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Una val d’Enza di solidarietà

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Avrà luogo il 29 e 30 maggio prossimi la seconda edizione del motoraduno organizzato a scopo benefico a favore dell’associazione italiana sindrome di Wolf-Hirschhorn (AISiWH) che ha l’obiettivo primario di promuovere la ricerca scientifica per risolvere, o comunque alleviare, i disagi con cui i ragazzi, affetti da questa sindrome genetica invalidante, si devono confrontare quotidianamente. L’autonomia e la salute dei ragazzi dell’AISiWH diventano quindi il motore di questa iniziativa che, all’insegna del divertimento e della spensieratezza, riuscirà anche a dare visibilità ad una malattia rara i cui confini sono ancora da scoprire.

Grazie alla famiglia Lanzi che ha un figlio, Daniele, affetto da questa sindrome, nell’ultimo week-end di maggio la val d’Enza diventerà teatro di piacevoli iniziative che coniugheranno la passione per le due ruote con quella per la musica. Il programma, che qui trattiamo solo in modo molto sommario, prevederà infatti sia un giro moto-turistico lungo le strade della val d’Enza che un concerto del complesso dei “Ma noi no” che avrà luogo sabato 29 maggio alle ore 21,30 presso il campo sportivo di Trinità.

Non solo per i centauri, ma per chiunque lo vorrà, presso il campo sportivo di Trinità sarà disponibile un’area coperta dove poter cenare la sera di sabato 29 maggio e pranzare domenica 30. Maggiori dettagli del motoraduno saranno consultabili sia sul sito web dell’AISiWH (www.aisiwh.it) che su quello del complesso dei “Ma noi no” (www.manoino.it).

Questo complesso non è nuovo ad iniziative a sostegno dell’ AISiWH: ha infatti recentemente eseguito un concerto a Bibbiano devolvendo l’incasso a questa associazione e non perde comunque occasione per mostrare la sua sensibilità nei confronti di Daniele Lanzi permettendogli di suonare la batteria durante le loro serate. Sono gesti semplici che, spesso, non fanno neanche rumore ma che mostrano però la statura delle persone ed hanno un valore immenso per Daniele e per chi gli vuole bene: un valore che va ben oltre a quello artistico e che andrebbe preso ad esempio per mettere in moto quella solidarietà che aiuta le persone a non sentirsi sole.