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Per facilitare la convivenza degli stranieri

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Il Consiglio provinciale, presieduto da Gianluca Chierici, ha respinto un ordine del giorno presentato dal capogruppo dell'Udc Mario Poli nel quale chiedeva in particolare di "stipulare convenzioni con radio e tv locali affinché, d’intesa anche con l’Ufficio scolastico provinciale di Reggio Emilia, si realizzassero in fasce di orario utili programmi dedicati all’insegnamento dell’italiano agli stranieri, similmente a quanto fece la Rai negli anni Sessanta con la trasmissione 'Non è mai troppo tardi'".

Nell'illustrare il documento, il capogruppo Poli ha sottolineato: "L'Udc sull’immigrazione ha posizioni diverse dal centrodestra e siccome vogliamo fare un’opposizione propositiva riteniamo che un'iniziativa del genere possa facilitare la convivenza con gli stranieri, per i quali è fondamentale la conoscenza della lingua italiana". Il documento ha registrato 12 voti contrari (Pd e Italia dei valori) e 8 favorevoli (Udc, Pdl e Lega nord).

La consigliera del Pd Elena Carletti, nel motivare la contrarietà alla proposta dell'Udc, ha voluto sottolineare come “Reggio sia tra le province più attive rispetto ai percorsi di integrazione, dal diritto allo studio fino all’attività dei sei centri territoriali permanenti, uno per ogni distretto, che si occupano specificamente di alfabetizzazione per i cittadini stranieri. I corsi sono peraltro molto seguiti e, piuttosto che a trasmissioni del passato, riteniamo che gli attuali metodi didattici siano migliori e soprattutto che sia importante che l'alfabetizzazione avvenga attraverso la socializzazione e non con la somministrazione di programmi televisivi”.

Il consigliere del Pd Villiam Orlandini, ha ricordare “diverse esperienze attivate sul territorio locale”. Sulla questione è poi intervenuto l’assessore alla sicurezza sociale Marco Fantini, ricordando che “hanno frequentato i corsi di alfabetizzazione dei Ctp circa 3.000 persone, dato a cui vanno aggiunte tutte le attività svolte da altri enti e associazioni. Rispetto alle altre attività messe in campo dalla Provincia, vorrei ricordare il consistente lavoro sul fronte della formazione professionale. Il tema certo non si esaurisce qui e, ritenendo interessante la sollecitazione del consigliere Poli, abbiamo incontrato i rappresentanti delle emittenti locali al fine di ragionare su possibili iniziative. Queste non avranno forse la forma indicata nel documento, ma pensiamo a degli spazi dove con nuove metodologie si incentivi il protagonismo degli stessi cittadini stranieri".

L'assessore Fantini ha infine lanciato un monito: "Attenzione a non produrre discriminazioni alla rovescia, per questo pensiamo a delle finestre che diano spazio alle comunità straniere, veicolando però un messaggio di alfabetizzazione, ma anche di conoscenza della Costituzione, dei diritti e dei doveri di cittadinanza”.

La consigliera del Pd Angela Zini ha sottolineato “l’importanza di tutte le iniziative in grado di incentivare la socializzazione, la partecipazione e l’interazione, nella chiarezza però delle diverse competenze”. La consigliera Zini ha anche criticato “la scarsità di risorse che il ministero per l’Istruzione stanzia per le attività svolte dai centri territoriali permanenti, che sono il soggetto indicato per attività analoghe, e comunque con il fine di alfabetizzazione, proposte nel documento”.

“Viste le posizioni in genere espresse dal centrosinistra su questi temi, forse dovremmo essere noi a dover imparare la lingua dei nostri ospiti o siamo egemoni e vogliamo civilizzarli? – ha detto in maniera provocatoria il consigliere della Lega nord Paolo Roggero – almeno delle etnie più importanti, arabo, albanese e rumeno”. Un documento “condivisibile e apprezzabile, perché affronta tematiche importanti in funzione della socializzazione. Vanno infatti creati i presupposti per una convivenza pacifica” ha detto il consigliere del Pdl Avio Manfredotti, definendo “fondamentali il ruolo della Provincia e del Csa, che dovrebbero lavorare in sinergia”. Secondo il capogruppo della Lega nord Stefano Tombari “la questione centrale riguarda i flussi migratori. Se accettiamo presenze oltre le nostre capacità di asservimento, facciamo un cattivo servizio, in primis agli stessi immigrati”. Il “voto contrario, in quanto vi è già in piedi un positivo lavoro in questo senso” ha detto il consigliere del Pd Fabrizio Allegretti.