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Un S. Anna sempre più all’altezza

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Sabato 20 febbraio 2010: giornata in ghingheri per il S. Anna di Castelnovo ne’ Monti. Irrompe sulla scena infatti, nell’ospedale della montagna reggiana, il nuovo importante strumento diagnostico della risonanza magnetica nucleare. E, ciliegina sulla torta, si tratta dell’unico “aperto” in tutta la provincia: esso potrà dunque rispondere a quelle persone che soffrono di claustrofobia ed anche – come spiega il primario dott. Vladimiro Ginocchi – ai pazienti più piccoli, che avranno la possibilità di affrontare gli esami con accanto i propri genitori quale presente rassicurante.

Una piccola folla ha salutato questo momento, nella mattinata di oggi, radunata nell’atrio d’ingresso del nosocomio. Tanti gli amministratori, dirigenti, medici e cittadini. Dopo il saluto introduttivo della dott.ssa Maria Luisa Muzzini, responsabile del distretto Ausl di Castelnovo ne’ Monti (con un piccolo erroruccio “storico”: ha posticipato la nascita della struttura di un anno, piazzandola al 1932), la dottoressa Mariella Martini, direttore generale dell’Ausl di Reggio Emilia, ha voluto annunciare al pubblico presente l’incidente avvenuto nella notte in una casa di riposo di Cervarezza. Circa la risonanza, ha detto, “è anche una sfida, oltrechè un’opportunità grande, per i professionisti che dovranno utilizzarla”.

“La macchina, testata, ci ha fornito risultati di alta qualità”, le ha subito fatto eco il citato dott. Ginocchi. “Si inserisce in un parco macchine a servizio dell’ospedale già molto buono”.

Anche la presidente della Provincia di Reggio Emilia, la montanara Sonia Masini, si è soffermata sull’incendio di Cervarezza, osservando che “si farà il possibile per accertare cos’è esattamente accaduto”. Sulla risonanza: “Qui da noi la collaborazione tra pubblico e privato ha dato risultato straordinari. Da un lato la grande generosità dell'imprenditore vettese Cuvier Boni, cui va tutta la nostra riconoscenza, e dall’altro l’atteggiamento dell’Ausl, che ha contribuito per la parte che mancava”. Nota che “le nostre strutture sanitarie non sono un corpo separato, fanno parte di una rete di relazioni: i diritti dei cittadini della montagna sono gli stessi di quelli della città”. “Investire in salute è spendere bene”.

Il sindaco di Castelnovo ne’ Monti, Gian Luca Marconi, ha anch’esso espresso la sua soddisfazione per l’arricchimento dei servizi. Ricorda gli inizi del progetto che trova oggi il la: “Nei primi mesi del 2006 mi vennero a trovare in Municipio: da lì partì tutto”. Un annuncio riguarda la figura di Boni: “Presto organizzeremo una giornata per ricordarlo degnamente”. Ancora il primo cittadino: “Posso rassicurare tutti dell’impegno verso l’ospedale: sento tanti cittadini che spessissimo chiedono notizie in proposito. E’ davvero, il S. Anna, l’ospedale della montagna”.

Infine due parole anche da parte dell’avv. Nino Giordano Ruffini, presidente della Fondazione intitolata all’illustre benefattore: “Se è vero che le opere parlano per gli uomini che le compiono, ecco, oggi questa giornata ci dice di Cuvier Boni e della sua grande generosità. La Fondazione, che dispone di un buon patrimonio, rimane comunque a disposizione per ulteriori stimoli, nel rispetto delle disposizioni lasciate da Boni, che riguardano le attività nel campo della sanità e dell’assistenza”.

Il macchinario per la risonanza ha avuto un costo di circa 700 mila euro, mentre i lavori di sbancamento e di edificazione necessari per l’alloggiamento del nuovo macchinario più le attrezzature accessorie e la dotazione software, hanno comportato per l'Ausl una spesa di circa 2 milioni di euro.

E' il momento di tagliare il nastro tricolore… Il S. Anna cresce.

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