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Tre insegnanti e il giovane sindaco. Insolito sabato sera toanese

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TOANO (5 settembre 2010) – Alcuni commensali, in pizzeria, sapendo chi erano le persone accanto, se lo sono chiesti. “Chissà se anche a Milano o Napoli i sindaci Moratti e Jervolino porterebbero a cena tre insegnanti in pensione la sera?”. Il fatto è che Angela Gazzotti, Giovanna Croce, Maria Grazia Sassatelli, proprio l'altro sabato, hanno avuto un premio particolare. Una pizza col (giovane) sindaco Michele Lombardi.

Merito di questa insolita e piacevole serata l’avere portato a termine (e riprendere presto, senza onere alcuno) il progetto di “Alfabetizzazione per stranieri in montagna”, un percorso comune anche ad altre municipalità appenniniche.

Eppure a Toano - dove per altro la Lega Nord alle ultime elezioni ha mietuto consensi record - corsi di questo tipo, ad opera di insegnanti in pensione, si svolgono dal 2004, in collaborazione con le scuole del Centro territoriale permanente di Castelnovo Monti. Prendono avvio mediamente con una ventina di corsisti: marocchini, pakistani, inglesi, dell’Est… e poco alla volta spaziano ad affrontare, oltre alla lingua, anche le diverse differenze culturali e di religione. Come quando un altro docente, Renzo Martinelli, dovette rinunciare a insegnare alle donne marocchine per la loro fede che impedisce di avere contatti con uomini: “ripiegò” dedicandosi a una classe di Ucraine. Oppure di vedere scemare le corsiste della medesima nazione perché incinta: come in questi mesi.

Il risultato di questo percorso di alfabetizzazione è tangibile.
“Un corso svolto nel segno della gratuità e che per Toano è molto importante – spiega Michele Lombardi, sindaco – soprattutto se si considera che il nostro è il secondo paese appenninico, dopo Castelnovo, per incidenza di popolazione immigrata. Attività come queste sono il miglior viatico per l’inserimento di queste persone. Perché, integrarsi vuol dire prima di tutto parlare la medesima lingua, soprattutto per le donne. A queste insegnanti, oltre che dal’Comune, va anche la mia particolare riconoscenza come semplice cittadino”.

E per queste docenti così speciali, impegnate da ottobre a giugno, prima in locali Cri e ora in parrocchia, ecco il premio del loro lavoro gratuito: una pizza di sabato sera al ristorante “La Collina” pagata (per la cronaca, di tasca propria) nientepopodimeno che dal sindaco Michele Lombardi. Piccole storie d’Appennino.

(Gabriele Arlotti)

13 COMMENTS

  1. Piccole storie d’Appennino
    Saranno anche piccole storie d’Appennino, ma agli occhi di chi, del bicchiere-mondo, sa apprezzare la parte mezzo piena perchè è consapevole del fatto che, per riempire un qualsiasi recipiente, occorre iniziare a versare il liquido sul fondo, notizie come questa scaldano il cuore. Aggiungo che servono anche a misurare quanto siano fuori dalla storia e dalla realtà i leghisti. Anche quelli di Toano. Complimenti davvero.

    (Armido Malvolti)

  2. Troppi bicchieri…
    Signor Armido, versi meno liquido sul fondo dei bicchieri che beve, forse così vedrà che la realtà è diversa da quella che lei percepisce… Sono leghista ed ho molti più amici extracomunitari io del giovane sindaco delle piccole storie d’Appennino… e intendiamoci bene, io parlo di amici disinteressati…

    (Antonio Manini)

  3. Sig. Manini, ha sbagliato partito!
    Gentile signor Manini, non è la prima volta che mi sento dire da un leghista “ho tanti amici extracominitari”. Le credo sulla parola, ma proprio perché le credo mi permetto di farle osservare che con ogni probabilità lei ha sbagliato partito. Non è da leghisti duri e puri essere amici degli axtra. Quanto al bicchiere… non è che quello da cui lei ha bevuto finora era pieno solo di slogan vuoti e ridicoli e di balle avvolte in carta verde? Utili però per impedire alla “base” di vedere i calici colmi di champagne dai quali si dissetavano a Roma Ladrona i capilega scesi dal nord per redimerla? Champagne pagato da tutti gli italiani, purtroppo.
    Ci pensi, signor Manini, sbagliare è umano, perseverare…

    (Armido malvolti)

  4. Giudicanti e giudicati
    Non è che tenessi particolarmente al suo giudizio sulla mia appartenenza giusta o sbagliata che sia; in genere io non ne do, ma visto che a lei piace farlo le faccio notare che la Lega nord non è un partito ma un movimento politico indipendentista e che al contrario del partito al quale lei probabilmente appartiene sta mietendo molti consensi. Probabilmente i nostri slogan vuoti e ridicoli alla nostra gente piacciono e il fatto che non piacciano a lei sinceramente non mi preoccupa. Si preoccupi lei invece per quello che sta facendo il suo caro giovane sindaco delle piccole storie d’Appennino; vedi nuovo baraccone di nome A.S.P. che vorrebbe essere un servizio sociale unificato e che, per gli utenti e per noi cittadini, costerà solo più caro e sarà di peggior qualità… In compenso però permetterà di creare qualche nuova poltroncina e indovini per chi? Consideri e pensi alla discarica di Poiatica: ampliamento di 50.000 mq a fronte dei 70.000 esistenti, quindi quasi un raddoppio e non mi venga a dire che è territorio di Carpineti, la puzza e quant’altro arriva anche nel toanese e spero anche a casa sua. Ed infine, come se non bastasse, “prossima apertura” della centrale a biomasse a Fora di Cavola. Invece di disquisire poeticamente sui bicchieri pieni o vuoti si informi, venga ad assistere a qualche consiglio comunale ed apra gli occhi che è ora perchè quello che bevono o non bevono a Roma non deve distoglierla dai problemi nostri e della nostra gente. Poi volevo anche chiederle se tutto quello “champagne” di cui parla (per il quale ho parecchi dubbi che sia pagato proprio da tutti gli italiani) non lo vedeva e non le dava fastidio prima… Intendo quando non lo potevano bere anche i rozzi ed ignoranti padani!? E poi lei che è così democratico dovrebbe essere per la giusta ripartizione dei profitti… o no?
    Caro signor Armido, visto che le piace giudicare il giusto o lo sbagliato degli altri, provi a farlo anche con se stesso e valuti bene se a conti fatti sia lei od io a perseverare di più…

    (Antonio Manini)

  5. Padani?
    Di quale “nostra gente” parla, sig. Manini? Dica, più precisamente, gli elettori che votano, come lei, Lega nord. Un partito che non rappresenta che una parte della “nostra gente” e che continua ad essere, nonostante un certamente più che buono 25% alle ultime regionali (nel suo comune, generoso come nessun altro sul nostro Appennino con “padre” Bossi), una forza politica del tutto minoritaria. Crescerà? Tanto? Poco? Riuscirà ad ottenere il sindaco? Nascerà la “Repubblica indipendente padana di Toano” federata con le altre “nazioni” del nord? Chi vivrà vedrà.
    Cordialmente.

    (cf)

  6. Anche Hitler e Mussoli…
    Gentile signor Manini, lei non può sapere a quale partito appartengo per il semplice motivo che tessere in tasca non ne ho. Però coltivo il culto della democrazia, della pace, della libertà e del rispetto per i meno fortunati di me; per questo fin dal suo apparire non ho avuto dubbi nel giudicare la Lega un movimento pericoloso. Quanto al consenso… anche Hitler e Mussolini ne riscossero molto e sappiamo tutti come andò a finire. Anche i capetti delle varie etnie jugoslave, che predicavano nè più ne meno come la Lega, incassavano applausi fragorosi. Rusultato: cinque anni di guerre fratricide, migliaia e migliaia di morti. Quanto al sindaco Lombardi, che evidentemente non le piace, la informo che non lo conosco e che non può essere il mio sindaco in quanto non abito a Toano. Io ho giudicato un fatto e ribadisco la mia riconoscenza ideale al sindaco e agli insegnanti per quello che hanno fatto in favore dell’integrazione degli immigrati. Potrà non piacerle, signor Manini, ma il mondo cammina veloce in quella direzione e non saranno i triti slogan dei vari Borghezio e Gentilini o gli inumani respingimenti di Maroni a fermare il mondo.

    (Armido Malvolti)

  7. Dignità e coraggio
    Caro signor cf, non comprendendo chi non si firma perchè ritengo che si debba avere il coraggio delle proprie azioni; le rispondo per precisare che quando dico: la nostra gente, intendo tutta la gente che abita il nostro territorio, non solo chi vota Lega, e che considero nostra gente anche chi vive e lavora in mezzo a noi rispettando le nostre leggi e le nostre regole, extracomunitari compresi. Spero sì in una repubblica federale… ma non quella di Toano come dice lei, una repubblica italiana vera e se così fosse ne trarrebbe beneficio sia lei che tanta gente onesta del sud. Ma mi scusi… adesso che sono diventati tutti più federalisti di come lo era quel “matto” di Bossi vent’anni fa, non mi dica che lei non lo è ancora..?!
    Al signor Armido invece, che ha fatto parte del PCI prima, DS poi ed infine PD, chiedo come mai, visto che bene o male faceva politica, non ha mai avuto il coraggio di prendere una tessera… se invece l’aveva e poi l’ha buttata via, la capisco. Quando cita personaggi come Hitler e Mussolini però stia attento a non dimenticarne altri come Stalin, altrimenti svela chiaramente le sue simpatie politiche. A proposito dei comizi di Borghezio e Gentilini (amato sindaco di Treviso che la inviterei a conoscere) nonostante le parole dure, colorite e se vuole volgari usate, nessun rozzo ed ignorante leghista ha mai avuto bisogno di tirare cavalletti o statuine a nessuno e nemmeno di incendiare o mettere bombe nelle altre sedi di partito; se poi invece parla di morti ricordi anche il grande esempio di democrazia venuto dalla grande madre Russia (mito e sogno dei comunisti italiani) nei noti fatti della primavera di Praga, oppure quello di piazza Tien an Men, dovuto al regime comunista di Pechino nato dalla rivoluzione del grande Mao Tze Tung. E anche in Jugoslavia si usciva da un regime comunista e le guerre di cui parla non sono state scatenate dalle parole dei “capetti” ma dalle lotte tra le varie etnie. Se si legge un po’ di storia da sempre, nei Balcani o nel Medio oriente ma dovunque si trovino a convivere religioni etnie e razze diverse accadono queste cose… pensa che qui sia molto diverso? E’ vero che non saranno i respingimenti inumani di Maroni a fermare il mondo, ma le situazioni di degrado delle nostre città e le condizioni in cui si permette di far venire a vivere della gente disperata illudendoli che qui ci sia la cuccagna potrebbero farlo… Il vero razzismo è dato dal falso buonismo portato avanti da chi ha interesse che ci sia più miseria possibile… e si chieda chi sono!! Quanto al sindaco Lombardi, non mi piace… e non mi piacciono le sue esibizioni da libro “Cuore”, il suo falso andar d’accordo con tutti ed il suo modo subdolo di fare le cose di nascosto alla sua gente… Sinceramente più lo conosco meno mi piace.
    Comunque non venga a far prediche e morali dove la conoscono, signor Armido, da giovane sono stato comunista anch’io ma alla luce di quanto sopra però non ho perseverato… Un grande statista inglese, W. Churcill, diceva che se a vent’anni non sei di sinistra vuol dire che non hai cuore… se lo sei dopo i trenta vuol dire che non hai testa… Saluti.

    (Antonio Manini)

  8. Comunisti?
    Ieri mattina, per divertimento/analisi, ascoltavo “Radio Padania Libera”. Il presentatore radiofonico, alla fine di un’esortazione a versare soldi sul conto corrente della radio, ha concluso con un discorso del genere: “E tenete Radio Padania accesa a tutto volume, per rompere le scatole al vicino COMUNISTAAAA!”. Sorvolando le ridicole riduzioni dell’appartenenza politica a tifo calcistico, con motti e slogan (arti in cui la Lega, insieme al suo principale alleato di governo, è maestra) che rendono l’idea di quanto la demagogia sia parte integrante del sistema politico, mi sono chiesto: ma possibile che tutti “gli altri”, a prescindere, debbano essere comunisti? Si sente la necessità di elencare stragi passate (senza, peraltro, fermarsi ad analizzare storicamente i fatti e commettendo errori palesemente grossolani) per giustificare cosa? Io, in quanto non appartenente alla sfera politica da lei enunciata nella risposta al signor Malvolti, come dovrei rapportarmi con un partito come Lega nord? Il partito di Borghezio (@Lhttp://www.youtube.com/watch?v=lk8vpuajKGc@=www.youtube.com#L), l’uomo che nel 2000 ha dato fuoco ai pagliericci su cui dormivano gli immigrati sotto il ponte Principessa Clotilde a Torino e che si è distinto per lo spessore intellettuale dimostrato nel disinfettare i treni utilizzati dagli immigrati. Il partito di Gentilini (@Lhttp://www.youtube.com/watch?v=bA-f9i8DYmk@=www.youtube.com#L), lo “sceriffo” che vuole “eliminare tutti i bambini DEI (sic!) zingari”. Il partito di Calderoli, filosofo di rilevante spessore (“Quella di Berlino è una vittoria della nostra identità, dove una squadra che ha schierato lombardi, campani, veneti o calabresi ha vinto contro una squadra che ha perso, immolando per il risultato la propria identità, schierando negri, islamici e comunisti”, a proposito di una nota vittoria calcistica). Il partito di Bossi, l’uomo del “Roma ladrona” che con Roma campa da ventitré anni e che, a Roma, incassava tangenti (singolare la presa di posizione di “Radio Padania” sull’argomento: “uè, su, dai, sappiamo benissimo che son tutte balle”). Ed, infine, il partito dei respingimenti inumani di Maroni. Il vero razzismo è questo, non è il “falso buonismo”: è chiudere le porte a prescindere, con la paura che “l’uomo nero” possa portare scompiglio nel nostro piccolo mondo. La paura è il solo serbatoio elettorale di Lega nord. La Padania non esiste, lo sanno benissimo sia gli elettori che i colletti bianchi leghisti (e, aggiungo io, non interessa loro neppure più di tanto…), ma ha comunque un’utilità: come le ampolle del Po, come il dialetto, come l’elevazione a nazione delle singole regioni, come le leggende pseudo-storiche sulla loro eredità celtica. L’utilità è quella di creare simboli, semplificare, ridurre a motto un pensiero ed ad immagine un contesto: azioni che aiutano il non-riflettere e privilegiano il “pensiero di pancia”.

    (Giuliano Gabrini)

  9. Quando gli storici…
    Gentile signor Manini, visto che insiste ad affibbiarmi etichette, la informo che la mia militanza è terminata nel momento in cui al PCI è stato cambiato il nome. Lei che dice di essere stato comunista in gioventù, oggi si rifugia all’estero per giustificare il cambio di bandiera; io resto in Italia e le elenco i fatti storici che mi inducono a rimpiangere il PCI. Perché fu antifascista e partecipò in modo determinante alla lotta di liberazione; perché i suoi dirigenti diedero un grande contributo per scrivere la miglior Costituzione (non per caso Berlusconi e Bossi sognano di cambiarla); perché all’indomani del vile attentato a Togliatti i suoi dirigenti seppero tenere i nervi saldi evitando che lo scontro politico degenerasse in guerra civile; perché prima e meglio di tanti altri, anche avversari politici, seppe fare i conti con lo stalinismo (si leggano gli atti di alcuni congressi del PCI, l’ottavo e il decimo in particolare); perché seppe capire (con qualche ritardo per la verità) le lotte del sessantotto e schierare la propria forza dalla parte giusta; perché non si risparmiò nella lotta al terrorismo di ogni colore; perché fu in prima fila nella conquista prima e nella difesa poi di alcune leggi di grande respiro sociale; perché, assieme alla DC di Moro, seppe farsi interprete dell’esigenza di aprire in Italia una fase politica nuova; perché per primo con Berlinguer sollevò la questione morale; perché ha sempre difeso a denti stretti la Costituzione e la democrazia; perché si batté per il decentramento favorendo la nascita delle regioni; perché ha insegnato a generazioni di giovani e meno giovani a lottare per la conquista e la difesa dei diritti fondamentali di ogni persona; perché ha insegnato ai giovani il valore dello studio, del confronto, della solidarietà, della pace; perché, fin dall’approvazione dell’art. 7, ha saputo capire e rispettare le convinzioni religiose della maggioranza del popolo italiano. Potrei continuare, ma non serve. Oggi ci sarebbe un gran bisogno di un partito così. C’é chi sostiene che il PCI è morto con Berlinguer, può essere… Enrico non c’è più, le sue idee sì e andrebbero rivisitate. Quanto alla Lega… Quando apparterrà al passato, come l’Uomo Qualunque, e sarà materia di studio per gli storici, della sua azione politica e di governo verranno esaminati soprattutto l’appoggio dato a tutte le leggi ad personam studiate per sottrarre Berlusconi ai processi; la legge elettorale di Calderoli (la legge porcata) pensata per impedire agli italiani di scegliere i propri rappresentanti e rendere gli eletti ricattabili dal capo; le politiche sull’immigrazione che spinsero migliaia di uomini, donne e bambini, colpevoli solo di essere poveri e disperati, nei campi profughi (o di concentramento?) di un dittatore. Per misurarne l’acume economico e finanziario studieranno la Credieuronord, la banca voluta per difendere il risparmio delle famiglie e delle piccole aziende padane e affondata in un mare di debiti. Quei bravi studiosi si chiederanno come sia stato possibile che gli italiani abbiano depositato le sorti della nazione in simili mani e non potranno che dare questa spiegazione: il popolo sa essere bambino e ai bambini piace farsi incantare dai pifferai… Però lo scenario potrebbe anche essere un altro: Berlusconi cade e Bossi, per conservare il potere della Lega, tenta la via della secessione nelle regioni del nord. Voglio provare a immaginare le conseguenze. Una parte consistente, penso la maggioranza, del “popolo padano” non si piega e scoppiano scontri, lotte cruente, forse si arriva alla guerra civile come in Jugoslavia. Le conseguenze di quella guerra io le ho viste sul posto e ricordo che, varcando il confine virtuale tra la Bosnia musulmana e quella serba, pensai a Bossi e tra me e me mormorai: “Se Bossi passasse di qui gli passerebbe la voglia”. A proposito, ricordo male o Bossi tifava per Milosevic?
    Un’ultima considerazione, signor Manini. Avrà notato che dopo avere invocato le elezioni per una settimana, tra ieri e oggi Bossi ha cambiato disco: non le vuole più. Non è per caso che il padrone ha dato uno strattone al guinzaglio… C’è chi sostiene che ad Arcore ogni lunedì il Bossi ci vada per ricevere gli ordini della settimana: di sicuro sono solo malignità, come quelle secondo le quali la Lega è solo una delle tante aziende di Berlusconi. Stop, io mi fermo qui e le invio i mei più cordiali saluti.

    (Armido Malvolti)

  10. Forse la verità sta in mezzo
    ARMIDO, lei sa quanto la stimi e quanto rispetto io abbia delle sue idee, pur essendo le mie diametralmente opposte alle sue e di gran lunga convergenti con quelle del sig MANINI. Ogni volta che si parla di LEGA salta sempre fuori qualche paragone con dittatori, sempre e solo di DESTRA. Ha ragione il sig. MANINI: ARMIDO guardi anche un po’ a sinistra; anche la vecchia sinistra nella quale Lei militava e che spesso, anche in nostre chiacchierate, Lei SANTIFICAVA. Ricordi che i vari COSSUTTA a suo tempo non hanno fatto il bene dell’Italia. I vari CASTRO e CHAVEZ sparsi per il mondo, senza gaurdare alla solita CINA e COREA del NORD, hanno fatto e continuano a fare le stesse nefandezze che hanno fatto i vari HITLER. E si ricordi, ARMIDO, che il paragone tra MUSSOLINI ed HITLER può avere un suo MINIMO fondamento solo a partire dal 1937/38 in poi. Ma questo è un altro argomento. Vorrei però dire una cosa: credo che l’insegnamento FRANCESE delle periferie parigine e del sud della Francia e gli attuali problemi con l’etnia ROM siano una LAPALISSIANA dimostrazione che la MULTIETNICITA’ forzata a tutti i costi sia stata e sia tuttora uno dei più grossi errori commessi nel nostro periodo storico in Europa. Credo che il paventato monito di ORIANA FALLACI sul rischio di una futura EURABIA si stia avverando e soprattutto stia accadendo senza che noi si reagisca in modo DEMOCRATICO ma FERMO. Sono convinto che un giusto numero di ingressi di extracomunitari nel nostro paese sia un bene per noi ma soprattutto per loro. Un esagerato buonismo, della serie TUTTI DENTRO TANTO C’E’ POSTO, sia dannoso per noi ma soprattutto controproducente per loro stessi. Il degrado al quale stiamo andando incontro anche nella nostra stessa REGGIO, dove bivacchi serali e notturni, dove risse ed accoltellamenti (anche se sporadici), dove aggressioni da parte di squadracce di ragazzini extracomunitari contro gruppetti di giovani REGGIANI intenti a gustarsi un gelato nella calura di LUGLIO stanno diventando un po’ troppo frequenti. Armido, la Lega dei primi anni ottanta non ha nulla a che fare con la Lega dei giorni nostri. E’ maturata ed è diventata MOVIMENTO di GOVERNO dove ministri come MARONI, ZAIA ed altri hanno fatto la differenza per l’ITALIA.
    ARMIDO, sono con LEI nell’apprezzare pienamente l’operato delle maestre di TOANO perchè sono convinto che per quei pochi extracomunitari che vogliano davvero integrarsi con il nostro territorio queste iniziative siano davvero utilissime, ma per favore non lasciamo che dopo la mano qualcuno pretenda anche il braccio e tutto quello che ad esso è attaccato.
    Buona vita.

    (Fabio Mammi)

  11. Nuova ardita equivalenza Lega nord come ustascia e cetniki
    Ormai alla favola leghista=xenofobo da un lato e piduino=xenofilo dall’altro nessuno più ci crede. Sono semplificazioni rozze, offensive, autoassolutorie, interessate ad eludere concreti interventi su un problema di portata europea.

    (Francesco Tondelli)

  12. Circa il proclamato federalismo della Lega nord…
    …consiglio la lettura di un interessante articolo di Luca Ricolfi pubblicato ieri sul quotidiano “La Stampa”. Molto spesso (per limitarsi) accade che mentre gli elettori credono una cosa… i partiti fanno tutt’altro. Fiducia cieca? Mai. Sani dubbi e costruttiva critica. Sempre.

    (cf)


  13. Scusate se mi intrometto, a distanza di quasi due settimane, ma ho letto i vostri commenti solo oggi e ci tenevo a fare alcune precisazioni. Come dice bene l’articolo, la pizza è stata pagata dal sottoscritto, con propri fondi, quindi senza intaccare le casse comunali!!!! Uno dei propri soldi potrà fare quello che vuole, o no? Le insegnanti in questione prestano la loro opera a carattere totalmente volontario: sono o no libere di farlo? Sono 5 anni che portiamo avanti i corsi di italiano, a costi praticamente zero per le casse comunali. Cosa c’è di male? E’ forse sbagliato insegnare l’italiano agli extracomunitari? Sono persone, regolari, che vivono in Italia: è giusto che imparino la nostra lingua. Imparare l’italiano può servire per conoscere meglio la nostra cultura, le nostre tradizioni, i nostri costumi. Ricordo ad Antonio Manini che qualche anno fa, tra gli studenti, c’era un giovane indiano che, dopo avere frequentato il corso di italiano, è entrato come volontario nella Croce Rossa di Toano. Si è messo, come tanti altri volontari toanesi, al servizio di chi ha bisogno. Non è una bella conquista, questa? Riuscire a fare sì che un extracomunitario aiuti la nostra gente, contraccambiando quello che noi facciamo per gli extracomunitari, non è una bella cosa? Caro Manini, non mi ritengo nè falsobuonista nè insensibile ai problemi dei miei cittadini. Cerco semplicemente, e realisticamente, di affrontare i problemi quotidiani del nostro comune.
    Saluti.

    (Michele Lombardi)