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27 anni: lascia Cola per l’Africa

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COLA (24 ottobre 2010) – C’è chi lascia la montagna per la città. Ma c’è, anche, chi lascia la montagna per l’Africa. E’ l’affascinate storia di Valentina Ruffini, 27 anni di Cola di Vetto, che decide di proseguire il suo percorso di missionaria questa volta verso il Rwanda. Già, perché Valentina il suo battesimo di fuoco lo ha avuto, per molte settimane nel 2008, in Albania.

“All’inizio – ha confidato in un incontro pubblico presso il Circolo San Lorenzo, due sabati fa – i miei amici dicevano che ero matta. Ora, all’ultima cena di classe, hanno capito il mio percorso e non se ne sono stupiti”.
C’era un certo don Luigi Guglielmi, già direttore della Caritas diocesana, che attivò proprio missioni in Albania e in Rwanda.
“Sì, mi sento un po’ di ripercorrerne il percorso”, dice Valentina che, pubblicamente, ha espresso desideri e timori alla vigilia di questo nuovo viaggio anche di fronte ai familiari.

Ieri, sabato 23 ottobre, nella chiesa di S. Quirino a Correggio si è tenuta la veglia missionaria dove, a fianco della vettese c’erano altri otto giovani che hanno riceveranno il mandato direttamente dal vescovo, tutti in partenza nelle prossime settimane per le terre di missione legate alla nostra Diocesi: Albania, Kosovo, Madagascar e Rwanda, ma anche Giappone, visto che nel gruppo c’è anche suor Monica, una saveriana, originaria della parrocchia di Santa Croce, in partenza per il Giappone…

“Singolare – si legge sul sito della Diocesi a firma di don Emanuele Benatti - il fatto che i giovani incaricati in questa Veglia provengono per lo più da ambienti parrocchiali della nostra Diocesi. La cosa non è insignificante: potrebbe rivelare un risveglio di interesse per la missione ad extra da parte di sacerdoti e comunità. E non v’è dubbio che i partenti a loro volta, sapranno seminare e diffondere lo spirito che li anima, sicché, domani, potrebbero essere seguiti da altri amici coetanei e più giovani”.

Un’ulteriore particolarità, ed è il caso di Valentina, è che “delle nove persone, tre sono ‘ripartenti’ dopo essere state già in Albania e Madagascar. Una ripartenza spesso nasconde e rivela il desiderio di una scelta di vita da verificare o da approfondire”.

E domenica scorsa, a Vetto, erano presenti tre laiche rwandesi, da anni responsabili delle tre Case Amahoro. Odette, Egidie e Mediatrice che hanno illustrato l’esperienza delle tre case di carità rwandesi dove Valentina, per un anno intero, presterà servizio, assieme a Matteo.
Una scelta consapevole, volontaria, indipendente dalle preoccupazioni della famiglia quella di Valentina, che a Cola tanti ricordano come piena di vita. Giovani che “volontariamente si mettono ‘in esodo’, in cammino, verso nuove realtà non abituali, nuove culture assai poco conosciute, nuove comunità con tradizioni, pratiche, stili di relazione nuovi. Discepoli – prosegue il sito della Diocesi – chiamati ad essere poveri!”.

La strada per tornare cambiati?
Risponde don Emanuele: “Se cercherà veramente di farsi prossimo, come il samaritano della parabola evangelica, o come Maria, ospite in casa di Elisabetta, o come Paolo di Tarso, “greco con i Greci”, come Luisa Guidotti, shona con gli Shona (Zimbabwe), o Annalena Tonelli, somala con i Somali, allora il volontario tornerà cambiato”.
Con una consapevolezza: “Un anno o due di missione saranno stati per il volontario o la volontaria non meno importanti di 4 o 5 anni di università…”
E l’Unità pastorale di Vetto e Castelnvo intende salutare Valentina martedì 26 ottobre con una santa messa nella parrocchiale di Cola alle ore 20.30, presieduta dal parroco don Giancarlo Denti.

(Gabriele Arlotti)

3 COMMENTS


  1. Grande Vale!!!!! Questo è sicuramente il percorso più adatto a te!!! Ti auguro di vivere tante cose belle e indimenticabili!!! Pensa ogni tanto alla tua ex collega!!! Un bacio grande e un forte abbraccio!!! Fatti sentire ogni tanto come puoi!!!!
    BACIO.

    (Giulia “carlins”)

  2. Buon viaggio e buon ritorno
    Cara Vale, mi associo alla “Carlins” nell’augurarti un’altra esperienza strepitosa e ricca di emozioni. Il nido di Castelnovo ti aspetta al tuo ritorno con immagini e racconti, fatti sentire. Buon viaggio e buon ritorno.

    (Jes – peda)