Home Cronaca “Politica del fare? Sì, ma del fare bene”

“Politica del fare? Sì, ma del fare bene”

5
1

Riceviamo e pubblichiamo.

-----

Legna sul fuoco sempre tanta. Ogni settimana si ascoltano notizie mirabolanti, di riforme, semplificazioni, lotta alla evasione (un po' meno sulla elusione); e vai di questo passo! In effetti, passata l'ebbrezza delle ultime elezioni e assicurato che per tre anni non ne avremo altre, sono state promesse numerose e sostanziali riforme; dunque, finalmente la messa in opera della sospirata "politica del fare" tanto attesa. Io spero sempre del "fare bene". Le promesse e le buttate sono state tante e ricordarle tutte è impossibile, ne provo ad elencare alcune.

Quindi, riforma della giustizia: l'auspicio di tutti è che la giustizia sia veramente uguale per tutti e fatta in tempi brevi. Ma siamo bloccati sulle intercettazioni...! Personalmente se mi intercettano non mi importa proprio niente, ma una persona pubblica, un politico, un parlamentare al servizio del paese, dovrebbe essere trasparente sempre ed in ogni caso e i giornalisti dovrebbero essere liberi di indagare e divulgare le notizie in loro possesso. Ma questo è soltanto un mio semplice parere da verificare. Non è certo giustizia la lentezza attuale e qui, in questo senso, una riforma è attesa da tempo. A quando? Porto un mio esempio reale: un assegno non valido di ben 4 anni fa, con nome cognome italiano, indirizzo, foto documento, numero di telefono, targa e modello auto, dopo 4 anni, ripeto, 4 anni la prima udienza in questi giorni!! Questa non è giustizia!

Riforma fiscale e semplificazione: si spera finalmente che sia veramente equa per tutti e semplificata! Qualche giorno fa sembrava un azione imminente, ma sono ancora in curiosa attesa di sapere come verrà modificata e chi dovrà pagare di più (e di meno).

Lotta all'evasione: se ne parla da una vita e di recente sono stati tolti e poi rimessi provvedimenti a questo scopo. Un mio semplice parere, sempre da verificare, è che i grossi se la ridono e i piccoli sono terrorizzati. La stretta alle pensioni per invalidi: ...un invalido vero per vivere prende € 250.00 al mese. Ogni commento è superfluo! Per altre pensioni sono state chiuse alcune finestre... Ma fino a poco tempo fa le finestre erano spalancate assieme ai portoni creando notevoli differenze fra gli stessi lavoratori e chi doveva controllare che i diritti fossero uguali? Non una parola.

Federalismo fiscale: stella polare di orientamento in ogni dibattito... sembra il giardino della felicità di una terra promessa.

Proposta di riforma della Costituzione: questa sulla Costituzione è a cadenza regolare, ora tocca all'art. 41 e 118. Sono andato a rileggerli. Mi sono chiesto che hanno fatto di male questi articoli? Si dice che essi frenano l'economia e occorre modificarli per uscire dalla crisi, che bisogna dare la possibilità ad un'azienda di poter aprire in un giorno solo (o meglio, come mettersi nei guai in un giorno solo)... ma con questo non è negata la possibilità di chiuderla in pochi mesi. Anche qua sono in curiosa attesa di sapere le proposte di come verranno modificati questi articoli. Se la Costituzione è troppo vecchia e va ammodernata per adeguarla ai nostri tempi, ciò va fatto con proposte ben precise e con regole che siano condivise da tutti.

Intanto, noi commercianti e artigiani, come ultima incombenza burocratica (ma soltanto l'ultima di infinite altre), siamo in trepida attesa di sapere come funzionano con precisione queste norme sullo smaltimento dei rifiuti o Raee, recepite dalla Comunità europea con notevole ritardo. Da quanto ho capito è obbligatoria la domanda di iscrizione in un albo nazionale gestione Raee entro il 18 di questo mese onde evitare brutte sorprese, poi è di obbligo pagare € 50 di iscrizione, più 10 di registro, più € 14,62 di bollo, più € 168 di tassa annuale, più ancora un bollo di € 14,62 ogni 4 pagine del registro sulla tracciabilità del rifiuto, da conservare per 3 anni. Sarei curioso di sapere se è così, tale e quale e con la stessa confusione di comunicazioni, anche negli altri paesi europei. Semplificazioni? Un corno!

Mi viene in mente il libro scritto da Furini più che attuale, ma ormai superato: "Volevo vendere soltanto la pizza"!

(Elio Bellocchi)

1 COMMENT

  1. …caro Elio condivido…
    …e aggiungo, “gli studi di settore” e i “parametri” dove li mettiamo? Parole che sono anni che sentiamo nei nostri bilanci, che hanno un grande significato, ma, ahimé, solo per chi ci amministra. Infatti se “studio di settore” deve essere, provino a “studiare” se il comparto edilizia, traino della nostra economia con tutti gli indotti correlati, gode degli stessi “parametri” di soli 5 anni fa. Il fatto è che nessuno vuol vedere e nessuno legge le sporadiche ma intense lamentele di noi commercianti additati sempre come i maggiori evasori fiscali.
    E Totò direbbe …e io pago, e io pago!!!
    Io ci ho creduto nella “mia montagna”, nel mio lavoro e ho investito una “vita” e forse anche un po’ di quella dei miei figli pensando di fare cosa buona e giusta, ma l’orizzonte è nebuoloso e convulso, privo di programmi e certezze per chi, come noi, ha basato il proprio sostentamento sull’attività commerciale.

    (Leo Cassinadri)