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Considerazioni in merito al bilancio pluriennale del Comune di Collagna

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Riceviamo e pubblichiamo il seguente documento.

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Trattare un punto come il bilancio di un Ente di queste dimensioni (il Comune di Collagna, ndr) dovrebbe essere una cosa estremamente semplice, con gli introiti e gli investimenti che dovrebbero essere previsti e realizzati sul territorio. Ma purtroppo tutte le volte che si deve votare un bilancio - che teoricamente, viste le cifre impiegate ed inserite nello stesso, dovrebbe essere condiviso ed approvato senza alcun tipo di problema - emergono delle problematiche a volte insormontabili e difficilmente condivisibili; non solo dal punto di vista politico, ma soprattutto dal punto di vista della reale necessità ed opportunità per il nostro comune e per la popolazione.

Questo è dovuto anche alla mancanza di una sede istituzionale, peraltro prevista dal regolamento comunale, in cui possa esistere un reale confronto tra maggioranza ed opposizione e che da tempo viene chiesta e mai concessa, quali ad esempio le commissioni consiliari o la riunione dei capigruppo.

Come chiaramente esplicitato dal revisore dei onti, il contributo per il permesso di costruire copre la spesa corrente solo per una percentuale pari a circa il 36%, mentre la legge consentirebbe una percentuale massima fino al 75%. L’utilizzo di una percentuale relativamente bassa in un comune come Collagna metterebbe a rischio la stabilità economico-finanziaria dello stesso Ente. Non si capiscono alcune cose: per quale motivo la percentuale sia così bassa e per quale motivo non sia ancora approvato il Psc, che consentirebbe uno sviluppo ed un incentivo alla costruzione di nuove unità abitative e quindi maggiori entrate per il Comune e per tutto l’indotto che circonda il settore edile.

A nostro giudizio i costi per la Polizia municipale sono troppo alti in relazione al servizio prestato, dal momento che dovrebbero essere resi maggiormente celeri ed operativi alcuni compiti ad essa assegnati, quali ad esempio il controllo sul territorio in merito ad abusi e violazioni segnalati anche in forma ufficiale (si veda ad esempio il fenomeno del randagismo).

I costi sostenuti per assicurare una corretta educazione ai nostri figli paiono adeguati, anche a volte sottodimensionati. Senza dubbio la scuola, in un periodo di cambiamento ed innovazione come questo, che prevederebbe l’eliminazione dei plessi scolastici sottodimensionati e ci riguarderebbe da vicino, è un servizio che deve essere mantenuto e, per quanto possibile, potenziato. Auspichiamo tuttavia che la qualità del lavoro svolto al suo interno, in special modo dal corpo insegnanti, sia di adeguato livello in relazione agli sforzi sostenuti dal Comune. Ed a questo proposito ci impegneremo per esercitare una costante azione di controllo e per assicurare che all’interno della scuola tutto si svolga nella più assoluta serenità e competenza, nell’esclusivo interesse di ragazzi. A tal proposito ci siamo interessati nelle opportune sedi a vari livelli ed abbiamo ottenuto le opportune rassicurazioni che le scuole della montagna saranno particolarmente tutelate. Per questo motivo e per assicurare un corretto svolgimento delle attività scolastiche auspichiamo che il corpo insegnante eviti inutili polemiche di natura politica e si preoccupi in primo luogo di svolgere adeguatamente il proprio compito, quello di educare i ragazzi.

Nel bilancio sono contemplati anche parte dei costi previsti per la realizzazione del campo scuola a Cerreto laghi, del quale è stata approvata la variante al piano particolareggiato senza il nostro assenso. Ad avvalorare la nostra presa di posizione pare che in questi giorni sia stata redatta una lettera da parte della scuola italiana sci di Cerreto Laghi, quindi da parte di tecnici del settore, che non condivide i criteri adottati per la realizzazione del campo scuola e le metodologie previste; si veda ad esempio il dimensionamento inadeguato della pista, ritenuta troppo stretta, l’impiantistica prevista al suo interno, la logistica in relazione al posizionamento delle altre piste e della stazione sciistica. Il Comune ha chiesto per questa struttura tutta una serie di finanziamenti a vario titolo ma non è ancora ben chiara quale sarà la politica di gestione del campo scuola che varia molto se sarà pubblica o privata soprattutto in merito ai finanziamenti pubblici che potranno essere erogati e che difficilmente andranno a buon fine se la gestione sarà affidata, come pare, ai privati. Inoltre è prevista la dotazione e l’utilizzo di strutture che paiono sovradimensionate come costi ed obsolete come intervento.

Si fa inoltre presente che il costo del campo scuola a noi palesato in Consiglio comunale pare non sia completo perché manca il preventivo di spesa non indifferente relativo al sistema di innevamento artificiale, che farebbe innalzare la stessa di quasi il 40% rispetto al totale preventivato, per un importo globale di circa 1.200.000 euro.

In ultima analisi, e ci pare la considerazione più grave che ci impedisce di garantire il nostro appoggio al bilancio che questa sera sarà messo ai voti, e che dovrebbe indurre anche i consiglieri di maggioranza a non votare a favore. E' in atto una sentenza, pare immediatamente esecutiva, per una cifra che si aggira attorno ai 150.000 euro, più interessi e spese legali, relativa agli espropri del Palaghiaccio che il Comune dovrebbe depositare nella Cassa Depositi e Prestiti entro breve termine. Tale cifra non è stata inserita e prevista nel bilancio pluriennale e metterebbe a rischio la stabilità dell’Ente e la possibilità di un'eventuale gestione commissariale dello stesso. Si fa presente che nel caso in cui la Corte di Cassazione non ritenesse ammissibile la sospensione dell’immediata esecutività, a meno che non si sia già espressa in proposito, gli amministratori che voteranno favorevolmente un bilancio in cui non sia inserita in sede previsionale questa voce di spesa - e quindi si verificherà una mancata copertura della stessa - saranno tenuti personalmente a far fronte al debito della pubblica amministrazione.

(Marino Rivoli)

2 COMMENTS


  1. Caro Marino, apprezzo molto che in questo intervento, ma anche in altre occasioni, tu abbia voluto dedicare grande attenzione alla scuola, riconoscendo tra l’altro l’impegno dell’Amministrazione comunale in questo settore. In qualità di dirigente scolastico della scuola di Collagna permettimi alcune puntualizzazioni, che non vogliono in nessun modo essere critiche nei confronti del tuo articolo:
    • il compito principale della scuola è istruire. Per quanto concerne gli aspetti educativi la scuola deve collaborare attivamente con le famiglie e con le altre componenti della società civile ma non può e non deve sostituire il ruolo fondamentale e primario dei genitori;
    • gli insegnanti, come tutte le persone che rivestono un ruolo nel pubblico impiego, sono anche cittadini di questo paese ed è quindi lecito che possano avere ed esprimere le loro idee politiche. Non è ammesso che lo facciano nell’atto di adempiere ai loro compiti professionali. Ti prego perciò di segnalarmi, circostanziandoli, eventuali comportamenti non corretti del personale della scuola di Collagna per tutti gli interventi di mia competenza;
    • a volte divulgare dati concreti può essere interpretato come un atto politico; io credo che la verità, espressa sotto forma di dati oggettivi, ufficiali e tangibili, non sia nè di destra nè di sinistra. In questo momento questa verità è purtroppo molto chiara: con una popolazione scolastica invariata, anche il prossimo anno le scuole della montagna pagheranno un prezzo pesante per il cambiamento e l’innovazione. A fronte di una riduzione di organico della scuola primaria a livello provinciale di 28 unità, non meno di 12 insegnanti verranno a mancare proprio alle nostre scuole (Busana, Villa Minozzo, Castelnovo ne’ Monti, Casina, Vetto, Baiso, Toano). Anche per la scuola media, in difformità da quanto richiesto dalle famiglie, si prospetta una drastica diminuzione dei corsi a tempo prolungato che porterà in due anni, nel nostro territorio, all’”estinzione” di questo modello didattico-organizzativo.

    (Lorenzo Franchini, dirigente scolastico delle scuole di Busana, Collagna, Ligonchio, Ramiseto)

  2. Stimolo e controllo
    Signor Marino, apprezzo il tuo impegno di stimolo e di controllo dell’opera amministrativa di Collagna. Ogni amministratore deve operare per il bene comune attenendosi alle leggi vigenti. Viviamo in uno stato di diritto e qualsiasi azione deve tener presente ciò. Sono al tuo fianco per ogni azione che intraprendi o stai per porre in atto.

    (Bruno Tozzi, capogruppo Pdl Comunità montana)