Home Cronaca L’Ausl di Reggio Emilia: “Ecco la situazione dell’ospedale S. Anna”

L’Ausl di Reggio Emilia: “Ecco la situazione dell’ospedale S. Anna”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Alcune considerazioni in merito alle dichiarazioni del Signor Tarcisio Zobbi sulla situazione dell’ospedale “S. Anna” di Castelnovo ne' Monti. Il Sant’Anna è l’ospedale di riferimento per il territorio del Distretto di Castelnovo ne' Monti costituito da 10 comuni di area montana, per una popolazione residente complessiva di 34.326 abitanti all'1.1.2009. La proporzione di anziani nella popolazione è la più alta della provincia, con il 27,5% di over 65 rispetto alla media provinciale del 19,8%. Posti letto. L’ospedale Sant’Anna non ha subito riduzioni significative di posti letto negli ultimi dieci anni. L’adozione di nuove modalità assistenziali, quali il day hospital, day surgery, la chirurgia ambulatoriale, ha modificato, a livello regionale e nazionale, la gestione di posti per degenza ordinaria. Se qualche anno fa un intervento di cataratta o alle varici richiedeva più giorni di ricovero, oggi sono sufficienti alcune ore di permanenza in ospedale. Inoltre, l’indice di posti letto per 1.000 residenti vede l’ospedale di Castelnovo ne' Monti al livello più alto della provincia, con un tasso di 3,85 per mille residenti a fronte di un 3,5 per mille provinciale.

Per contro, l’indice di occupazione dei posti letto dimostra, in particolare per l’area chirurgica (dati 2009: chirurgia 71,9%, ortopedia 73,3% e ostetricia-ginecologia 58,1%), che la dotazione di posti letto è ampiamente sufficiente ad esaurire i bisogni di ricovero della popolazione. Da alcuni anni l’ospedale è interessato da opere di ristrutturazione ed ampliamento, per l’adeguamento impiantistico e tecnologico in funzione dell’accreditamento e del miglioramento del livello di comfort alberghiero. Lavori di adeguamento strutturale interessano tuttora alcune aree dell’ospedale. I lavori, oltre a creare qualche inevitabile disagio, hanno consentito di aumentare i posti di dialisi (da 6 a 9) e attivati 2 posti di rianimazione integrati con l’Unità di terapia intensiva cardiologica (UTIC).

L’organizzazione complanare (cioè sullo stesso piano) dell’area chirurgica con degenza per intensità di cura è un modello finalizzato al miglioramento dell’assistenza, già ampiamente sperimentato negli ospedali di Scandiano e Montecchio. Nonostante ciò la dotazione di posti letto per le due discipline di chirurgia e ortopedia non si è ridotta; anzi sono stati attivati posti letto di day hospital chirurgico e ampliata la fascia oraria di apertura per il day hospital oncologico.

Le strutture organizzative semplici

L’ospedale ha un assetto organizzativo analogo a quello degli altri ospedali della provincia con un dipartimento chirurgico ed uno internistico e con strutture afferenti ai dipartimenti interaziendali di emergenza-urgenza e di diagnostica per immagini. Dal punto di vista organizzativo, la direzione aziendale ha favorito lo sviluppo di un modello, possibile in un sistema ospedaliero integrato a livello provinciale, che privilegia la qualità dell’assistenza rispetto alla creazione di nuove strutture complesse, orientando le risorse economiche alle attività di cura. Per la posizione geografica e la difficoltà a mantenere organici medici numericamente e professionalmente adeguati si è proceduto a progetti di integrazione con l’azienda ospedaliera per cui le strutture operative semplici in loco (chirurgia, anestesia, ginecologia-ostetricia, laboratorio) fanno riferimento alle strutture complesse dell’ASMN di Reggio Emilia. Questo consente una collaborazione tra professionisti finalizzata all’acquisizione ed al mantenimento di competenze cliniche, impossibili da garantire con la sola casistica prodotta dalla popolazione locale. E’ il caso della ginecologia e ostetricia che effettua 250 parti all’anno, ben al di sotto dello standard minimo previsto dai criteri di accreditamento regionale. Con una casistica numericamente così ridotta sarebbe impossibile mantenere una competenza professionale adeguata per i medici ospedalieri: solo l’integrazione con ASMN può garantirla.

Cardiologia

L’accordo tra le due aziende sanitarie della provincia e Villa Salus prevede espressamente che Castelnovo ne' Monti sia il riferimento per la riabilitazione dei cardio-operati. A Correggio, in un ospedale peraltro a vocazione riabilitativa, sono presenti 4 posti letto di riabilitazione cardiologica e cardio-pneumologica cui afferiscono pazienti operati in strutture della provincia di Modena o soggetti in scompenso cardiaco che per la zona di residenza finirebbero per trovare risposte fuori provincia o fuori Regione.

Radiologia

Castelnovo ne' Monti aveva in passato una pronta disponibilità radiologica gestita da soli 3 medici. La difficoltà di garantire i turni e la carenza di professionisti sul mercato hanno determinato la scelta di sostituirla con una guardia radiologica aziendale, che peraltro dà risposta a tutte le richieste della provincia grazie al sistema di invio delle immagini. Questi sistemi organizzativi sono possibili grazie alla tecnologia digitale e di telemedicina e sono utilizzati in tutto il mondo. Gli studi con mezzi di contrasto sono limitati a pochissimi casi che tra l’altro richiederebbero di essere trasferiti, per il successivo trattamento, all’Azienda ospedaliera di Reggio Emilia.

Risonanza magnetica

La scelta di una risonanza di 0,4 tesla, donata dalla Fondazione Cav. Couvier Boni, rispetto ad una macchina di maggiori dimensioni, è giustificata da diverse considerazioni. Questa macchina garantisce l’effettuazione di oltre l’80% degli esami necessari per la popolazione locale. Rimane esclusa una quota di esami neuroradiologici la cui effettuazione in loco richiederebbe la presenza di specialisti neuroradiologi, professionisti di cui il mercato è carente. In compenso trattandosi dell’unica risonanza aperta può effettuare esami anche su pazienti affetti da claustrofobia che rappresentano una quota della popolazione totale variabile dal 10 al 20%. Pertanto il Sant’Anna si candida per essere il riferimento provinciale per questa metodica.

Altre funzioni

Trattandosi di un ospedale perfettamente inserito nella rete ospedaliera provinciale, il Sant’Anna usufruisce delle prestazioni di professionisti di altre sedi ospedaliere che garantiscono in loco la loro attività in modo organico e strutturato. Così negli ultimi anni sono state consolidate le attività di chirurgia oculistica ed endoscopia digestiva. Sono poi attive numerose consulenze con professionisti dell’Azienda ospedaliera di Reggio Emilia che consentono di effettuare in loco prestazioni e ricoveri appropriati e in sicurezza (oncologia, ematologia, neurologia, urologia, otorinolaringoiatria infantile, chirurgia ginecologica).

Investimenti

L’importo complessivo degli interventi di adeguamento strutturale e tecnologico ammonta a 22 milioni di euro, mentre gli investimenti per tecnologia e strumentazione sanitaria ammontano a circa 1.900.000 euro, oltre ai costi del sistema PACS-RIS, sistema di digitalizzazione e archiviazione che è esteso a tutta la provincia. Questi investimenti rappresentano una significativa testimonianza dell’attenzione e dell’importanza che la direzione dell’Azienda Usl riserva e continuerà a riservare all’ospedale montano. Infine, il PAL di riferimento è quello del 2004 che definiva chiaramente le funzioni di ogni ospedale e il ruolo della rete provinciale. Questo PAL è stato approvato all’unanimità dalla Conferenza sociale sanitaria territoriale, di cui fanno parte tutti i sindaci della Provincia.

(La Direzione generale azienda Usl)

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