Home Cultura “D’inverno sembra che la montagna dorma…”

“D’inverno sembra che la montagna dorma…”

21
2

Riceviamo e pubblichiamo.

-----

D'inverno sembra che la montagna dorma; ma vicino al focolare tanti poeti lavorano affinchè a primavera possano germogliare come primule le loro opere. E' il caso di Miria Bellesi, poetessa cervarezzina multipremiata a livello locale, nazionale e internazionale, che sta ultimando il suo libro "SENTIMENTO MONTANARO", ricco di versi riguardanti le bellezze, le tradizioni, i valori della montagna, il quale vedrà la luce nella prossima primavera.

* * *

Non può essere dimenticata la scrittrice Annalisa Bertolotti, che ha lavorato per molto tempo in montagna e che ha dato alle stampe l'ultima sua fatica dal titolo "TENEBRE", ambientata sull'Appennino, che seguirà nella presentazione il libro di poesie della Bellesi. Insomma una montagna terra di scrittori e poeti che non cessano di celebrare il loro magnifico ambiente montano.

2 COMMENTS

  1. Grazie Annalisa!
    Abbiamo partecipato con interesse alla presentazione del romanzo “Tenebre”, che si è tenuta a Cervarezza il 21/7. Abbiamo letto l’opera tutta d’un fiato e con il fiato sospeso per scoprire la verità e dissipare le Tenebre. Ci sentiamo di porgere le nostre sincere congratulazioni all’autrice per la sua capacità argomentativa e per la descrizione così dettagliata e minuziosa di sprazzi di vita montanara dei tempi passati, quando funzionavano i metati e nei campi si svolgevano le rogazioni. L’opera è un vero gioiellino in cui si incastonano tematiche importanti, trattate con arguzia e senso critico, ma che stimolano, al tempo stesso, profonde riflessioni nel lettore. Un sentito grazie anche per la dedica nelle prime pagine, da cui si evince che la nostra casa a Castellaro ha rappresentato la Musa ispiratrice per quest’opera degna di successo.

    (Savino e Maria Rabotti)

  2. L’autrice Annalisa Bertolotti rende onore alla nostra terra!
    E’ una dei nostri, la Bertolotti, in tutti i sensi. Da anni fa parte del nostro gruppo di cultori del dialetto reggiano “T’al dégh mé” e le sue poesie dialettali sono cariche di quella verve e di quell’ironia che sempre la caratterizzano. La sua ultima fatica letteraria, il romanzo “Tenebre”, è un’ulteriore testimonianza della natura eclettica dell’autrice, che sa passare, come nulla fosse, da un genere all’altro rivelandosi sempre vincitrice. Riteniamo che il perno del suo talento sia, in verità, il profondo attaccamento alla sua terra reggiana, alle sue genti, alle umili e al tempo stesso ricche tradizioni agresti: tematiche che si rincorrono nel suo ultimo romanzo giallo. Un libro affascinante e ricco di suspence… t’al dégh mé!!!

    (Lorenzo Ferrari, presidente associazione culturale “T’al dégh mé”)