Home Cronaca Il momento più toccante: il ricordo e l’omaggio a Memo Zanni

Il momento più toccante: il ricordo e l’omaggio a Memo Zanni

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Si sono concluse questa mattina, venerdì, al Teatro Bismantova di Castelnovo ne' Monti le iniziative, organizzate dagli assessorati alla cultura ed alla scuola in collaborazione con lo stesso teatro e la biblioteca comunale, per celebrare la Giornata della memoria, il ricordo della Shoah e dei campi di concentramento. In un teatro gremito di ragazzi delle scuole superiori è stato proiettato il film di Mark Herman “Il bambino con il pigiama a righe”; ma, nonostante l’opera sia molto toccante, forse il momento più profondo ed intenso, proposto già giovedì mattina ed in serata sempre al Bismantova è stato il ricordo e l’omaggio a Memo Zanni, castelnovese, partigiano, deportato e poi fino alla sua morte, avvenuta pochi mesi fa, instancabile custode e divulgatore della memoria di quei giorni, con molti incontri e visite a scuole e associazioni, in cui spesso riusciva a costruire un immediato ponte generazionale grazie alla sua lucidità nel raccontare le sue esperienze molto dure ed anche alla sua innata simpatia.

L’omaggio ha visto la proiezione di una intervista realizzata con “Memo” circa due anni fa da Cleonice Pignedoli insieme all’assessore alla scuola Mirca Gabrini. In tale intervista Zanni racconta della sua cattura, della deportazione in Germania e della prigionia in campo di lavoro vicino a Buchenwald, dove ebbe poi la possibilità di entrare all’arrivo degli americani trovando una situazione sconvolgente. All’intervista è poi seguita una serie di letture curate dagli studenti del Liceo "A. Dall’Aglio". Letture di grande interesse, anche se certamente dure da ascoltare, perché hanno ripercorso con testimonianze letterarie coeve diversi genocidi del novecento: da quello perpetrato dagli inglesi in Sudafrica nel 1899 ai danni della minoranza boera, passando per quello attuato dai Turchi nel 1915 verso gli armeni.

Non è mancata la pagina buia della storia italiana legata agli assassini perpetrati nel 1934 in Libia. E poi diverse letture sulla Shoah, sui campi di concentramento nazisti, ma anche intermezzi da Shakespeare e da Voltaire, sulla natura del razzismo e sul sentimento della vendetta. Parole ma anche musiche a sottolinearle, e canti, il tutto eseguito dagli stessi studenti, per voci, chitarre, clarinetti, fisarmonica, violino, percussioni.

Momenti toccanti, e grande commozione anche nel ricordo di Memo dalle parole dell’assessore Gabrini: “Ci sembrava giusto ricordarlo in occasione della giornata della memoria, quella memoria che lui ha sempre voluto preservare e divulgare, nella direzione di ricordare a tutti npoi ciò che è stato e che se non si ha un atteggiamento vigile potrebbe essere di nuovo”.

E’ stata poi letta una lettera di ringraziamento dei parenti di Zanni, che hanno spiegato di essere “ancora troppo addolorati per parlare direttamente sul palco dopo la sua scomparsa”. Il professor Graziano Bottioni, che ha contribuito all’organizzazione dell’evento, ha ricordato come “ancora oggi, pur senza clamori, senza la dovuta attenzione, vanno avanti dei genocidi silenziosi, soprattutto in Africa. E anche noi non siamo immuni da rischi di razzismo: certa propaganda, certa informazione, tende a creare paure, che per molti viene naturale indirizzare verso 'l’altro', chi è diverso per cultura, tradizioni o semplicemente colore. Solo quando ci renderemo conto che chiunque altro è un nostro prolungamento, in quanto tutti esseri umani, saremo salvi dal razzismo”.

1 COMMENT


  1. Vorrei ringraziare a nome di tutta la famiglia l’Amministrazione comunale, in particolare l’assessore Mirca Gabrini, per l’ennesima dimostrazione di stima e affetto dimostrate nei confronti di papà. Complimenti ai ragazzi e ai loro insegnanti, per l’esesecuzione e l’interpretazione dei brani, la cui scelta è stata veramente azzeccata.
    Grazie di cuore, sono certa che anche papà, da dove si trova, ha apprezzato.

    (Donatella Zanni)