Home Cronaca A scuola di mongolfiere a Carpineti

A scuola di mongolfiere a Carpineti

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Il cielo di Carpineti ormai da dieci anni ospita in questo periodo dell'anno le "mongolfiere innamorate". In occasione della Festa di San Valentino accorrono da ogni parte del mondo equipaggi di aeromobilisti, pronti a colorare con i loro palloni aerostatici le nostre montagne. Tutto questo avviene grazie alla passione di Paolo Barbieri, esperto mongolfierista, che piano piano ha coivolto non solo il Comune, che a sua volta ha coinvolto la Provincia, la Regione e numerose associazioni, ma anche tutto il territorio con la rete dei servizi locali, turistica e scolastica.

Pertanto alcuni piloti di equipaggi inglesi, tra le altre attività organizzate per loro, sono venuti a scuola per conversare con i ragazzi, unendo la possibilità di fare conversazione in lingua inglese e far conoscere questo sport ai più piccoli.

Così, colloquiando con loro, abbiamo appreso alcune curiosità sulla mongolfiera:

-costa quanto un'auto, più è grande ed elaborata più costa.
-di forma speciale ( in questi giorni è possibile ammirarne una con la forma della bottiglia di un noto amaro) costa quanto una Ferrari
-usata si acquista con cinquemila euro
-un giro turistico dura in media un'ora, un'ora e mezzo e costa circa duecento euro a persona
-contrariamente a quanto si possa pensare, volare non è pericoloso se si conosce la forza del vento e non si hanno vertigini
-volare è un piacere, lo si fa soltanto con le condizioni atmosferiche propizie
-il punto di atterraggio si calcola con precisione con la pratica
-in una competizione di mongolfiere si stabilisce un punto x a metà di un tragitto, vince chi si avvicina di più nel sorvolare il punto prestabilito
-il giro del mondo con una mongolfiera dura soltanto due settimane

I ragazzi delle classi prime della scuola media, così come i ragazzi delle classi quinte delle scuole elementari, hanno così beneficiato di questo evento, e sono stati entusiati di portare a casa notizie, conoscenze e assaggio di culture.

Un'ultima curiosità: come saluto finale i piloti hanno chiesto ai ragazzi di cantare insieme l'inno nazionale italiano e britannico, dando un'ulteriore opportunità di riflessione sul senso civico di incontro e scambio culturale dove allo stesso tempo si mescolano fierezza di appartenenza e incontro con l'altro.

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Sabato nel Parco Matilde di Canossa gli equipaggi verranno salutati con una presentazione di storia locale sul territorio fatta dagli studenti, preparata in italiano, francese e inglese, per dar modo ai nostri visitatori di conoscere un po' di più le terre che ogni anno sorvolano con tanta dedizione. E la loro visita sarà festeggiata con un pranzo a base di prodotti locali.