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Provincia di Reggio Emilia / Tempo di economia sociale

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L’economia sociale - intesa come l’insieme dei soggetti del terzo settore (cooperative, associazioni, volontariato) che in questo momento di crisi può rappresentare realmente un supporto indispensabile allo sviluppo delle politiche pubbliche al servizio delle persone - è stata al centro nei giorni scorsi, in Svezia, di un importante momento di confronto tra realtà pubbliche e private di diversi Paesi europei.

A Söderköping e Motala, nell'ambito del progetto europeo Twinnovate, la Provincia di Reggio - insieme alle associazioni reggiane Arci, Darvoce e Pro.di.Gio - ha infatti discusso con i partner degli enti locali e del terzo settore della regione svedese di Östsam e delle province di Albacete (Spagna) ed Enzkreis (Germania) di buone prassi e di strumenti innovativi per le politiche di sviluppo locale.

Oltre a presentare il lavoro e gli obiettivi delle singole associazioni, sono stati discussi i problemi che, in questo momento di forte crisi economica, associazioni ed Ong sono chiamate ad affrontare. La mancanza di risorse economiche e finanziare del pubblico può ad esempio essere compensata da politiche di sussidiarietà in grado di valorizzare il privato sociale nella gestione dei servizi e persino nello sviluppo occupazionale, grande piaga oggi in un'Europa chiamata a fare i conti con una disoccupazione giovanile attestata al 25% ed un sistema di accesso al credito ridotto ai minimi termini.

Anche in Svezia, Reggio ha visto riconosciuta la propria importante esperienza nella valorizzazione dell’associazionismo e della cooperazione e soprattutto lo sforzo compiuto in questi anni nell’integrazione delle politiche pubbliche e del privato sociale. Della delegazione reggiana facevano parte il presidente provinciale di Arci, Federico Amico; il presidente di Arci solidarietà, Riccardo Faietti; il vicepresidente di Pro.di.Gio, Fabio Montanari; Claudia Favara e Mariafrancesca Pisano di DarVoce e, per la Provincia, la dirigente del servizio lavoro e formazione professionale Loredana Dolci e la responsabile dell’ufficio politiche comunitarie e rapporti internazionali Loriana Paterlini con i collaboratori Pietro Gentili e Martino Soragni.