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Internet veloce non c’è? E il paese si autoconvoca

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RIGOSO DI MONCHIO (Parma, 12 gennaio 2010) – La proprietà commutativa dell'addizione insegna che scambiando tra di loro gli addendi il risultato non cambia. Forse vale anche per gli Appennini.
Anche nel Parmense, infatti, l’internet veloce è distribuito a macchia di leopardo. E gli ultimi – nonostante le buone indicazioni del Vangelo – son destinati a restare tale. Come a Rigoso, ultimo paesino prima del Lagastrello, dirimpetto a Miscoso, ma di là dall’Enza. Dove gli internati ancora viaggiano a “56k”.

Nel bar Walter, incontri il sindaco di Monchio, Claudio Moretti.
“L’Amministrazione provinciale – ricorda il sindaco – ha sostenuto un progetto con Enìa per coprire tutta la provincia con internet veloce. Ad esempio a Monchio capoluogo il segnale c’è già”.
Ma a Rigoso ancora no…
“Esatto, il nostro impegno con la Comunità Montana, è nei prossimi due anni a coprire tutto il territorio”.

Ad oggi, però, in diversi paesi la copertura ancora non c’è.
Ed ecco che interviene – pensate un po’ – Claudio Chierici, l’uomo che senza contributo alcuno ha coperto con la banda larga quasi tutto l’Appennino reggiano. “Non possiamo non guardare bene a iniziative di tipo privato che danno una risposta da subito a questo problema”, spiega il sindaco.

Non c’è da stupirsi se l’associazione turistica “Il Crinale”, di Rigoso, chiama a raccolta tutti gli abitanti del piccolo paese. E mentre fuori in pochi minuti calano dal cielo quaranta centimetri di neve, nel locale non c’è abbastanza posto per ascoltare la soluzione – immaginate già quale - a un annoso problema. “Siamo nel 2010 – spiega Diego Dalcielo, 27 anni, presidente dell’associazione – e ancora a Rigoso non c’è internet veloce, come in altre zone dell’Appennino”.

Ma si era parlato di una copertura del pubblico…
“Sicuramente qui non è ancora arrivata, a differenza delle molte promesse. E dire che nel nostro paese operano due ristoranti, un bar, un’impresa edile, un’autofficina, un commercialista, un ingegnere elettronico…”. Morale, internet è ancora quello di dieci anni fa in città, i terribili 56k con linea del telefono occupata se si naviga.

“Un insostenibile digital divide che non consente di lavorare” gli fa eco Mauro Massa, 64 anni, direttore delle relazioni esterne della Chiesi Farmaceutiche, una vita tra Parma e Roma, ma con moglie, la signora Neris, e case a Rigoso, dove sale per tutte le feste comandate.
“E in più oggi internet vuol dire non sentirsi soli, ma anche offrire un opportunità a chi qui sale durante le vacanze”. Trenta abitanti d’inverno e oltre cento d’estate. “Questi luoghi dovrebbero essere i primi a essere serviti da internet veloce!”

Ma così non è. “Allora abbiamo deciso di contattare un privato Claudio Chierici e di organizzare questa giornata con la popolazione, per capire la sua proposta”.
Ed eccolo qui Claudio a spiegare una soluzione (brevettata) segno dell’ingegno italico che, pezzettino per pezzettino, ha già coperto il nostro Appennino e sta sbarcando pure nel modenese.
“In parole povere – spiega lui agli attentissimi abitanti di Rigoso – porto internet dal cielo. Nei borghi, nei paesi della montagna solitamente sui campanili o nei luoghi più alti arriva una nostra piccola antenna ospitata da parrocchie, associazioni o privati e da questo punto di trasmissione rilanciamo il segnale sui tetti delle singole abitazioni”.

A quale costo?
“Per coprire l’intero Appennino reggiano non ho avuto nessun contributo”. Giusto per essere chiari. “Non oso pensare cosa avremmo potuto fare con cifre di cui si parla. Noi operiamo, invece, solo con l’impegno dei singoli privati che ci chiamano, piccoli numeri, paese per paese, una rete che cresce”.
Ed ecco il caso di aree industriali, come a Fora di Cavola, protezione civile di Vetto, agenzie di stampa e altri hanno adottato la soluzione proposta dalla Speedwireless (per informazioni si può telefonare al 338.22.17.547 o visitare i siti www.sistemradio.it; www.speedwireless.it).

Quali i tempi prevedete per dare l’internet veloce agli abitati di Rigoso?
“Pochi giorni, quelli per le autorizzazioni necessarie dall’Arpa. Abbiamo già raccolto 15 sottoscrizioni – a fronte di 30 abitanti ndr -, abbiamo dimostrato che il servizio funziona, a prezzi competitivi, con offerte concorrenziali a servizi in città”, “con maggiore efficienza” notano gli utenti che provano il servizio in un giorno dove il cielo pare oscurato dalla neve ma non… dall’internet veloce.
Un sistema che funziona e che è brevettato? “Sì – risponde Chierici - , ora anche altri guardano a questa tecnologia. Il mio sistema ‘speedwireless’ ho deciso anche di brevettarlo, sia il protocollo di installazione che il marchio per apparati e servizio connettività: tengo solo a ringraziare le tante persone che hanno condiviso questo progetto ora divenute miei collaboratori, ma anche aziende, parrocchie, associazioni di volontariato”.

Un ultimo vantaggio: il sistema di questo intraprendente parmense-vettese funziona anche dove è già presente una linea adsl classica, perché molte coppie di giovani hanno preferito avere una connessione free senza canoni telefonici e balzelli vari. Nel Parmense sono Neviano degli Arduini, Scurano, Palanzano e Cozzano e la Val Parma gli altri utenti e candidati a questo servizio.

3 COMMENTS


  1. Ho sempre riscontrato il vantaggio dell’iniziativa privata rispetto a quella pubblica. Quella privata denota sempre una maggior produttività, ossia economicità e celerità. Claudio Chierici ne è un bell’esempio! Essendo io uno dei primi utenti della sua “Speedwireless” posso testimoniarne la serietà e l’impegno nel lavoro, nonchè la celerità nell’assistenza quando richiesta. Gli auguro tutto il successo possibile perchè lo merita.

    (Gian Piero Costetti)

  2. Claudio ha fatto cose che hanno cambiato la vita di molte persone
    Sono felice che @CRedacon#C parli di Claudio, che, oltre alle sue capacità tecniche, possiede anche notevoli valori umani e ha saputo e voluto dare alla terra delle sue radici un’opportunità che fino a poco tempo fa era negata. A Vetto, il paese dove abito ormai da tre anni, funziona ininterrottamente il servizio adsl e, credetemi, io che lavoro nel settore avevo una sola alternativa: andarmene da qui. Ma non solo io, pensate agli studenti della nostra zona, agli imprenditori che usufruiscono di questo vantaggio. Mi sono stupito davvero che quando il servizio è partito gli amministratori locali non hanno pubblicamente ringraziato il sig. Chierici per l’enorme valore aggiunto. Beh, se non lo hanno fatto loro lo faccio io. Grazie davvero, Chierici, io spero che tanti si uniscano a me nel ringraziarlo e soprattutto coloro ne hanno tratto benefici pratici. Tirando le somme dico solo una cosa: essere privati del digitale è cosa triste, è essere abbandonati in un medioevo tecnologico; quindi nel 2010 sono veramente fiero che il mio amato paesino e tanti altri piccoli borghi come Groppo, Cola Rosano, Cereggio, Castagneto, ecc. abbiano una linea veloce. In questi magnifici posti hanno scelto di vivere professionisti che grazie alla connessione possono fare molteplici attività, quindi il beneficio della tranquillità si unisce al pratico: avere la banda larga vuole dire poter lavorare tranquilli. Io spero che tante altre preziose menti facciano la scelta di una vita qui nei nostri posti dove la qualità della vita è veramente notevole.

    (Paolo Maria Ruffini)