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La scrittrice felinese Normanna Albertini vincitrice del concorso letterario “Garfagnana in giallo”, svoltosi questo week end a Castelnuovo Garfagnana (Lucca)

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Dal 19 al 21 novembre si è svolto a Castelnuovo Garfagnana il concorso "Garfagnana in giallo", a cui ha partecipato la scrittrice felinese Normanna Albertini, conseguendo il titolo di vincitrice. "Garfagnana in giallo" è un concorso dedicato a racconti gialli, indetto e organizzato da Il Giornale di Castelnuovo. E' il premio letterario più difficile che esista.

Come apparso in rete si tratta infatti di un concorso “Solo per veri giallisti e veri scrittori. Non per cattiveria ma si deve scrivere una storia criminale che funzioni; ambientata in Garfagnana; in solo 10 cartelle”. Nasce in Garfagnana l’idea di costruire un concorso letterario dedicato ai racconti gialli che devono trovare ambientazione nella valle della Toscana lucchese. Castelnuovo con la sua rocca ariostesca, Castiglione e il suo castello, San Romano, Vagli, i grandi laghi, le vette apuane, le antiche battaglie e i passaggi degli eserciti, possono essere scenari dei racconti dei partecipanti. Il concorso è indetto e organizzato da Il Giornale di Castelnuovo e patrocinato dal Comune di Castelnuovo di Garfagnana, dalla rivista letteraria Prospektiva e dall’Associazione per il Turismo in Garfagnana e Media Valle del Serchio.

La giuria ha premiato domenica 21 novembre i tre migliori racconti con una targa e un'opera d'arte, più la pubblicazione, con i primi dodici finalisti, in un'antologia. La giuria è stata presieduta da noti nomi dell'editoria, giornalisti e scrittori. E ha assegnato il primo posto a Normanna Albertini.

Normanna come ci si sente dopo un bel premio come questo?

"Eravamo 300 concorrenti da tutt'Italia. Ero l'unica emiliana. Sono felice, ma mi sento esattamente come prima, solo molto riposata perchè non ho fatto niente in casa per due giorni, ho mangiato a quattro palmenti, ho parlato con belle persone, ho ascoltato relazioni e discorsi interessantissimi. Insomma: oltre al cibo per il corpo, ho fatto un po' di riserva di quello per la mente. Per non dire delle risate con gli altri autori che già conoscevo e che erano stati con me al salone del libro di Torino: tra cui Massimo Lerose e Damiano Celestini, di Terracina e Civitavecchia, giovani e simpaticissimi, scrittori che sono anche attori."

Un bel premio personale ma che porta prestigio anche alla nostra montagna.

Per chi ha talento nessun luogo è lontano.

Normanna Albertini è stata ospite di recente a Radionova alla trasmissione "10 Ragazze per me. Donne belle della montagna che fanno bella la montagna."
E' possibile ascoltare l'intervista qui.

11 COMMENTS


  1. Cara Normanna, vedo che non ti smentisci mai! Complimenti! E’ una fortuna per me poter conoscere una persona che come te ama la sua casa, la sua gente, e si fa apprezzare dal punto di vista umano e non solo. Ancora brava. Con amicizia.

    (Ornella Coli)

  2. Una precisazione
    Grazie a tutti, ma grazie soprattutto agli organizzatori del concorso. Devo fare una precisazione: per la prima volta la giuria si è trovata a dare lo stesso punteggio a tre racconti e poichè, hanno spiegato, il giudizio viene dato su un punteggio aritmetico, all’insaputa dei vari giudici, non hanno potuto fare altro che decretare tre vincitori ex aequo. Io subito non l’avevo capito e pensavo di essere arrivata seconda o terza. Invece…: “Antonella Pellegrinotti, Normanna Albertini e Andrea Nacci si sono aggiudicati l’edizione 2010 del Garfagnana in giallo. Per la sezione giallisti in erba ha prevalso il quattordicenne Alessandro Marchetti Guasparini. Alla presenza della giuria composta da Enrico Luceri, Sabina Marchesi, Andrea Giannasi e Barbara Coli, presso la sala Suffredini i vincitori sono stati premiati dal presidente della Comunità montana della Garfagnana Mario Puppa, dall’assessore alla scuola del Comune di Castelnuovo Elena Picchetti, dall’assessore alla cultura del Comune di Castelnuovo Angiolo Masotti e dall’assessore al commercio del Comune di Castelnuovo Luca Biagioni. Presente anche il direttore di In Garfagnana.com Emilio Bertoncini.

    (Normanna)

  3. Grazie Normanna!
    Carissima Normanna, complimenti e grazie!
    Complimenti per avere guadagnato questo giusto riconoscimento per la tua passione ed il tuo talento. Grazie per il tuo lavoro ed il tuo impegno, che rappresentano un valore per la nostra comunità.
    Ciao, alla prossima avventura!

    (Francesca Correggi, assessore alla cultura del Comune di Castelnovo ne’ Monti)

  4. …di giorni e pensieri
    …e pensare che i primissimi capitoli del tuo grande romanzo d’esordio “Shemal” giacevano semidimenticati e quasi ritrosi nel tuo cassetto dei sogni… Perdona se riporto l’incipit di quel favoloso scritto… ma non mi pare del tutto fuori luogo… specie di questi tempi:
    “A Tuat le tempeste di sabbia da sempre si manifestavano così, abbattendosi violente, senza alcun segno premonitore, almeno per gli europei che osavano inoltrarsi nel Sahara sino a quelle latitudini.
    Improvviso il vento spalancava le porte dell’inferno, spezzandone le catene e scaraventando sulla terra gli spiriti prigionieri, i quali, ubriachi di libertà, vagavano furiosi per il deserto, scavando e modificando il profilo delle dune. La sabbia finissima s’insinuava, graffiante, sotto le vesti; entrava nel naso, negli occhi, nella bocca, lanciata dal vento con tanta forza da farla penetrare a fondo nei pori della pelle. Rapidamente scendeva il buio, una notte fitta, una cortina invalicabile, una prigione senza uscita. Oscurità profonda, nella quale era impossibile orientarsi e dalla quale, a tempesta conclusa, emergeva un paesaggio completamente trasformato, nuovo, irriconoscibile.
    Il vento incalzante modellava e rimodellava il deserto, eliminando segni e punti di riferimento stabili, costringendo l’uomo a volgere gli occhi al cielo alla ricerca di un appiglio sicuro al quale aggrapparsi per potersi orientare.
    Forse per questo, per primi, alzarono lo sguardo alle stelle gli uomini delle dune, nomadi dai tempi dei tempi, imparando a riconoscerle, a disegnarne il cammino, indicandole, ad una ad una con il giusto nome.
    E nella volta celeste, oltre alle stelle che mostravano loro la strada, finirono per incontrare l’Altissimo, il misterioso Dio unico. Il Dio dalle cui braccia usciva il turbine e soffiava il vento che reggeva le montagne, le quali circondavano il mare da cui s’innalzavano le colonne che sostenevano la terra. Il Dio dei popoli pellegrini di tutti i deserti.
    Il Dio che, nel silenzio e nella solitudine di quei luoghi, un giorno si chinò misericordioso verso la sua creatura prediletta e le si rivelò”.
    Non amo proprio per nulla i racconti gialli! Mi riprometto però di leggere la tua ultima fatica letteraria vincitrice in Garfagnana. Complimenti all’ex compagna di scuola!

    (Ubaldo Montruccoli)

  5. La montagna che fa cultura
    Forse non avete più presenti i mestieri di una volta. Quando il falegname o l’ombrellaio o il mulattiere o il calzolaio venivano considerati un bene prezioso per l’intera comunità. E non solo perchè avevano un mestiere che solo loro sapevano fare, ma perchè erano collante per la comunità. E come collante anche MEMORIA e forse anche caparbietà, lavoro, fatica e tanto, tanto amore per la propria terra. Ebbene non è sbagliato oggi affermare che Normanna Albertini per la montagna emiliana rappresenta un “valore aggiunto” perchè è memoria, caparbietà, serietà, professionalità, ma è soprattutto amore per la propria terra. Siete fortunati ad averla. Custoditela e fate in modo che nascano altre “normanne”, donne di montagna forti e colte, sensibili e perspicaci. Perchè il futuro solo loro.

    (Andrea Giannasi)