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Dalla terra del primo covo BR nuove minacce a Filippi

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VEZZANO(29 giugno 2010) - Il consigliere regionale Fabio Filippi denuncia, da anni, intimidazioni nei suoi confronti o di azioni cui prende atto. Manifesti elettorali strappati, minacce, croci divelte,... E' il consigliere per primo a darne notizia alla stampa. L’ennesimo atto intimidatorio nei confronti del Consigliere regionale del Popolo della Libertà va in secna nella notte, nell’abitato de La Vecchia nel comune reggiano di Vezzano sul Crostolo, nell’area artigianale di via Monchio, a poche decine di metri dalla Statale 63 ma soprattutto a poche cenintinai di metri dove il tristemente noto gruppo eversivo nasceva alcuni lustri fa.
Qui ignote mani, che si identificano con la sigla storica della Brigate Rosse, hanno riprodotto, sulla sede stradale, la scritta: “FILIPPI CREPA B.R.”.
"Le battaglia sulla verità storica portata avanti in questi anni da Filippi - rileva una nota stampa del suo ufficio - lo pongono in una situazione di rischio, la sua incolumità viene periodicamente minacciata.
“Continue intimidazioni – afferma Filippi – a cui non ci si abitua, sono preoccupato e amareggiato. Ho scelto di portare avanti alcune lotte di giustizia morale e storica, pur consapevole che nel reggiano in molti, ancora legati a ideologie del passato, non avrebbero approvato la mia scelta. Le minacce non rappresentino il metodo migliore per contrastare le mie idee, sarebbe certamente più congruo un sano confronto verbale. Purtroppo non tutti amano confrontarsi in modo civile. Dispiace per la mia famiglia, mia moglie e i miei tre figli, costretti a subire questa spiacevole situazione”.
Solo poche settimane fa una lettera anonima pervenuta a casa Filippi, con all’interno una serie di minacce. A marzo nel comune di Canossa, sui manifesti elettorali del candidato Filippi comparvero stelle a cinque punte riconducibili, anche in quel caso, alle nuove Brigate Rosse. Altre intimidazioni analoghe sono state rivolte a Filippi e al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi: su manifesti affissi nel comune di Quattro Castella, dove si leggeva: “Ti aspettiamo a piazzale Loreto”. L’automobile con la pubblicità elettorale del Consigliere è stata danneggiata più volte. Dieci mesi fa altre lettere e scritte intimidatorie indirizzate al Consigliere. "Una situazione intollerabile e insostenibile. Violenze portate avanti da gruppi radicati in tutta la provincia" lamenta Filippi che ha denunciato l’episodio alle Forze dell’Ordine.

8 COMMENTS


  1. Questo è ciò che fa la sinistra italiana: non posso sconfiggere il mio avversario politicamente e correttamente? Nessun problema, lo faccio divenire da avversario un nemico; lo insulto, lo minaccio e infine lo sconfiggo utilizzando i miei amici giudici e magistrati che scovano gli scheletri negli armadi altrui… Ma i loro armadi li tengono ben serrati!!!

    (V.D.)


  2. Odio e invidia sono le prime bassezze dell’uomo. Do il mio pieno appoggio e sostegno all’ingegner Filippi, consigliere regionale. Certi individui si muovono nell’ombra perchè non hanno il coraggio di vivere alla luce del sole.

    (Liliana Dazzi)

  3. Giacomo Notari non credo sia contento
    Tra qualche giorno sarà presentato il libro di Giacomo Notari che è un continuo anelito alla crescita ed alla libertà. Non credo che Giacomo, uomo di grande esempio per tutta la montagna, sia contento di alcune espressioni che si trovano per strada contro Filippi, consigliere regionale del Pdl. Il potere democratico che poi dovrebbe essere servizio alla comunità si conquista non con la violenza e l’intimidazione ma con la forza della discussione e della ragione. Siamo solidali con te, Filippi, non sei solo, i veri democratici, il popolo democratico, è tutto con te. Rigettiamo con forza tutto ciò che affonda le radici nella violenza e nella sopraffazione.

    (Bruno Tozzi, capogruppo Pdl Comunità montana)


  4. Mi delucidi, quel “signore” che si firma V. D., che rapporto ha la sinistra italiana con le B.R.!!! Che queste siano offese, ingurie e minacce rivolte al consigliere Fabio Filippi che vanno ben oltre la tolleranza e il rispetto per la democrazia non c’è alcun dubbio e sono anche giustamente da annoverarsi tra le bassezze dell’uomo. Lasciate stare la sinistra italiana, che non c’entra proprio niente con i vostri problemi. Vi ricordo che al governo c’è l’omino che avete votato voi.

    (Giovanni Stranger Sentieri)

  5. Considerazioni
    A parte l’assurdità della cosa, le B.R. sono scomparse già da parecchi anni e quelle nuove in circolazione di sicuro non si mettono a scrivere sull’asfalto lasciando la firmetta da bambini come dire “BR was here”. Può essere stato chiunque, che ha deciso di perdere il proprio tempo imbrattando le strade pubbliche con il primo antagonista politico di turno. Non mi sembra il caso né di estremizzare (si attacca la sinistra di oggi quando quella di oggi NON E’ SINISTRA) né di condannare un gruppo rivoluzionario scomparso e facilmente copiabile da qualche ragazzino. Tranquillo, ingegnere, ha ancora tanto da vivere… e da imparare.

    (Asmir Lalic)

  6. Certo che…
    E’ proprio curioso sentire da Filippi l’invito ad un confronto verbale. Lui non ha mai risposto alle critiche che gli sono state mosse qui su @CRedacon#C da diversissimi utenti. Nemmeno alle lettere che ha inviato lui stesso qui in agenzia. E dato che non ha mai risposto nemmeno alle mie domande qui poste diverso tempo, né alle due lettere che gli ho inviato nella sua casella di post su Facebook (all’inaugurazione del Centro benessere qui a Castelnovo mi disse che non aveva tempo; l’impegno elettorale lo teneva molto occupato; mi ricorda qualcuno che invece che farsi processare, mmm), mi vien spontaneo chiederle: da che pulpito? Risponderà almeno a questa di domande o lascerà che tutto scorra come il famoso fiume di Eraclito? Ai posteri l’ardua sentenza.

    (Asmir Lalic)


  7. Condanno le minacce ma la violenza si veicola anche con “legittimi” manifesti elettorali, “legittime” interviste ai giornali e comunicati stampa dove continuamente ci si scaglia contro i comunisti (che, ahimè, sono oramai come le mosche bianche), colpevoli di ogni nefandezza, di ogni colpa, dove non si ha il rispetto per gli avversari ma si definiscono e si trattano da nemici. Non dimentico nemmeno il video nel sito dell’ex candidato sindaco Filippi dove gli islamici erano promulgatori di odio… Ripeto, l’odio e la violenza si veicolano in tanti modi, tutti ugualmente deprecabili che siano scritti sull’asfalto o con dichiarazioni a mezzo stampa la condanna dev’essere completa e non a senso unico. Un vecchio detto diceva chi semina vento raccoglie tempesta: quando si fanno dichiarazioni volutamente incendiarie poi si deve essere consapevoli che qualche mente psicologicamente più fragile ne viene influenzata. La rivendicazione B.R. mi sembra più una sigla svuotata di ogni significato politico in quanto le minacce delle B.R., si sa, vengono sempre seguite da una “rivendicazione” politica; almeno la storia indica questo. Poi lasciamo che siano le forze dell’ordine a occuparsi delle indagini, tutto il resto è chiacchiericcio inutile.
    Ripeto, condanno le minacce anche perchè sono convinta che si devono battere gli avversari politici con argomentazioni e idee, altrimenti la “battaglia” è già persa.

    (Monja Beneventi)

  8. Filippi!!!
    Ing. Filippi, tutta la solidarietà possibile e massima stigmatizzazione dell’episodio. Detto questo, addebitare alle Brigate Rosse questo messaggio mi sembra un po’ una forzatura; chi ha vissuto i periodi tragici di questa banda di delinquenti e di assassini si rende conto che sia i messaggi che la grafica erano completamente diversi: stella a cinque punte e carattere completamente diverso. Questa scritta, ripeto, deprecabile, condannabile e chi più ne ha più ne metta, può essere stata scritta da qualsiasi persona ma non da quel manipolo di delinquenti. La sigla B.R. può significare qualsiasi nome. Solo per fare un esempio di nomi che cominciano con R ce ne sono a volontà: Roberto, Riccardo, Renato, ecc. e la stessa cosa per il cognome: Bizzarri, Bottazzi, Brunetta… ecc. Ribadisco comunque la mia piena solidarietà.
    Cordiali saluti.

    (E. Fiorini)