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La memoria delle montagne

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Il poema dei monti naviganti, di e con Roberta Biagiarelli, liberamente ispirato a "La leggenda dei monti naviganti" di Paolo Rumiz. Con Sandro Fabiani. E' lo spettacolo che propone mercoledì 27 gennaio, alle ore 21, il Teatro Bismantova di Castelnovo ne' Monti in occasione della Giornata internazionale della memoria.

Qui di seguito alcune note.

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Da qualche anno il Teatro Bismantova di Castelnovo ne' Monti propone, in occasione della Giornata della Memoria, una serie di eventi e spettacoli che cercano di riannodare i fili sottili che tengono uniti i luoghi alle storie, alle persone. Simbolo unificante di questo viaggio è una ricerca sull’abitare la montagna. Lo scorso anno è stata la volta di un omaggio ai mondi narrativi di Mario Rigoni Stern; questa volta è invece un grande libro del giornalista e scrittore friulano Paolo Rumiz: la più lunga traversata italiana; fare il giro di tutta la dorsale di montagne del nostro paese. Ottomila chilometri, la stessa distanza che c’è dall’Atlantico alla Cina. Come scrive Paolo Rumiz: “il viaggio di qualcuno partito per fuggire dal mondo e che invece ne trova un altro, un’epifania di un’Italia vitale e segreta. La montagna e le nostre montagne: non solo isolamento e chiusura quindi, ma anche perfetto rifugio di uomini straordinari, gente capace di resistere all’insensata monocultura del mondo di oggi.

Nell’allestimento curato da Paola Biagiarelli, esponente di spicco del teatro civile e di narrazione, con alle spalle spettacoli intensi e pluripremiati come “A come Srebrenica”, “Reportage Chernobyl” e “Resistenti”, la passione di Rumiz per le carte geografiche si fa corpo con gli attori che le fanno parlare, raccontando con stupore e meraviglia ciò che una volta trovato, diventa prezioso e dura, memoria vivente e vissuta con ostinazione, che forse consente di salvare il bel paese dalla morta dei luoghi.