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Sonia Masini sul ritardo alla fiera di S. Michele: “Ho troppo da fare e sono sempre di corsa”

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Con riferimento ad un breve articolo che abbiamo pubblicato, riceviamo la seguente nota di Sonia Masini, presidente della nostra Provincia.

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Gentile direttore, a proposito del supposto incidente diplomatico relativo alla mia presenza alla fiera di S. Michele - questione, immagino, di cruciale rilevanza per la sorte della montagna e senz'altro di grande interesse per i montanari - intendo rassicurare i lettori, i commentatori e la sua redazione che i rapporti tra il Comune di Castelnovo ne' Monti, la Provincia, la Prefettura e tutti gli altri sono ottimi e certamente tali da non far mancare l'impegno di nessuno per la soluzione dei tanti problemi che abbiamo di fronte. La fiera di S. Michele, poi, si è svolta molto bene, a prescindere dalle modalità di partecipazione degli invitati e la Provincia era autorevolmente rappresentata. Vorrei ricordare, appunto, che insieme ad altri mi sto occupando con costanza e determinazione di sanità (24.000.000 circa investiti solo al S. Anna), viabilità (variante Ponte Rosso, Bocco-Canala, variante Puianello, variante Canali, Ca' del Merlo-Croce saranno o sono una realtà), contrasto alla crisi economica (migliaia di interventi a favore di cassintegrati e disoccupati) e di tanti altri settori come scuola e formazione professionale, ambiente e turismo, difesa del suolo e così via. E' proprio perchè devo seguire tante cose che non posso, purtroppo, garantire sempre la puntualità e sinceramente me ne diapiace.

Forse, però, a volte è meglio arrivare un po' dopo a qualche inaugurazione ed un po' prima nella capacità politica di intuire cosa si debba fare per il bene comune. Anche per questo serve tempo. Devo poi dire che, comunque, quando arrivo io prima degli altri cerco di aspettare il più possibile perchè so cosa voglia dire spostarsi da un punto all'altro, in particolare per chi abita in montagna. Lavoro almeno 12 ore al giorno e a volte molto di più. Mi muovo, come tanti pendolari, da Fornolo di Ramiseto a Castelnovo ne' Monti, da Reggio a Bologna o Roma o Bruxelles e quasi sempre nell'arco di una giornata. Molto spesso non uso l'autista (e non l'avevo neppure sabato scorso) per far risparmiare la Provincia (oltre 40mila euro in meno all'anno). Certo così ci vuole più tempo e c'è anche un maggior rischio, soprattutto di sera, ma è una scelta che ho compiuto serenamente anche se mi è costata perfino minacce anonime per un anno ed un qualche contenzioso con qualche dipendente.

Sento spesso dotte analisi o discorsi da bar sulla condizione delle donne che lavorano ed hanno famiglia con figli o anziani a carico. Analisi buone a fare sociologia spiccciola o a compiangere noi poverette solo teoricamente però, mai a modificare i ritmi di vita, la quantità di corse inutili che si determinano, le chiacchiere sterili ed i dibattiti estenuanti che riempono il tempo vuoto di molti uomini. E quel doppio e triplo lavoro che schiaccia la stragrande maggioranza delle donne ed impedisce loro di partecipare ad una vita sociale decorosa o ad avere risultati adeguati nelle proprie professioni non viene in mente a nessuno che possa essere anche sulle spalle di donne che hanno responsabilità pubblica, amano la politica e non vogliono rinchiudersi in casa? Devo dire che la domanda che più spesso mi sento rivolgere da chi sa e vuole vedere la mole di lavoro che produco non è: "Perchè arrivi tardi?" ma: "Come fai a fare tutto?"; e certamente il mio tempo dedicato a tagliare nastri (attività dovuta al ruolo istituzionale) non è neppure l'1% del resto. C'è anche, però, chi, avendone evidentemente la possibilità anche per il poco da fare, si diverte a commentare in tempo reale qualunque sciocchezza. Non sono tra quelli e tante volte non riesco a seguire tutte le notizie. Questa poi mi sembra emblematica di un certo degrado non tanto delle istituzioni o della politica quanto di una sub-cultura strisciante che demolisce ruoli e persone, prescinde dal merito e dai meriti e getta facilmente fango su chi ha un ruolo pubblico. L'importante è sporcare o tentare di farlo. Alla fine di tutto questo che cosa rimarrà? Non credo che rimarranno nè più servizi o più lavoro e cultura nè una società migliore, ma solo cattiveria, qualche invidia e maggiore arretratezza: tutti elementi che non hanno mai portato progresso a nessuna persona o società. Continuerò comunque a svolgere i miei compiti con la serietà che ho imparato proprio in anni di umile lavoro anche in montagna e che non ho certo dimenticato.

Saluto tutti cordialmente, invitandovi a seguire con un po' più di attenzione le realizzazioni, le idee e i progetti ed un po' meno i pettegolezzi.

(Sonia Masini)

P.S. - La mia risposta è certo troppo lunga per il mordi e fuggi e per la superficialità cui anche la comunicazione ci sta abituando. Ma io non sono di plastica e certi argomenti non possono essere trattati a spot. Ci vuole un po' di fatica in più per capirsi.

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Rassicuriamo: nessun intento demolitorio, da parte nostra, ma solo giornalistico. Per il resto, crediamo di non mancare di seguire e dare conto puntualmente anche delle idee e delle realizzazioni dell'ente che Lei presiede.

(red)

16 COMMENTS

  1. Sempre più arrogante
    Anche nella sua risposta la presidente si dimostra arrogante. E’ un periodo in cui chi fa politica è in fondo alla classifica delle persone amate e rispettate, quindi è un periodo in cui, chi fa politica, deve conquistarsi la fiducia della gente. Questa fiducia la si conquista sia con le opere che con l’atteggiamento. Nessuno si deve credere il Dio in terra solo perchè occupa un posto regalatole dalla gente. In questo caso la Masini, pur arrivando in ritardo, per motivi suoi, avrebbe fatto bella figura nel rimanere e chiedere scusa del ritardo… Tutto qui, semplice semplice. Non mi pare abbia chiesto scusa del ritardo nemmeno in questa lettera, anzi ha scritto che noi facciamo parte di una sub-cultura strisciante che demolisce ruoli e persone e getta facilmente fango su chi ha un ruolo pubblico. Si chieda il perchè!
    Sul discorso che è meglio arrivare tardi alle inaugurazioni e prima nella capacità politica di intuire cosa si debba fare… le do ragione, peccato che spesso arriva dopo tante proteste e richieste da parte dei cittadini… dopo e non prima…

    (a.b.)

  2. Ritardi
    Può succedere a tutti di arrivare in ritardo ad un appuntamento. Specie chi ha molti impegni da rispettare. La presidente ha illustrato bene quanto è successo dandone una sua versione. Dimenticando, forse, la cosa più importante: visto che era arrivata a Castelnovo vedendo che l’inaugurazione era già stata fatta, perchè non si è fermata? Sarebbe stato un bel gesto nei confronti di tutti. Invece – stando alle dichiarazioni dei presenti, da non prendere certo per oro colato – se ne sarebbe andata via stizzita?

    (Giorgio)


  3. Difficile commentare le argomentazioni portate a sua “discolpa” dalla sig.ra Masini; certamente anche se in ritardo poteva fermarsi alla fiera ed “accodarsi” al resto delle autorità presenti. Che presumo tutte abbiano avuto anche altri impegni. Da elettore di centrosinistra mi fa riflettere molto la risposta di chi, eletto come rappresentante del popolo, tratta quest’ultimo come “sub-cultura strisciante, voglia di sporcare, ecc.” chi si occupa in prima persona di “POLITICA”.
    Ribadisco un concetto a me molto caro: se si è assunto un impegno politico di un certo rilievo occorre sapere di poterlo onorare SEMPRE, con puntualità, disponibilità, ascolto, impegno. Mi sia concesso a chiusura un commento, questo sì polemico. PERCHE’ IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA, PER SUA STESSA AMMISSIONE COSI’ IMPEGNATA CHE HA DOVUTO NOMINARE BEN DUE NUOVI ASSESSORI (e noi paghiamo), PER SGRAVARLA DI ALCUNI IMPEGNI, NON NE NOMINA UN TERZO CON DELEGA ALLE INAUGURAZIONI E TAGLI DEI NASTRI? Avrebbe risolto un problema per lei fastidioso (presenza e puntualità) e nel contempo avrebbe più tempo per tutte le altre questioni “importanti” di cui deve occuparsi per l’incarico ricevuto.

    (M.B.)

    P.S. – La SP n. 9 non ha bisogno di ulteriori rotonde faraoniche, come presentato ultimanente in Civago, ma di una seria manutenzione e rettifiche di alcuni tratti stradali (sempre che mi sia permesso obiettare).

  4. Un consiglio che viene dal cuore
    Cara Sonia, forse hai confuso, forse per i troppi impegni ha letto male quanto scritto da tutti noi!!! Nessuno ha dubitato delle tue capacità, nessuno ha messo in dubbio la tua fede politica, nessuno ha detto che tu non fai. Tutti hanno illustrato quanto accaduto, paragonandolo ad una caduta di stile, al voler sempre essere all’apice di tutto. Tu nella tua risposta elenchi cose che nessuno ti ha chiesto, mostrando una certa SUPPONENZA nei confronti dei tuoi concittadini, rei di essersi permessi di CRITICARE il tuo abbandono della FIERA; così facendo hai mostrato il fianco e hai subito l’attacco. Bastava un MEA CULPA e tutto sarebbe finito!!! Tutti abbiamo i nostri impegni, ce li siamo cercati, sia lavorativi che familiari; tutti lavoriamo 12/16 ore, abbiamo familiari a carico, ma ugualmente cerchiamo di ARRIVARE in ORARIO senza mi e senza ma e quando accade chiediamo semplicemente SCUSA. Per ultimo, più volte rimarcato, è inaccettabile da parte MIA che un esponente della SINISTRA si arrampichi sugli specchi, mostrando arroganza alla SILVIO. L’unica speranza che non compaiano dossier a nostro carico. Il consiglio dal cuore: più UMILTA’, non sei una macchina, non sei infallibile, ma a volte hai l’innata capacità di sembrare antipatica. Scusami la schiettezza.

    (Roberto Malvolti)

  5. Non tutto si può giustificare
    La Sig.ra Masini ha voluto giustificare il suo ritardo all’inaugurazione, ritardo che nessuno le ha contestato. Ha inoltre fatto un excursus sulla faticosa vita delle donne lavoratrici; comunque lei si può permettere la colf. Non ha potuto giustificare, perchè ingiustificabile, la sua maleducazione.

    (Simona)

  6. La scoperta dell’acqua calda
    La Signora Masini sottolinea l’ovvio come, ad esempio, che continuerà a svolgere i suoi compiti con serietà. E vorrei anche vedere! Per quanto riguarda poi i troppi impegni se non è in grado di affrontarli può dimettersi invece di fare una conferenza sui problemi lavorativi e sociali delle donne che, se permette, ogni donna che lavora e che segue una o più famiglie ben conosce. Invece di autocelebrarsi si scusi per il ritardo, le sua azioni parlano per lei, sia positive che, come in questo caso, decisamente a suo sfavore. Per quanto riguarda poi il tenore di quanto viene pubblicato su questo sito o su altri giornali che la signora definisce sarcasticamente “di cruciale interesse e di grande interesse per i montanari” lasci a questi ultimi la facoltà di giudizio. Un politico si giudica anche dall’educazione che mostra ai suoi elettori e non.

    (Celeste Grisendi)

  7. Sono basita
    Lei ha ragione, presidente: questo è un pettegolezzo, che se è davvero così poco importante non doveva degnare nemmeno di un commento, se non un semplice “scusatemi”. Invece lei ha scritto tante belle parole, un bilancio della sua presidenza che nessuno le ha chiesto in questa sede. Rimango comunque allibita. Lei per questo incarico è PROFUMATAMENTE ricompensata economicamente, e l’ha scelto, non le è stato imposto: è il suo lavoro e ha chiesto ai suoi elettori di essere lì! Tante donne con mestieri meno gratificanti e pagati fanno sacrifici anche più grandi dei suoi, senza bisogno di elencarli… Perchè tanto non importerebbero a nessuno! Forse hanno meno responsabilità… Ma a volte non hanno potuto scegliere altro. Basta demagogia! Io faccio parte di quelle persone che, visti i suoi molteplici impegni, avrebbe preferito non avere risposta al pettegolezzo, ma sentire che la mulattiera statale 63 verrà SERIAMENTE migliorata, che a Castelnovo ne’ Monti il polo scolastico prepari tecnici in grado di imparare un mestiere, che l’ospedale rimanga un servizio essenziale, che la montagna venga valorizzata e considerata come la pianura… e vedere, a seguito di queste belle parole… Fatti!

    (Giorgia)

  8. Mai in ritardo quando va a pesca di voti
    Capiamo che si può arrivare in ritardo, ma non di andarsene in anticipo. Tutto questo non capita alla Sonia quando va a caccia di voti e quando i suoi galoppini attaccano i manifesti elettorali in spazi non autorizzati e in bacheche coprendo l’indizione dei comizi affisso dai comuni, senza che lei li richiami abusando così della montagna. Sarebbe meglio riconoscere ora i propri torti in fatto di trascurare la montagna.

    (Bruno Tozzi)

  9. La vita è così…
    C’è gente che tramite la politica ha avuto un’elevazione esagerata, forse al di sopra delle qualità, ma, cari amici, voi l’avete voluta, il Pd ha fatto il resto, quindi, prodi elettori emiliani, tenetevela e tacete. Rispettiamo il mandato, grazie.

    (Paolo Maria Ruffini)

  10. NO! Caro Paolo Maria Ruffini!
    E`finito il tempo della mordacchia, non stiamo zitti e non ce la teniamo. E`ora che ognuno riconosca i propri torti e chieda scusa se ha sbagliato. Ormai tutti sappiamo che l’abitudine a stare al potere fa pensare che chi ne gode ne possa abusare. Proprio questo sta succedendo spesso in montagna. Taluni comuni aprono cantieri senza alcun cartello, iniziano lavori alla chetichella senza sapere quale sia la ditta appaltatrice, si firmano contratti non rispettando le delibere. Insomma sembra che stiano amministrando casa loro e non La RES PUBLICA. Quindi non stiamo zitti e non ce li teniamo, ma protestiamo e se proseguono li manderemo a casa.

    (Bruno Tozzi)

  11. La vita è anche cosà…
    Prode Paolo Maria Ruffini, evidentemente anche lei – come la totalità di quei buontemponi che ci governano a livello locale o nazionale (dx o sx è =) – cade nel losco equivoco che la democrazia e il relativo dibattito politico-civile finiscano nel momento in cui la scheda finisce nell’urna. Beh, mi consenta: “‘f_____o!” (ha certamente inteso le lettere mancanti, ma non sono quelle che pensa lei… Ah!, un altro dannato equivoco!!); poiché, sì, ci terremo pure l’esecrabile Masini (giammai da me votata, si figuri…), così come a Milano – dove dimoro – ci teniamo l’infida Moratti (brivido orrore e raccapriccio, che la Masini se li sogna e però proprio non può certi livelli per una mera questione di capacità…); ma di qui a tacere, mi permetta: “‘sti c___i!” (e certamente anche qua avrà indovinato). Sì, sì, teniamocele, mannaggia!! Evviva!!!, assieme a tutti gli altri buontemponi votati (e non da me) perché probabilmente incutevano pena, però parliamone. Parliamo pure di loro, del loro mandato, della loro etica (sanno cos’è?) e atteggiamento (l’arroganza, questa la sanno), del loro senso dello spettacolo (degli esperti accademici, ben consci di come dar rappresentazione di sé)… O che è? Non si può dir nulla perché bisogna far l’etilometro anche lì? Ci vuol l’autorizzazione del sindaco? La benedizione del prete? Ah, no! Dimenticavo: forse ci vuol la fiducia alla Camera… Rispettiamo la gente, grazie, e quello che ha da dire. Rispettiamo la libertà di fare critica, di esprimere dissidenza di pensiero e alterità a fronte di una omologazione soffocante, devastante, e di una classe politica bloccata sterilmente sulla falsa dialettica destra-sinistra (è noto che D’Alema vota Pdl). La vita democratica – se ha senso usare ancora questa parola, visto quanto ci vogliono far credere – continua anche dopo aver depositato le schede nell’urna. Se lo ricordino bene i nostri buontempo… oops! governanti. Oh là!, adesso taccio un po’. Contento?
    Cordialmente.

    (dp | Damiano Pignedoli)

  12. Querelle Masini/ritardo fiera S. Michele
    Cara presidente Masini, sappiamo tutti o quasi tutti dei suoi molteplici impegni, bastava quindi un semplice “scusate il ritardo”. Altri prima di Lei lo hanno fatto anche in situazioni più complicate ed importanti e per il semplice gesto di umiltà sono stati accolti con grandi applausi. Sono altresì convinto che fare il proprio dovere sia più che sufficiente per essere perdonati anche per un breve ritardo ad un appuntamento, se pur importante. Distinti saluti.

    (Sergio Tagliati)