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Prosegue l’opera di reinserimento e valorizzazione dell’olivo nell’area emiliana

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Prosegue l’opera di reinserimento e valorizzazione dell’olivo nell’area emiliana, in particolare in quella collinare. E’ della fine del 2006 il lancio della coltivazione, a seguito di ricerche che avevano consentito di prevedere possibile “il ritorno dell’olivo nelle terre matildiche”. Il progetto di studio per far tornare la pianta sui nostri colli (Sviluppo dell’olivicoltura da olio nelle province emiliane) è stato promosso e finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, dalle province di Modena, Parma, Piacenza e Reggio Emilia, ed era curato dal Centro ricerche produzioni vegetali (CRPV) dalle Università di Parma e di Piacenza, dall’Istituto agrario “Spallanzani” di Modena e dall’Istituto di biometeorologia di Bologna (IBIMET-CNR).

L’attività pratica è partita nel 2007, anche con l’assegnazione gratuita di piantine di olivo di varietà autoctone e locali, ed è proseguita nel tempo con attività di divulgazione e dimostrative sul piano tecnico.

Proprio in questo quadro, dopodomani, giovedì 4 marzo, alle ore 17, si terrà un incontro tecnico nella sede del Servizio sviluppo economico, agricoltura e promozione del territorio, in via Gualerzi, 40 a Mancasale, nella zona-fiera di Reggio. Il tema dell’incontro, che sarà tenuto dal dottor Tommaso Ganino dell’Università di Parma, verte sulla “gestione agronomica e difesa dell’olivo nel territorio emiliano”.

L’iniziativa, nell’ambito della campagna “Olivicoltura in Emilia”, finanziata con il contributo della Comunità Europea e dell’Italia (Agea), è promossa da: Centro ricerche produzioni vegetali, Provincia di Reggio Emilia, Associazione regionale produttori olivicoli.

Per informazioni ci si può rivolgere a: C.R.P.V. – Filiera vitivinicola e oleicola – Faenza (0546 47039), opppure ad A.R.P.O. – Rimini (0541 741762).