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La dieta paradossale

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Dimagrire mangiando solo dolci, pizze, patatine, pasta al forno e chi più ne ha più ne metta. Chi di noi non l’ha sognato almeno una volta nella vita? Appunto, sognato. Perché poi ciascuno scuote la testa e risvegliandosi dice a se stesso che il sacrificio è il primo passo per dimagrire in maniera efficace.

E’ proprio sullo sfatare questa convinzione diffusissima che si fonda il libro di Giorgio Nardone, psicologo e psicoterapeuta, dal titolo “La dieta paradossale”. Il paradosso è proprio quel “sogno” di cui parlavamo all’inizio : dimagrire mangiando “solo e soltanto ciò che ci piace di più”.

Quella che può sembrare una provocazione, altro non è che il primo passo per imparare a gestire al meglio quel principio di piacere che è alla base del nostro rapporto con il cibo e che è il responsabile dei nostri cedimenti dinanzi ad una tavola imbandita. Nardone analizza le sette soluzioni disfunzionali che nella maggioranza dei casi conducono chi vuole dimagrire al sicuro insuccesso, elencando come primo proprio l’effetto trasgressione, spiegandoci quanto Oscar Wilde avesse ragione nel affermare che “l’unico modo per resistere ad una tentazione, è cedervi”.

“L’unica” regola (..) che l’autore ci indica di rispettare, è quella di mangiare ciò che più ci fa gola “solo e soltanto nei tre pasti: colazione, pranzo e cena. Nulla fuori dai pasti”. Sottolineando come questo metodo sia frutto di un’esperienza ventennale nell’ambito del trattamento dei disordini alimentari e che sia stato applicato con successo nel 91% dei casi, nei quali, oltre a dimagrire, le persone sono riuscite nel faticoso intento di mantenere la forma raggiunta nel tempo, Nardone, con un libro breve e piacevole da leggere, ci offre una soluzione che, nonostante sia appunto paradossale, ha una forza logica tale da stimolare il lettore a provare a metterla in atto.

Merito di una scrittura chiara ed esaustiva che spiega, in maniera adatta anche ai non esperti del settore, alcuni dei complessi meccanismi della mente umana, che spesso ci intrappolano in modalità disfunzionali che ci impediscono di raggiungere i nostri obiettivi, non tralasciando l’importanza dell’attività fisica, con utili consigli per far sì che non si trasformi in un obbligatorio momento della giornata, e quindi in qualcosa di punitivo, ma in una piacevole occasione per stabilire l’indispensabile equilibrio psicofisico.

Alla fine del libro vengono riportati anche alcuni casi di persone intrappolate nei circoli viziosi delle modalità disfunzionali, brillantemente risolti grazie a questo metodo.

In conclusione, un libro veloce da leggere e piacevole, che incuriosisce il lettore e offre nuovi spunti di riflessione, non solo per quando riguarda il comportamento alimentare, ma, in parte, anche per un approccio positivo ed equilibrato alla vita di tutti i giorni.

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