto che l’auto è da sbattere via, ma prima di tutto vorremo evitare il ripetersi di fenomeni analoghi in futuro. Dobbiamo ragionare seriamente su questi problemi quando c’è il morto?”

(Gabriele Arlotti)

23 COMMENTS

  1. Incredibile…
    Ma ciò che è accaduto (strada ghiacciata) era davvero imprevedibile per il manutentore della SS 63? Allego un’estratto dal mio commento qui su @CRedacon#C dell’8-11-2009, ore 18:58. Il Comitato vedrà se considerarlo o meno avviso esplicito di pericolo ad Anas.
    “Stamani ero alla manifestazione e avrei voluto pulire col badile che mi ero portato la cunetta che deviava un torrente d’acqua sulla carreggiata (che accadrà col gelo?!) o raddrizzare quel cartello catarifrangente caduto a terra. Un referente del Comitato mi ha CALDAMENTE raccomandato di NON farlo per non rischiare di compromettere l’immagine dello stesso. Ho desistito, limitandomi a raccogliere, con ‘Giungla’, i rifiuti al bordo della strada. Del mio gesto ero ovviamente pronto a rispondere personalmente, sia in sede civile che penale (non a caso mi ero portato l’avvocato al seguito…). Resto convinto che soltanto con segnali forti si possano combattere grandi battaglie. E solo con azioni eclatanti si possano portare alla ribalta (anche a livello nazionale) assurdità come quelle di Anas che non provvede alla manutenzione e, al contempo, ‘diffida’ i cittadini dal farlo”.

    (u.g.)

  2. Con permesso
    Trascrizione (commentata): “Incredibile” (in grassetto rosso), “strage evitata” (grassetto senza il rosso sangue), due punti e… per il gran finale un deciso “adesso basta” definitivo, autoritario, repentino, sicuro di sè, inappellabile.
    Commento (spero trascritto): il giornalismo, la cronaca, la informazione non sono mai sicuri di sè, mai inappellabili e, tanto meno, autoritari; sono o dovrebbero essere semplicemente, umilmente, sinceramente informativi. E basta.
    Buon anno.

    (Enzo Renè Piccinni, giornalista)

  3. Ci permettiamo
    Poco prima di Natale ricevetti un sms da un vostro collaboratore, il quale mi segnalava il problema “ghiaccio” all’uscita delle gallerie a Casina. Io prontamente segnalavo al geom. dell’Anas il problema. Questa la ricostruzione della nostra segnalazione. Ci spiace molto constatare che, a differenza delle altre “sistemazioni” prontamente fatte da Anas, in questo caso vi è stato il disinteresse totale, come nel caso della galleria NUALETTO, spenta da oltre 20 giorni. Domani sarà inviata comunicazione ad Anas, segnalando l’accaduto. Il comitato si mette sin da ora a disposizione del NOSTRO sostenitore “Giungla” per recuperare almeno il danno dell’auto causato da una NON manutenzione di Anas. Ci fa piacere sapere che la moglie non ha avuto nessun problema di salute, questa volta è andata bene, ma se questa strada non SARA’ SOTTOPOSTA ad una drastica CURA prima o poi la fortuna ci girerà le SPALLE ed allora…

    (Roberto Malvolti, per il Comitato strada statale 63)

  4. Punto di vista
    Vorrei rispondere ai due giornalisti che fanno un’analisi al testo scritto da @CRedacon#C… e dicono che è troppo di parte… A me sembra che a parlare sia il marito della donna coinvolta: non dovrebbe dire adesso basta?? Su @CRedacon#C Grisanti aveva già denunciato questa situazione della statale; vuol dire che è un fatto già accaduto altre volte e quando di mezzo c’è la vita di una o più persone mi sembra la cosa minima anche da parte di un giornalista che scrive il pezzo mettersi dalla parte della vita di una persona, senza lasciare passare la notizia così in secondo piano. Mi sembra il minimo da fare, calcare un po’ con i titoli, visto che LA VITA è UN DONO CHE CI VIENE FATTO UNA VOLTA SOLA ed è meglio prevenire una disgrazia che poi piangere e puntare il dito contro l’uno o l’altro dopo che inevitabilmente è accaduta.

    (g.p.)

    —–

    @CIl secondo giornalista in questione è lo stesso che ha steso l’articolo. Solo per debito chiarimento.

    (red)#C

  5. Per Umberto
    Caro Umberto, vorrei correggerti su quanto da te scritto dove riporti: “un referente del comitato mi ha caldamente raccomandato di non farlo per non compromettere l’IMMAGINE dello stesso”. Scrivere questo è un po’ distorcere la realtà. Umberto, il comitato non ha nessuna immagine da difendere, il comitato fa la “guerra” all’Anas, ma in occasione della manifestazione dell’8/11/2009 vi era una DIFFIDA con tanto di lettere a noi ed alle AUTORITA’ competenti, si rischiava una denuncia per DANNEGGIAMENTO. Tu concorderai con me che per primi NOI dobbiamo rispettare le leggi e solo così potremo obbligare Anas a farlo.
    Grazie.

    (Roberto Malvolti, Comitato SS 63)

  6. A chi compete?
    In questi giorni il povero Bertolaso è di casa in Tv, povero… Ha avuto un 2009 senza tregua! Chissà se però chiamassimo lui, ma deve accadere l’irreparabile? Magari la statale non sarebbe una carraia.
    Colgo l’occasione per segnalare quanto segue: la vigilia di Natale pioveva a dirotto, si era sciolta tutta la neve e all’uscita della galleria passato il bar della Croce c’era un cratere di circa 50 cm profondo a occhio 15 completamente innondato e quindi non visibile. Non c’era nessuna segnalazione. Arrivando ai 50 km all’ora il minimo è che si toccasse, io ho una Panda, chi ha auto più voluminose non so… Ho pensato: mi è andata bene perché andavo piano. Mi piace osservare il linguaggio politichese. E’ sempre responsabilità di quegli “altri”, o quelli di prima, o quelli di “là”… Parole parole parole anche qui… Commenti lunghissimi e noiosi che non legge nessuno perché inzuppati di blàblàblà. Chissà se il nuovo anno porterà un po’ di buon senso di colore tinta unita? Chi si adagia seduto sulla sedia politica, di qualsiasi tinta, viene colpito dalla stessa sindrome: si trasforma in un blàblà automatico. E i buchi e il ghiaccio nella strada chi li deve togliere? Poi però se succede la disgrazia chiamiamo Rai 1 e Bertolaso.
    Bel Paese.

    (Una persona)

  7. Scherziamo o facciamo sul serio???
    Esprimo la mia solidarità a Giungla, ma soprattutto alla moglie che fortunatamente ne è uscita illesa. Direi che non si può assolutamente criticare chi scrive l’informazione e il modo in cui scrive. Se fosse capitato il “peggio”? Facciamo quindi un esame e lasciamo lo sfogo a chi ha vissuto quei momenti a dir poco “drammatici” e diamoci da fare tutti perchè queste cose non debbano più accadere.

    (Leo Cassinadri)

  8. Per Roberto
    Infatti! Essendo io uno di montanari aderenti al Comitato NON mi sono sentito di agire liberamente perchè una eventuale mia pulizia della cunetta in VIOLAZIONE della disposizione Anas avrebbe potuto avere (es. con la segnalazione del sottoscritto alla Procura della Repubblica) ripercussioni sul Comitato. Mi pare che, come spesso accade, siamo d’accordo. Se NON avessi aderito al Comitato lo avrei fatto (tu lo sai) sicuramente. Ritenevo utile che sui giornali del giorno dopo apparisse una notizia, davvero paradossale, del tipo: CITTADINO COLTO IN FLAGRANTE MENTRE PULIVA UNA CUNETTA, VIENE BLOCCATO DALLE FORZE DELL’ORDINE E SEGNALATO ALLA MAGISTRATURA! A volte un gesto di DISOBBEDIENZA CIVILE può essere utile per evitare a qualcuno una sbandata sul ghiaccio e svegliare dal letargo alcuni degli addetti ai lavori?

    (u.g.)

  9. Solidarietà alla signora coinvolta
    U.G., vedo che lei ha idee molto… chiare! E già… un suo intervento avrebbe potuto compromettere il prosieguo dell’attività del comitato bloccando le… importanti ed… incisive iniziative che stanno… producendo risultati impensabili…
    Continui così e vedrà.
    Distinti saluti.

    (Enzo)

  10. Solidale con Grisanti, ma mi chiedo: cambierà qualcosa?
    Resto sconcertato dal racconto di Grisanti,
    ma mi chiedo: cambierà qualcosa? Non ci credo più, solo pochi giorni fa ho vinto… una causa che si era protratta per anni dove però ho perso la mia serenità e ho dovuto pagare migliaia di euro per la sola colpa di essermi fermato dopo il lavoro a cenare in una trattoria una scaloppina accompagnata da una birra media e alla fine un limoncino; poi vado anche piano ma un camion mi invade la corsia di marcia, mi urta e mi butta fuori strada. Risultato: vengo anche denuciato civilmente e anche penalmente e sono così diventato un criminale. Solo 0,65 di alcool ma per anni vengo costretto a fare test assurdi. Se questo è quello che volete mi fate davvero schifo tutti, a destra e a sinistra.
    Poi volevo dire una cosa: ringrazio Calderoli e la Lega che dicevano di amare e lavorare per il nostro territorio di avermi cambiato la vita. Ora sono un piansano, grazie a loro non siamo più montanari. Vetto è in pianura. Grazie Lega, andiamo avanti così, sono loro che vanno votati, ci danno una mano, aiutano il territorio. Vergogna davvero.

    (Paolo Maria Ruffini)

  11. Ci scusi Sig. Enzo
    Ci perdoni, Sig. Enzo, gradiremmo una precisazione del Suo intervento; quei puntini lasciano troppe interpretazioni e possono indurre a delle MALE INTERPRETAZIONI; se le è possibile precisare le saremmo grati. Ci spiacerebbe scoprire che ad alcuni MONTANARI non va bene neppure quello che fa il Comitato.

    (Roberto Malvolti, Comitato strada statale 63)

  12. Per Paolo
    Paolo, capisco il tuo “sconforto”, però ci va sempre di ricordare che il Comitato ha iniziato la battaglia per avere il DIRITTO ad una viabilità sicura, ma che ora è tutto in mano dei cittadini, perchè il comitato senza il sostegno della popolazione è NULLA. Date la vostra adesione al comitatosul sito http://www.stradastatale63.it.
    Grazie.

    (Per il Comitato SS 63 Roberto Malvolti)

  13. Vergognosa questa statale
    Ho appena finito di leggere l’articolo e non riesco a rimanere indifferente, visto che stavo sbandando pure io, lunedì scorso, mentre come ogni giorno mi recavo a Sant’Ilario per lavoro! Mi è andata bene, ma mi domando se ogni pendolare deve rischiare la vita ogni giorno per recarsi al lavoro dovendo percorrere una strada statale lasciata a se stessa! Io sono arrabbiatissima con tutte le persone che scaldano le poltrone e non gli importa nulla di noi pendolari fino che non scappa il morto… Approvo tutte le manifestazioni del Comitato della SS 63 ma dobbiamo farci sentire tutti insieme!

    (Samantha Torcoli)

  14. Ma scherziamo!
    Sig. Ruffini, ma si rende conto dell’assurdità del suo commento! 0,65 è fuori dai limiti consentiti, per cui fuori dalla legge, ed è giusto che le sanzioni siano pesanti. Piace anche a me bere a pasto, con gli amici, in varie occasioni ma quando si guida zero assoluto! Il suo intervento è un’offesa per chi piange dei morti per incidenti causati da guidatori sotto l’effetto dell’alcol. Lasci stare Calderoli, che è già impegnato su fronti ben più importanti: se pensa che Vetto piansano le abbia cambiato la vita io penso che per qualcuno 0,65 siano effettivamente troppi! Scusi, ma non riesco a capire cosa c’entra il suo intervento con l’incidente? Me lo vuole spiegare?

    (Lollo)

  15. Precisazione
    In riferimento ai puntini del mio commento lasciamo ai lettori l’interpretazione. Considero il problema della 63 una cosa troppo seria così come la costituzione del comitato da lei promosso e coordinato. Vede, io percorro la statale quattro volte al giorno da parecchi decenni e per un lungo tratto e conosco tutti i problemi attuali o che si sono succeduti o riproposti nel corso del tempo; problemi gravi, conosciuti così come le responsabilità di essi. Quello che trovo limitativo è il fatto di focalizzare e concentrare l’attenzione su episodi che, pur nella loro gravità, personalmente ritengo marginali rispetto allo stato disastroso dell’arteria: ribadisco, la massima solidarietà alla signora che si è trovata coinvolta nell’incidente, ma è un episodio che può benissimo essere contestato dai responsabili della gestione della strada dando loro la possibilità di limitare l’efficacia delle iniziative del comitato.
    Il sig. Bini che, come indicato nell’articolo, ha sostenuto e mi auguro continui a sostenere questa iniziativa, ha ben individuato di chi sono le responsabilità dello stato, ripeto disastroso, della statale: si chiama ANAS ed è li che bisogna puntare con denunce precise e i temi non mancano: fondo stradale, segnaletica sia orizzontale che verticale, illuminazione gallerie, stillicidio gallerie, scarpate, protezioni, alcune curve pericolosissime e, in questo elenco, anche pulizia delle cunette.
    Sig. Malvolti, la sua iniziativa è molto importante e come tale può portare a notevoli risultati. Sono sicuro che lei saprà come muoversi per renderla incisiva senza però porgere il fianco.
    Cordiali saluti.

    (Enzo)

  16. Per il sig. Enzo
    Da lei che è uno dalle idee chiare, purtroppo naufraganti in un mare di puntini, avrei voluto un chiarimento riguardo al suo giudizio sulla chiarezza delle mie. Mi accusa chiaramente di avere sbagliato a NON pulire quella cunetta, se crede; rispetterò il suo pensiero! Ma accusare Malvolti di NON puntare su Anas è una delle BALLE più maestose che ho udito di recente. Se Roberto mirasse con stessa precisione a lepri e caprioli, questi sarebbero a rischio estinzione. Io ho segnalato problemi della SS 63 e li ho visti girare TEMPESTIVAMENTE dal Comitato ad Anas. Lei lo ha fatto? Quando c’era la manifestazione contro lo stato disastroso della SS 63 io, nonostante la pioggia incessante, c’ero. Bini c’era! Lei c’era? Aveva idee CHIARE da suggerire ai presenti? O lei e le sue idee eravate in altre faccende affaccendati? Per sapere se uno ha puntato bene sulla preda c’è un sistema infallibile (usato da chi ha le idee chiare): quello di verificare la preda! Provi a chiedere ai dirigenti ANAS se vuole avere conferma di dove punti e di dove abbia puntato Malvolti sino ad oggi…

    (u.g.)


  17. A me è successa la stessa cosa lo stesso giorno poco prima… La mia fortuna è stata che la macchina ha tenuto, evitando un frontale con mezzi che giungevano in senso opposto… L’unica cosa che ho potuto fare è stato allertare immediatamente la Polizia stradale perchè mettesse dei segnalatori o comunque effettuasse un controllo… Ma possibile che ci si debba affidare al fato in fatto di sicurezza???

    (Chiara Rubini)

  18. Per Gianni e Mariagrazia
    Esprimiamo la nostra solidarietà a Gianni e a sua moglie. Fortunatamente l’incidente non ha avuto gravi conseguenze e la causa è che la “strada statale”, se così la vogliamo chiamare, è priva di manutenzione. L’episodio dovrebbe portare a chi compete almeno una riflessione se non ad intervenire con misure opportune (che sarebbe ora!).

    (Ambra Campani e famiglia)

  19. Sì, scusate, forse era un poco fuori tema
    Carissimo sig. Lollo, sì, in effetti il mio commento era forse un poco fuori tema, ma, mi creda, quella sera che per me si è tramutata in tragedia, ho avuto solo la malsana idea di fermarmi a cenare in una trattoria. Una media e, mea culpa, un limoncino: tutto qui. Non credo di essere un criminale. Se lasciavano il limite a 0,80 aveva molto più senso, a mio parere, perchè lasciava fuori la gente comune che si beve due bianchi con un pezzo di erbazzone e la differenziava da chi abusa esageratamente, corre e uccide.
    Per quanto riguarda Calderoli, che butti fuori dalla montagna parecchi comuni non è una illazione. Scuse a @CRedacon#C per il mio fuori discorso, la saluto e spero che la Lega lavori per la nostra montagna, non contro.

    (Paolo Maria Ruffini)

  20. Sig. U.G.
    L’interpretazione dei puntini del mio commento l’ha data lei e non io.
    Per quanto riguarda il resto:
    1) mai accusato il sig. Malvolti al quale, come già detto, va la mia ammirazione ed il mio incondizionato appoggio per l’iniziativa che ha promosso e che sta gestendo. Forse lei, sig. U.G., quando ha “interpretato” stava vedendo un altro film. Quando si legge un commento è bene attenersi a quanto scritto e non avventurarsi in meandri sconosciuti alla ricerca di non so quali fantasmi; poi veda lei!
    2) per essere più comprensibile uso per lei il suo stesso linguaggio: quando si va a caccia al cinghiale ci vuole un armamento idoneo, se si usa invece un tirasassi il cinghiale non fa molta fatica ad avere la meglio e l’avvistamento viene vanificato… chiaro questa volta? Sono sicuro però che il sig. Malvolti ha capito benissimo quello che volevo dire e spero che questa volta anche lei;
    3) alla manifestazione non c’ero perchè non sempre le condizioni fisiche di una persona gli consentono di fare quello che altri possono fare. Precisato questo vorrei capire cosa c’entra questo; lei vuole dire che solo quelli che erano alla manifestazione hanno diritto ad esprimere la propria opinione? Pensare questo è solo supponenza, ognuno può dire la propria opinione naturalmente senza avere la presunzione che la sua idea sia quella giusta stessa cosa per le interpretazioni dei commenti.
    Al di la di queste schermaglie resta l’importante iniziativa del sig. Malvolti, che sicuramente porterà a qualche risultato: piccolo, grande, nessuno può saperlo perchè quando si ha a che fare con Anas è sempre un’ardua impresa.
    Cordiali saluti.

    (Enzo)