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Quell’acero che patisce un po’

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Gli spazi verdi, soprattutto quelli che ancora resistono in mezzo alle aree intensamente urbanizzate e quindi “assediati” da edifici, vie, marciapiedi, segnaletica stradale, si rivelano sempre più come piccoli patrimoni da salvaguardare. E’ il caso, ad esempio, della pianta che, posta davanti alla costruzione chiamata “grattacielo” (ma si tratta di dieci piani, non di più…), a Castelnovo ne’ Monti, fa il paio con essa. Probabilmente coeva – e quindi di circa 40-50 anni di età – sta patendo un po’. Sarebbe un peccato perderla: lì dove si trova addolcisce un po' la scena (immaginate di vedere la nostra foto senza più quel rimasuglio di vegetazione) e offre qualche ristoro d'ombra a chi siede sulle panchine.

Dice Luigi Bizzarri, che fa presente la cosa: “Occorrerebbe dare una buona potata e poi, se possibile, suggerirei di allestire nei pressi una grata – la pavimentazione è anche composta di autobloccanti, quindi si partirebbe da una situazione di partenza meno sfavorevole – per cercare di aiutare la ricostituzione di un ambiente un po’ più migliore per permettere la sua sopravvivenza”.

3 COMMENTS


  1. La pianta è chiaramente in sofferenza. Da non esperto penso che forse un intervento di potatura possa in qualche modo rafforzarla. Insieme a qualche opera che consenta un maggior afflusso di acqua alle radici. L’unica cosa da non fare è lasciare la pianta nelle condizioni attuali, pena una celere dipartita. Occorre che da subito l’assessorato all’ambiente trovi una soluzione.

    (Luigi Bizzarri)

  2. Altro
    Vorrei segnalare un’altra forma di “disagio vegetale”, sempre nella zona del grattacielo. Riguarda il pino posizionato sul terrazzetto a Natale. Ora è secco, quindi morto, purtroppo. Sarebbe il caso di rimuoverlo, non credete? 🙂

    (Commento firmato)