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Il Comitato “EcologicaMente” si presenta

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Riceviamo e pubblichiamo.

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"EcologicaMente", con sede a Corneto di Toano, è un comitato che comprende persone che da anni si incontrano periodicamente per discutere dei piccoli e grandi problemi ambientali del nostro territorio, discarica di Poiatica in primis. Come comitato desideriamo chiarire la nostra posizione sugli articoli apparsi su "Tuttomontagna" e sul periodico di Toano “La Smenta”, riguardanti il progetto di una centrale a biomassa a Fora di Cavola.

Marco Gazzotti definisce “chiacchiere da bar” le voci sulla pericolosità della centrale e noi ci siamo sentiti chiamati in causa, poiché assieme al gruppo Facebook “Ecoballe della montagna” abbiamo iniziato una raccolta firme, volta a dissuadere l’Amministrazione dal consentirne la realizzazione; siamo inoltre stati presenti in numerose feste paesane con banchetti informativi sui relativi rischi ambientali e per la salute.

Ci chiediamo perchè chi non condivide le posizioni degli amministratori (è evidente la loro volontà di assecondare il progetto) venga etichettato come il chiacchierone di turno che divulga voci infondate senza conoscere ciò che argomenta. Forse dovrebbero considerare che esistono normalissimi esseri pensanti a cui piace informarsi (ci sono documentazioni che attestano la non innocuità di impianti del genere) e prendere posizioni con la propria testa…

Ci chiediamo se Gazzotti, tutta l’Amministrazione e la presidente della Comunità montana abbiano realmente idea di cosa significhi bruciare “inizialmente legna e potature” giorno e notte ininterrottamente, 365 giorni l’anno e sicuramente per svariati anni o decenni (una volta fatta non la si potrà certo chiudere facilmente, come la discarica di Poiatica che inizialmente doveva accogliere solo i rifiuti della montagna e ora dopo 15 anni di attività è al quinto ampliamento!!).

Ci viene detto che le isole ecologiche traboccano di sfalci e potature (?) e questa sarebbe la soluzione ideale!! Ma non è la stufa della nonna… Quella sì che con le potature e gli sfalci delle isole ecologiche forse andrebbe avanti tutto l’inverno. Forse…

Un impianto che brucia 50000 tonnellate l’anno emetterà in gran quantità polveri sottili, diossina ed altri inquinanti che saranno respirati ed andranno a depositarsi sui campi coltivati entrando inevitabilmente nella catena alimentare. In luoghi inquinati da diossina se ne rilevano tracce nel latte materno!! Figuriamoci se ne saranno immuni il Parmigiano Reggiano e gli altri prodotti tipici della zona…

E scusate se siamo maliziosi, ma a chi non verrebbe il dubbio di un nesso tra discarica e centrale, distanti solo 4/5 km e gestiti dalla medesima società (Iren), anche considerando che l’inceneritore di Reggio è frequentemente inutilizzabile e che l’ultimo ampliamento di Poiatica corrisponde quasi ad un raddoppio della sua area? Molte altre sarebbero le domande e molte le “chiacchiere” che vorremmo condividere con tutti…

Per info su incontri e riunioni: Comitato EcologicaMente, tel 3665957972.

(Sara Benassi)

21 COMMENTS

  1. Una domanda
    Ma la ceramica li vicino, che è in funzione da oltre 15 anni e i cui camini emettono in continuazione fumi, non inquina???? La centrale di produzione di catrame????? Perchè non vi siete fatti sentire già da allora dicendo le stesse cose di ora? Sarò malizioso, ma… visto chi si firma ed aderisce al comitato, penso che la contrapposizione politica c’entri eccome. E come al solito si utilizza la politica e si fa leva sulla sensibilità della gente per “limitare” o inibire possibilità e occasioni per la montagna. Anche la vostra comunicazione, per come esposta (dove sono i dati scientifici? e le prove che quello che vogliono costruire inquina come dite voi?), è paragonabile alle chiacchere da bar.

    (Commento firmato)


  2. Concordo con Sara; è quantomeno superficiale liquidare come “chiacchiere da bar” le legittimissime preoccupazioni dei cittadini senza peraltro sollecitamente INFORMARE E DELUCIDARE adeguatamente sull’argomento. Non è situazione da minimizzare. Qui si parla di SALUTE PUBBLICA, quella che la nostra COSTITUZIONE (e quindi le istituzioni) ci dovrebbe garantire! Credo che chiunque abbia a cuore il nostro ambiente e la valle del Secchia – che tra l’altro ha già dato (vedi Poiatica) – debba farsi sentire e fare qualcosa. Purtroppo da diverse fonti pare che tale centrale avrà effetti potenzialmente devastanti su ambiente e popolazione. Attendiamo fiduciosi(?!?) rassicurazioni (competenti) o aiuto.

    (Fiorella Gilioli)

  3. Delucidazioni tecniche
    Come spesso accade la verità credo stia nel mezzo. Questo tipo di centrali ha molti vantaggi ma inevitabilmente anche svantaggi. Allego l’analisi più completa e competente che mi è capitato di leggere sull’argomento: è molto esaustiva ed obiettiva, richiede solo la pazienza di leggerla. Spero di aver portato un contributo utile a tutti.
    @Lhttp://www.aeit-taa.org/Documenti/AEIT-TAA-2005-03-Rumo-Presentazione-Panozzo.pdf@=www.aeit-taa.org#L

    (Riccardo Bigoi)


  4. Concordo con voi,questo è un argomento molto importante del quale il cittadino DEVE interessarsi e cercare di capire di cosa si stia parlando; nel mio articolo sono state definite “chiacchiere da bar” le cose che sono state dette senza avere alcun fondamento e senza nessuna prova scientifica; secondo me non è così che si ha un interesse costruttivo della cosa!!!! Inoltre voglio sottolineare che il “progetto bozza” che ci è stato presentato riguarda la realizzazione di una centrale a “biomasse legnose”, da non confondere con il termine “biomasse” generale (come ho letto in qualche volantino), che racchiude una gamma ben più vasta di roba!!!! Tanto per conoscenza ieri il sottoscritto, il sindaco e altri componenti dell’Amministrazione siamo andati a visitare la centrale a biomasse legnose di Dobbiaco (Alto adige, Dolomiti) che fa teleriscaldamento e produce energia, e siamo rimasti stupiti della tecnologia di cui è dotata e del fatto che la maggior parte delle persone della zona abbiano accolto ben volentieri questo tipo di impianto. Infatti quasi tutti si sono allacciati al teleriscaldamento (con un RISPARMIO GIORNALIERO di 100 tonnellate di CO2 in atmosfera nei periodi invernali!!!!!) e dopo più di 10 anni di funzionamento non si è verificato alcun tipo di problema; inoltre ci sono state smentite categoricamente tutte le polemiche fatte su polveri sottili e diossina, senza contare che il bruciatore installato per la combustione delle biomasse legnose è DIVERSO rispetto a quello per bruciare i rifiuti che quindi non potranno in alcun modo essere bruciati!!!
    Come ho già scritto nell’articolo comunque tutti avranno la possibilità di esporre le proprie preoccupazioni in una assemblea aperta che si terrà verso la fine del mese, e si sta pensando a una nuova visita a una centrale a biomassa legnosa dove gli interessati potranno partecipare e rendersi conto di cosa si tratta!!!

    (Marco Gazzotti)

  5. Alcune risposte
    PUNTO 1: Questo non è un comunicato scritto con lo scopo di illustrare nei dettagli dati scientifici; è da tempo che ci stiamo informando a riguardo, ma per farlo in modo completo occorre competenza in materia (mi chiedo peraltro se chi ha scritto il primo commento ne abbia…) e a tal proposito invitiamo chiunque sia interessato a partecipare alla prossima assemblea pubblica, alla quale saranno presenti uno o più esperti (per ora non sappiamo ancora la data ma avrò personalmente cura di farvela presente). Questa è semplicemente una prima risposta a chi, con determinazione, nega a priori la possibilità che impianti del genere possano risultare dannosi per salute e ambiente.
    PUNTO 2: COSA C’ENTRA LA POLITICA???!!! Sicuramente a qualcuno farebbe comodo pensare ad un’implicazione, ma la realtà è che il nostro comitato comprende persone che si riconoscono in ideologie di sinistra, destra, centro o in nessuna di queste (come la sottoscritta). L’unico principio che condividiamo è il desiderio di mantenere il più possibile sano il territorio in cui viviamo.
    PUNTO 3: Condivido ciò che il “commento firmato” (ma firmato da chi..?) esprime a proposito dei fumi che già da anni emette la ceramica e mi chiedo: allora, visto che c’è già quella, saremmo legittimati ad inquinare ancora di più???!!
    PUNTO 4: “L’opportunità per la montagna” consisterebbe in questo: l’energia prodotta non andrà a privati cittadini, che non avranno nè più energia nelle loro case né sconti sulla bolletta (che peraltro dal mio punto di vista non giustificherebbero comunque la cosa); l’energia prodotta andrà in parte ad alimentare la centrale stessa e in parte alla zona industriale di Fora di Cavola.
    Neppure il nostro comune ne trarrà gran beneficio economico… E il nostro territorio non ha un surplus di legname tale da giustificarne la realizzazione. L’unico vero motivo per cui in tutta Italia stanno proliferando centrali a biomasse (ormai già in declino negli altri paesi europei) sono gli incentivi derivanti dai certificati verdi. E quanto a malizie… vogliamo parlare anche del CDR? Il COMBUSTIBILE DA RIFIUTO con un minimo trattamento può essere definito BIOMASSA… E non è un mistero che le ecoballe non si sa cosa contengano.

    (Sara Benassi)


  6. Gli impianti eolici sono brutti e impattanti, le centrali a biomassa legnosa inquinano, la produzione di energia idroelettrica prosciuga i fiumi. Per non parlare di combustibili fossili e nucleare. Un nuovo inceneritore a Reggio è visto come la dannazione, ma intanto si lascia lavorare quello vecchio che sicuramente inquina meno! Probabilmente dovremmo produrre energia mettendoci immagazzinatori di metano nelle mutande e disfarci dei rifiuti sparandoli nello spazio, come in una puntata di Futurama (in cui peraltro dopo molti anni i rifiuti tornavano indietro e rischiavano di schiantarsi sulla Terra). Poi non capisco perchè bruciare legna a casa nella stufa va bene (sicuramente i nostri camini non hanno filtri) mentre in una centrale a biomassa, che probabilmente ad usare dei filtri sarebbe obbligata, no… Boh, il discorso non mi convince…

    (Aderito)


  7. Vorrei rispondere al primo articolo
    non firmato (per lo spazio limitato che si può utilizzare). Per quanto riguarda le informazioni sui danni alla salute sono ampiamente descritti dal dottor Montanari, Gatti, Gentilini e altri ricercatori a livello mondiale nel campo delle NANOPATOLOGIE. Si trova anche una relazione dei medici dell’Emilia-Romagna che mettono in guardia sulle possibili conseguenze pericolose (QUESTI NON SONO CHIACCHIERATORI DA BAR). Non credo che aggiungere un’altra fonte di inquinamento alla Panaria sia un discorso intelligente!!! Chi ora combatte per una giusta causa mettendoci la faccia non merita di essere accusato di problematiche precedenti…

    (Massimo Govi)

  8. Brunico, non Palermo
    Aggiungo: ho visitato una centrale di teleriscaldamento a biomassalegnosa che produce acqua calda sanitaria e da riscaldamento non a Palermo ma a BRUNICO. Non penso che in Trentino siano tutti così sprovveduti da fare addirittura il teleriscaldamento a biomassa legnosa se questa davvero è una bomba ecologica, posso documentare il tutto con foto e atti.

    (Commento firmato)

  9. Vantaggi della biomassa
    Sono tornata da pochi giorni dall’Alto Adige, dove con l’energia a biomassa ci riscaldano vallate intere… Per loro questa è la scelta più vicina alla natura, perchè da noi tutto deve essere sempre un problema?
    Vantaggi della biomassa:
    * accumulo d’energia solare;
    * fonte di energia rinnovabile;
    * circolo chiuso della vita delle sostanze;
    * bilancio di CO2;
    * riduzione delle sostanze nocive nell’aria;
    * valore aggiunto dell’economia locale;
    * riduzione della dipendenza economica dall’estero;
    * tutela e creazione di posti di lavoro;
    * utilizzo intelligente dei residui legnosi;
    * riduzione del traffico di mezzi pesanti.
    @Lhttp://www.biomasseverband.it/cms/website.php?id=/it/index/consorzio/obiettivi.htm@=www.biomasseverband.it#L.

    (l.m.)

  10. Biomasse sicure o biomasse s.p.a
    Il grosso problema di questa questione non è la centrale a biomasse in sè, in Trentino vi sono centrali a biomasse gestite da privati e tenute sotto controllo da comitati cittadini. Qui il problema è che questa centrale sarebbe sotto una multinazionale e sarebbe, se venisse costruita, protetta dal decreto che considera discariche, centrali a biomasse gestite da grandi S.P.A. e inceneritori protette da “SEGRETO DI STATO”. Questo vuol dire che in caso di “cambio” di biomasse in rifiuti nessuno può fare niente. Provate a chiedere alla Iren di mettere per iscritto che la centrale a biomasse non potrà cambiare tipologia di ciò che brucia per gli anni futuri… Attenzione alle multinazionali e alla salute. Meglio puntare sul minieolico, finchè la Comunità europea elargisce fondi.
    Saluti.

    (Mattia Rontevroli)

  11. Per chi scrive e non si firma…
    Ammettendo che i camini della ceramica, la centrale del catrame e se vuole anche le altre industrie inquinino, le sembra un buon motivo aggiungere qualcos’altro? Io, visto che sono interessato alla cosa, i dati in merito me li sono cercati e trovati… Non aspetto di essere sempre imboccato… Casomai politicamente e comunque grazie a Dio ci sono ancora persone non abbastanza indottrinate da riuscire ancora a ragionare con la propria testa e che hanno il coraggio di portare avanti le prioprie ragioni mettendo nome e cognome. Lei invece no! Un’ultima cosa… Spero proprio che lo sviluppo e le occasioni per la montagna siano di tutt’altro tipo, altrimenti povera montagna…

    (Ottavio Costi)


  12. Mi sono documentato sulla centrale di Dobbiaco in Trentino e, fermo restando che il luogo di insediamento non sia significato di intelligenza o altro, vorrei far notare che la suddetta centrale è gestita dal Comune e da 700 cittadini che traggono benefici economici. E’ come chiedere alla Fiat se la sua macchina sia la migliore… Vorrei ricordare a chi continua a parlare solo del CO2 che non è l’inqunante più pericoloso; il pericolo si chiama NANOPARTICELLE che NON possono essere filtrate e mutano il dna dell’essere umano sviluppando malattie croniche e cancro (vedere studi scientifici dott. MONTANARI, GATTI, etc.).

    (Massimo Govi)

  13. Aderito S.P.A.
    Consiglio di informarsi sui mezzi alternativi degli altri paesi:
    – igrandi impianti eolici sono stati superati da impianti minieolici, poichè non serve un megaimpianto con possibili mafie in agguato visto l’enorme spesa ma tanti piccoli impianti per ogni gruppo famigliare;
    – le centrali a biomasse se non sono gestite da S.P.A. che a soli 2 km gestiscono una discarica vanno benissimo;
    – l’energia idroelettrica si può limitare usando eolico, solare, geotermico, ecc. ecc. senza devastare altre vallate;
    – i combustibili fossili sono del secolo scorso, con rischi enormi per il pianeta che lasceremo alle generazioni future. Una macchina usa il 30% del calore “energia” che produce, il resto viene disperso. E’ come guidare una stufa. A ottobre inizieranno trivellazioni nel mare tra Sardegna, Campania, Basilicata e Sicilia, fatti dalla stessa ditta del disastro in Messico che se dovesse ricapitare nel Mediterraneo lo trasformerebbe in un mare nero;
    – il nucleare e le sue scorie sono incolori, inodori e insapori. Ottimi motivi per non interessarsi se non fosse che alterano il DNA degli esseri viventi, causano il cancro e sono attive per millenni, anche se si buttano in mezzo al mare…
    – se le va bene l’inceneritore ci vada ad abitare vicino, vedrà la contentezza dei suoi vicini, ogni mattina sentirà l’aroma e vedrà la polvere “cancerogena” sul suo balcone.
    Sulle opportunità alternative dell’energia non possiamo più permetterci di essere degli emeriti ignoranti.

    (Mattia Rontevroli)


  14. Concordo in pieno con Sara e con tutti quelli che sostengono che la biomassa sia altamente pericolosa. Vorrei far presente al sig. Gazzotti Marco che la centrale a biomasse legnose che siete andati a visitare è ai piedi delle Dolomiti, in una regione in cui la percentuale di bosco è ben più alta che nel Comune di Reggio Emilia o comunque nella regione ER. Il comune toanese è così ricco? Dove andrà a prendere tutto quel legno?! E facciamo specificare a Iren che dovrà essere LEGNO e non LEGNAME (che include tutte le porcherie!). Parliamoci chiaro: ci sono anche altri interessi dietro ai rifiuti; fino a che sono nelle nostre mani sono solo rifiuti; dal momento che vengono portati via diventano oro…

    (Vera Massoli)

  15. Gli affari sono affari…
    Caro Marco, mi spieghi da questa famosa centrale a biomasse, oltre a maggiori rischi per la salute, cosa potrebbe arrivare in tasca a noi che abitiamo qui? Qual è il beneficio che ne trarrebbe la nostra gente? Perchè se è una cosa come dici tu non avete diffuso la notizia del progetto (vedi relazione APEA)? Volevate farci una bella sorpresa?! Forse, Marco, non hai capito che la cosa che ti deve stare più a cuore è la tua gente e che non gli affari di Iren… Quelli se li sanno fare bene da soli. O pensi che questi siano dei benefattori? Quanto potere o influenza avete su di loro te lo dimostrano con la discarica di Poiatica, vedi per esempio l’ultimo ampliamento. Ah, scusa!!! Dimenticavo che voi forse ancora non lo sapete… Voi non ne sapete mai niente… O forse doveva essere una sorpresa anche questa?!

    (Antonio Manini)

  16. A Mattia Rontevroli
    Gentile Mattia, premetto che alcuni passaggi del mio precedente intervento erano volutamente provocatori. Però alcuni dati sono oggettivi. E’ vero l’automobile è una invenzione ormai secolare e disperde molta della energia che produce, ma se lei per lavoro deve muoversi su strada cosa utilizza? Ho visto poco tempo fa una prova comparata su diversi giri in pista tra una Toyota Prius ed una Bmw M3: per andare ad una velocità media la Prius doveva tenere il motore ad un numero di giri ben più elevato della M3, auto con un v8 di impostazione sportiva, con il risultato, lei non ci crederà, che alla fine aveva consumato più carburante. Poi, su altri passaggi, onestamente dire che l’eolico va bene, ma più piccolo, l’idroelettrico anche, ma fino ad una certa quantità, le biomasse sì, ma gestite da altri… Non so, ma mi hanno ricordato un passaggio di Fontamara di Silone in cui una folla arrabbiata perchè un ruscello viene deviato sulle terre di un signorotto viene calmata spiegando che l’acqua sarà divisa e che andrà “un po’ più di metà alle terre private ed un po’ più di metà ai contadini”, con applausi finali convinti di questi ultimi. Sui temi delle energie alternative, leggendo ed informandosi, si può trovare tutto ed il contrario di tutto, persino articoli pseudo-fantascientifici come questo pubblicato alcune settimane fa sul Giornale di Feltri (giornale della cui serietà peraltro si potrebbe alquanto discutere…) sul “Raggio della morte” di Marconi (Guglielmo, mi raccomando…), che smaltirebbe senza inquinare qualsiasi tipo ri rifiuto, anche nucleare, producendo energia…: @Lhttp://www.ilgiornale.it/interni/il_raggio_che_energia_gratis/energia_gratuita-marconi-scienza-motori/06-07-2010/articolo-id=458609-page=0-comments=1@=www.ilgiornale.it#L.
    La verità secondo me è che per qualche anno o decennio purtroppo (di petrolio nel mondo ce n’è ancora, e tanto, nonostante quello che si dice) si dovrà scendere a compromessi, per cui fare della dietrologia del tipo “una centrale a biomassa va bene ma se la gestirà Iren ci brucerà i rifiuti di Poiatica” è dannoso e secondo me inutile. Una multiutility come Iren commetterebbe illeciti credo anche penali se facesse una cosa del genere; ed essendo quotata in borsa non credo davvero che se lo potrebbe permettere.
    Comunque il tema è senza dubbio interessante, continuiamo a discutere.

    (Aderito)

  17. Per Aderito
    La questione si basa su di alcune problematiche fondamentali. La prima è che l’Italia è senza dubbio il paese dei “furbi” e le multinazionali, soprattutto se si dedicano alla lavorazione dei rifiuti (l’oro del terzo millennio), non fanno eccezione. Le cronache e le indagini sono piene zeppe di smaltimenti illeciti dei rifiuti anche da parte di politici di spicco. Sicuramente è difficile resistere ad una valigetta zeppa di soldi, soprattutto se l’unica cosa da fare è girarsi dall’altra parte a contare i soldi mentre bruciano delle ecoballe. Quindi meglio che siano i cittadini assieme al Comune a proporre una corretta e controllata gestione dei rifiuti. A Follonica l’impianto a biomasse, costruito dall’ENI dopo due anni, si è trasformato, all’insaputa dei cittadini, in inceneritore. Conclusione? In 5 anni le malattie respiratorie e i tumori sono aumentate del 20%. Soluzione? Nessuna, l’impianto, grazie alla legge proposta da Prodi e messa in atto da questo governo, ingloba gli impianti di smaltimento nel segreto di Stato; cioè, se manifesti e provi a bloccare la centrale vieni arrestato senza passare dal via.
    Il secondo problema è che la maggior parte degli italiani, soprattutto chi non è dotato di internet, non è al corrente degli sviluppi tecnologici che permettono di produrre e risparmiare energia. Io da 2 anni ho installato un anemometro sopra il tetto di casa per rilevare la forza del vento e calcolare l’energia che si potrebbe produrre e rimettere in rete. Risultato: risparmierei il 40% in meno sulla bolletta. Costo? 3500 euro. Spesa che appena possibile farò col sorriso. Non c’è bisogno di aspettare enormi cambiamenti, basterebbe che ogni persona nel suo piccolo prendesse responsabilità sul pianeta che ci ospita…
    Io penso che non sia possibile che in paesi come la Svezia siano in grado di produrre il 75% di energia pulita, addirittura producono energia rimessa in rete dalle palestre, producono energia dalle acque piovane che vengono poi raccolte in cisterne e vengono riutilizzate per gli scarichi dei servizi igienici. Per me qui siamo di fronte ad una inettitudine delle istituzioni e rallentati dai contratti Stato-multinazionali. A me questa cosa mi fa incazzare troppo… Nei paesi del nord, con 10 giorni di sole all’anno, riescono ad essere autosufficienti; qui, nella repubblica delle banane con vento, sole e vulcani, dobbiamo fare patti con un personaggio come Gheddafi e le sue amazzoni per petrolio e gas. Andiamo avanti così che siamo a cavallo (berbero)…

    (Mattia Rontevroli)

  18. In risposta ad Aderito
    Buongiorno, solo una precisazione personale: […] Iren commetterebbe illeciti credo anche penali se facesse una cosa del genere; ed essendo quotata in borsa non credo davvero che se lo potrebbe permettere […].
    Non voglio cadere nel politico, ma ci sono tante società che cadono nel penale e sono quotate in borsa (FININVEST? MEDIASET? cito queste perchè sono le più evidenti…); pensa che la CONSOB faccia bene il proprio lavoro? Beh, più del 70% delle società quotate in borsa commettono atti penalmente perseguibili… Li commettono anche le piccole società che non sono quotate in borsa, figuriamoci grandi SPA i cui soci si nascondono dietro a scatole cinesi praticamente infinite! IREN non è da meno, quindi mi preoccuperei.

    (Vera Massoli)

  19. Centrale a biomassa (legnosa?)
    Condivido pienamente le perplessità espresse dai membri del comitato – di cui faccio parte – e trovo che liquidare, con certi commenti irridenti, l’impegno di cittadini attivi e attenti alla salute di tutti sia un atteggiamento arrogante quanto controproducente per gli stessi sostenitori dell’innocuità dell’impianto. Nessuno può negare legittimità alle preoccupazioni dei cittadini nei confronti di una centrale che, sorta apparentemente a scopi ecologici e produttivi, potrebbe trasformarsi, all’insaputa dei cittadini, in qualcosa di diverso… Non siamo noi a dover dimostrare che avrà gravi ricadute sull’ambiente e sulla salute pubblica, semmai dovrebbero essere le amministrazioni locali a rassicurarci sui controlli e sulla trasparenza di operazioni che implicano rischi del genere! Purtroppo, però, non sono in grado di farlo, a causa di leggi che tutelano gli interessi delle multinazionali… Conviene loro minimizzare, etichettare il dissenso come “antipolitica” o – peggio – come cicaleccio da bar! Si parla di risorsa per il territorio, ma secondo le stime a noi note l’energia prodotta sarà a stento sufficiente a coprire il fabbisogno della zona attorno all’impianto. Inoltre, una volta costruita, la centrale dovrà funzionare (per ammortizzare i costi e produrre i tanto declamati vantaggi!), ma le falciature e il legname di scarto del nostro territorio non sono poi così abbondanti… Si sosterrà allora che è legittimo far percorrere chilometri e chilometri di strada a camion ricolmi di tronchetti della felicità, provenienti da qualche serra tropicale… o delle falciature di qualche boschetto, piantato tutto attorno alla centrale nucleare di qualche paese “avanzato” (sotto il profilo dell’autosufficienza energetica)… Come si vede è facile fare dell’ironia, ma è quanto mai inopportuna ed offensiva quando si fa sulla pelle della gente! Le fonti non mancano ai sostenitori nè ai detrattori… l’unico modo per dirimere la questione consisterebbe nel coinvolgimento diretto dei cittadini nelle decisioni che potenzialmente interessano la salute pubblica… Fantapolitica? Forse no. Forse basterebbe sollecitare e valorizzare il senso civico: sul problema dei rifiuti, ad esempio, esistono buone prassi che andrebbero emulate (vedi raccolta differenziata e recupero produttivo dei rifiuti a Capannori). Quanto al territorio, cosa si intende con risorsa? Risorsa è l’ambiente, la gente che lo popola o lo sono gli interessi di una qualsiasi s.p.a.? Certamente costituisce una risorsa ospitare un’azienda che offre posti di lavoro, ma lo sarebbe doppiamente se i chilometri risparmiati ai lavoratori non dovessero essere ripercorsi dai trasportatori di tronchetti della felicità… L’ironia è un’amara tentazione.

    (Fabiana Ibatici)

  20. Mi piacerebbe sapere…
    Mi piacerebbe saper come mai stanno sorgendo così tante centrali a biomasse legnose in Emilia-Romagna: tra Parma, Modena e Reggio ce ne sono ovunque! E tutte dicono che bruceranno legname dell’Emilia… Accidenti, ma siamo meglio che la Val d’Aosta! A questo punto proporrei di spostare l’economia regionale sul commercio di legnami, visto che siamo così ricchi!

    (Vera Massoli)