Home Cronaca Cosa fare perchè il Paese sia migliore? Essere responsabili e seri

Cosa fare perchè il Paese sia migliore? Essere responsabili e seri

7
0

Ha preso il via questa mattina, a Castelnovo ne' Monti, in un Teatro Bismantova colmo di più di 350 studenti, tutti molto interessati, la serie di iniziative incentrate sulla legalità e la cittadinanza attiva allestita dai comuni di Castelnovo ne' Monti (con una stretta collaborazione tra gli assessori alle politiche giovanili, Francesca Correggi, ed alla scuola, Mirca Gabrini), Casina e Carpineti, il Teatro Bismantova stesso, il Centro di coordinamento per la qualificazione scolastica (Ccqs), l’Istituto Cattaneo–Dall’Aglio, in collaborazione con Leva Giovani Reggio Emilia e la Camera di Commercio. L’iniziativa inoltre ha avuto l’importante sostegno, attraverso i progetti per la comunità che vengono finanziati ogni anno, di Coop Consumatori ed in particolare del punto vendita di Castelnovo.

Dalle ore 10 il Bismantova ha visto intervenire sul palco Nicola Gratteri, procuratore aggiunto della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, e Antonio Nicaso, storico delle organizzazioni criminali. Gratteri è uno dei magistrati più esposti nella lotta alla 'ndrangheta, mentre Nicaso è considerato tra i massimi esperti di 'ndrangheta nel mondo. I loro interventi, intervallati da numerose domande dei presenti, sono stati coordinati da Mauro Ponzi, presidente del Consorzio Oscar Romero che ha collaborato all’organizzazione dell’evento. I presenti, in particolare studenti delle scuole superiori castelnovesi, sono stati rapiti dalle parole di Gratteri e Nicaso: parole senza sconti, che hanno inquadrato una presenza pervasiva e molto profonda della criminalità organizzata nella società italiana, ma anche uno stimolo ad impegnarsi perché il Paese migliori. Come? Semplicemente essendo responsabili e retti.

Loro stessi hanno trasmesso una idea che non si avvicina a quella di eroi: “Io mi sento semplicemente – ha detto Gratteri - una persona che ama il proprio lavoro, lo fa con passione e gli dedica anche più del tempo che sarebbe strettamente necessario, perché credo che sia un lavoro utile e redditizio per la collettività”. Non è mancato qualche accenno alla situazione attuale che spesso vede attriti tra la dimensione politica e quella della magistratura in Italia. Ha detto Nicaso: “Ci sono cose buone che questo governo ha fatto, ma ha avuto un atteggiamento in alcuni casi schizofrenico: ad esempio se passerà la legge sulle intercettazioni sarà un ritorno all’anno zero. Per sostenere l’utilità di questo provvedimento vengono sbandierati i numeri delle schede telefoniche utilizzate, dicendo che sono state tenute sotto controllo altrettante persone. E’ un uso distorto dei dati e non fatto in buona fede. Non si dice infatti che a volte ci sono indagati per reati legati alla criminalità organizzata che utilizzano 30, 40, anche 100 schede telefoniche, a volte usate per una sola chiamata prima di buttarle. Per questo motivo i numeri delle schede intercettate risultano così tanti”.

I due esperti sono stati salutati ed accolti sul palco dal sindaco di Castelnovo Gian Luca Marconi e dall’assessore alla scuola Mirca Gabrini, ed in seguito hanno ascoltato e risposto esaustivamente a tutte le domande poste dai ragazzi. Alla fine è intervenuto anche Enrico Bini, presidente della Camera di Commercio di Reggio Emilia, che ha ringraziato Gratteri e Nicaso, ma anche tutti i presenti: “Le prime volte che parlavo di infiltrazioni della criminalità organizzata a Reggio mi sentivo molto solo, ora invece si organizzano importanti manifestazioni, come questa, ed è un segnale molto importante”.

* * *

La serie di iniziative sulla legalità e la cittadinanza attiva prosegue domani, sabato 20 febbraio, ancora al Teatro Bismantova, con un doppio incontro con Antonio Roccuzzo, giornalista e scrittore: al mattino, alle 10, sarà intervistato dai ragazzi di Howl, il giornale scolastico del Cattaneo–Dall’Aglio, mentre al pomeriggio, alle 17,30, terrà un incontro aperto ai cittadini. Roccuzzo è autore del volume “L’Italia a pezzi: cosa unisce Catania e Reggio Emilia?”, uscito pochi mesi fa per Laterza.