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Il mercato del contadino

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E’ una delle novità nel panorama estivo delle manifestazioni castelnovesi e potrebbe, se arriveranno segni di gradimento da parte della popolazione, essere confermato anche nei mesi successivi: si tratta del “mercato del contadino”, che da domenica prossima, 11 luglio, animerà piazza Peretti e il centro storico, insieme al mercato dell’oggettistica e dell’antiquariato. I due nuovi regolamenti sono stati approvati in una recente seduta del Consiglio comunale.

Spiega il vicesindaco ed assessore al commercio Cosetta Gattamelati: “Il Mercato del Contadino nasce dall’interesse riscontrato nell’ultima edizione della fiera di S. Michele dal mercato a Km zero, di cui eredita alcune peculiarità. Innanzitutto vuole caratterizzarsi come uno strumento di valorizzazione dei prodotti del territorio. Sarà infatti riservato alla vendita diretta da parte degli imprenditori agricoli locali, così da fornire sia a loro che ai consumatori l’opportunità di accorciare la filiera di acquisto, con riduzione dei tempi tra raccolta e consumo. L’obiettivo principale dell’iniziativa è presentare prodotti di qualità alta, con un forte valore aggiunto che può aiutare la conoscenza e la cultura delle produzioni nostrane. Trasparenza sulla provenienza dei prodotti, equità dei prezzi, sostegno ai produttori che spesso nel meccanismo di filiera lunga vengono sottoposti dai grossisti a prezzi che non permettono nemmeno il rientro dei costi, promozione dell’educazione alimentare, anche attraverso attività didattiche e dimostrative all’interno del mercato, promozione di modelli di sviluppo sostenibile sono alcune delle caratteristiche che ci hanno trasmesso l’importanza di questa iniziativa. Il mercato si svolgerà in Piazza Peretti, ogni domenica dalle 8 alle 18 nei mesi di luglio e agosto (nei mesi successivi dalle 8 alle 13).

La partecipazione è stata aperta ad aree agricole della Provincia di Reggio, o dei comuni del Parco nazionale, ed anche delle comunità montane di Parma e della Garfagnana, queste ultime soprattutto perché è pervenuta la richiesta di alcuni imprenditori agricoli residenti sul nostro Appennino ma con le aziende in quelle zone. Sarà comunque un mercato incentrato su prodotti reggiani e su prodotti dell’Appennino”. Un mercato quindi “a corto raggio” di provenienza, aperto a prodotti tipici quali verdura e frutta fresca e secca, farine e preparati, succhi di frutta e marmellate, pasta e pasta ripiena, cereali, latte, yogurt, formaggi e latticini in genere, uova, salumi, sottolii e sottaceti, prodotti da forno dolci e salati, miele e derivati dell’apicoltura, condimenti e spezie, dolci, funghi, castagne e prodotti del sottobosco, vini e liquori, carni fresche, purchè ogni tipologia sia presentata direttamente dai produttori che siano imprenditori agricoli.

Conclude il vicesindaco: “Crediamo che possa essere un modo anche per far capire alla popolazione che il nostro settore agricolo, che spesso viene percepito come schiacciato sull’esclusiva produzione del Parmigiano Reggiano, in realtà sia molto più variegato e vitale. Un altro aspetto a cui puntiamo molto attraverso questa iniziativa è la valorizzazione del Centro storico, che passa anche attraverso il mercato dell’antiquariato e dell’oggettistica, per il quale come detto abbiamo ugualmente provveduto ad approvare un nuovo regolamento che sia di maggiore tutela di espositori ed acquirenti e cerchi gradualmente di innalzarne il livello”.