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“Toni inaccettabili”

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La “vicenda Giovanelli” si allarga e prende vie che coinvolgono, volta a volta, nuovi attori – semplici cittadini o responsabili di funzioni pubbliche – che desiderano dire la loro. Ci ha scritto la Prof. Paola Bacci, preside dell’Istituto “Cattaneo-Dall’Aglio” di Castelnovo ne’ Monti, ovvero la scuola (la maggiore d’Appennino) ove insegna il presidente del Parco nazionale. Ne pubblichiamo di seguito l’intervento.

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Solitamente non amo affatto, per la delicatezza del mio lavoro, intervenire pubblicamente sulle diverse polemiche che via via affollano le pagine dei giornali. Questa volta ho deciso di offrire il mio modesto punto di vista sulla querelle che riguarda il Prof. Fausto Giovanelli perché sta assumendo toni assolutamente inaccettabili e trovo molte delle cose dette un po’ superficiali, a tratti violente e potenzialmente dannose per la nostra scuola.

Da quando ho un ruolo di responsabilità all’interno della scuola, prima come vicepreside del Motti e ora come preside del Cattaneo-Dall’Aglio, mi misuro quotidianamente con problematiche attinenti l’etica del lavoro, sovente in senso negativo: scarso senso del dovere, stipendi percepiti senza un corrispondente impegno (questo sì uno scandalo), scarsa preparazione e professionalità. Un docente serio e preparato è un elemento di qualità all’interno della scuola, rappresenta un valore ed un esempio. Tutti hanno diritto ad un posto di lavoro, ma non tutti devono o possono insegnare. Inoltre, le tante problematiche della scuola pubblica, tra le quali la riduzione degli organici, non si possono caricare sulle spalle dei docenti in servizio, che si tratti del Prof. Giovanelli o di qualcun altro.

Nell’istruzione, soprattutto tecnica, ci sono molti insegnanti che svolgono altre attività nel mondo delle professioni: ciò solitamente non desta scalpore, anzi è ritenuto un elemento di qualità per la scuola, in quanto apporto di competenze e professionalità. Un ex senatore della Repubblica, già presidente di una commissione parlamentare, che insegna diritto, economia e finanza pubblica non dovrebbe fare eccezione alla regola prima enunciata.

Il lavoro è un diritto, ma è anche un DOVERE, una responsabilità che abbiamo nei confronti di noi stessi e della comunità. Il lavoro è una delle componenti del nostro vivere e della nostra dignità. Non si può identificare il lavoro solo con il reddito percepito e fare facili equazioni, Sulla base delle molte cose lette si potrebbe dedurre che le persone economicamente abbienti dovrebbero farsi da parte. Non sarebbe affatto giusto come non è giusto che ci siano tanti giovani (e purtroppo meno giovani) senza lavoro. Questo ragionamento è articolato e complesso e non lo si può affrontare con un approccio emotivo e un po’ rozzo, ma razionale. Peraltro, spero che grazie alle sue molteplici attività il Prof. Giovanelli abbia contribuito a creare posti di lavoro.

L’orizzonte di chi opera nella scuola sono gli studenti ed il buon insegnamento. Al Prof. Giovanelli la comunità del nostro territorio misurerà la febbre quotidianamente, ma, nel suo mestiere di docente, il riferimento che conta è quello delle sue classi, è quello dei suoi alunni: loro sono attenti e credibili valutatori.

Inoltre, attenzione a disprezzare con così tanta veemenza la politica, senza distinguo, sempre e comunque, perché la politica è una dimensione essenziale del nostro essere umano e sociale e conseguentemente dell’educazione e della formazione.

(Paola Bacci)

15 COMMENTS


  1. Cara prof.ssa Bacci, riscontro dal Suo intervento sulla “vicenda Giovanelli”, in merito alla quale Lei sostiene esserci stato un “approccio emotivo e un po’ rozzo”. Afferma inoltre che “la querelle sta assumendo toni assolutamente inaccettabili”. Confermerebbe le stesse opinioni se al posto del prof. Giovanelli, con uguali incarichi, competenze, retribuzioni e militanza politica, che Lei definisce “dimensione essenziale del nostro essere umano e sociale”, ci fosse un esponente del centrodestra?
    Grato per l’attenzione.

    (Paolo Comastri)

  2. Presa di posizione fuori luogo
    Concordo con quanto affermato dal signore in precedenza. Un dirigente scolastico è un funzionario dello Stato e pertanto deve restare “neutro”, applicare normative che riguardano le sue funzioni. Toni inaccettabili per chi? Se ci sono trasmissioni come quelle di Rai 3, e per fortuna ci sono ancora!, allora che si possa dire pane al pane anche a livello locale, senza che vi sia lo sdegno dell’intellighenzia “de noantri”. La casta degli intoccabili ha stancato ovunque, di qualunque colore, e in molti non hanno più voglia di tacere. Dire che l’insegnante in questione fa bene a restare in servizio, occupando un posto di un precario, perché svolge il proprio lavoro seriamente… mentre vi sono altri che non lo fanno è una motivazione assurda e pare, letta da qui, molto di parte. Toni violenti? Io direi che i commenti esprimono stanchezza, esaperazione, ma non ci vedo per nulla offese, al Cattaneo tanto meno, nè a chi lo dirige con onestà. Viene descritto il comportamento oggettivo di un politico locale che da anni ricopre più incarichi, sotto gli occhi di tutti. Regolarmente, per carità. Ma si poneva un problema etico e di coerenza. Un sedicente esponente di sinistra, che promuove iniziative sociali, poi pare pensare a se stesso, ognun per sè… Dove sta quindi la differenza con gli altri colori proposti da altri partiti? Credo questo irriti l’opinione pubblica. Dare poi la responsabilità agli studenti di valutare l’operato dell’insegnante in questione, in tale situazione, ancora più fuori luogo. Inutile nascondersi dietro a un dito, cercare di metterci pezze patetiche. La gente ormai è stanca e lo dimostrerà alle elezioni. La sinistra non è più credibile, incoerente e piegatasi alla convenienza; la destra è sostenuta da chi ne ha interesse, la gente comune si riconosce nel pensiero leghista, rozzo ma che si erge a giustiziere. E’ un triste e povero panorama.

    (M.P.)

  3. Doppi lavori
    Vero che anche altri insegnanti hanno un altro lavoro. Ma quanti di loro nel settore pubblico? E’ questo che si contesta a Giovanelli. Se è importante (e credo lo sia) che un ex senatore porti la sua esperienza a scuola, allora può non fare il presidente del Parco. Apprezzo la sua difesa, Professoressa Bacci, ma è alquanto “traballante”.
    Cordialità.

    (MF)


  4. Un incarico da pubblico amministratore non è un lavoro. Agli incarichi nella pubblica amministrazione possono essere chiamati dipendenti pubblici, dipendenti privati, lavoratori autonomi, professionisti e studenti. L’importante non è da che settore vengono ma come lo fanno cioè che siano onesti e capaci.

    (Commento firmato)

  5. L’ultimo imperatore
    Sembra di assistere qui su @CRedacon#C a un film dal titolo di cui sopra. Quando l’opinione pubblica si esprime così non c’è che prendere atto e interrogarsi, con umiltà e onestà. Può darsi ci sia anche invidia… poffarbacco i danei fanno gola a tutti! E’ apprezzabile che Lei preside Bacci difenda i suoi insegnanti e l’ha fatto pubblicamente più volte, ma qui viene il dubbio che si trascendano i confini della didattica e a parlare sia solo la politica. Non ne viene fuori un bel quadro…

    (Adele Muzzini)


  6. Nessuno ha messo in dubbio le capacità di Giovanelli come insegnante… Piuttosto è scandaloso il fatto che si prodighi tanto per i precari, da occuparne un posto… Ancora più scandaloso è il fatto che sia disposto a rinunciare all’emolumento del Parco per destinarlo a progetti dello stesso… Mi fa pensare che non ne abbia proprio bisogno!!! Infine concludo con una polemica: che voto si darebbe il professore???

    (Pietro Caselli)


  7. Gent.ma preside… molti insegnanti svolgono altre attività e questo è “ritenuto elemento di qualità per la scuola”… Anche quando non riescono a correggere le verifiche degli alunni?… “Un docente serio e preparato è un elemento di qualità all’interno della scuola, rappresenta un valore ed un esempio”… di cosa?… Di lealtà, sincerità, dolcezza, giustizia, compassione, umiltà, onestà, condivisione, ONORE, gentilezza, istruzione, forza di volontà, ecc. ecc…? O la “serietà e preparazione” sono solo un esempio di palese politica “dimensione essenziale del nostro essere umano e sociale”? Forse la politica può essere la dimensione della persona adulta e matura, ma non è sicuramente un ingrediente per la crescita fisica, emotiva e culturale di un ragazzino, che al primo errore non ha di sicuro una preside pronta a capirlo e a difenderlo…
    Con affetto.

    (p.e.)

  8. Dicono che è ricchissimo!!!
    Che invidia, 3 stipendi! Ma poi è bravo o è solo un papavero della politica, uno della casta? Con lui destra e sinistra son diventati pappa e ciccia? La tentazione di vedergli scricchiolare una delle tre è comprensibilmente forte, ma da che pulpito è arrivata la bagarre, da un suo pari se non peggio.

    (F., L.F.)

  9. Solidarietà a Paola Bacci
    Paola Bacci è una stimata preside di un istituto superiore. L’insegnante Paola Bacci è una persona perbene che pur sapendo di suscitare reazioni forti non si è nascosta e ha preso posizione. Come deve fare un preside. Difendendo la scuola e la scelta di un insegnante. Accusarla di essere di parte e per svariati motivi è solo un tentativo di gettare fango. Avrebbe difeso chiunque, per il bene della scuola. Se poi quell’insegnante si chiama Fausto Giovanelli prendere posizione è difficile. Prechè il senatore a tanti non è simpatico. Anzi, a sentire molti è la causa di tutti i mali di Castelnovo. E leggere il commento amareggiato di sua figlia non fa piacere e dovrebbe far riflettere. A volte si passano i limiti. Giovanelli è un insegnante, è un suo diritto ritornare a scuola, è un suo dovere insegnare bene. Il resto conta poco. Inopportuno rientrare a scuola? Sì, ma è un suo diritto. E ci ricordiamo dei precari solo in questo caso? E non quando si fanno i tagli? Non va bene come presidente del Parco nazionale? Chi si propone allora? Nomi, per favore! Chi ha le sue competenze? Pochi, davvero pochi. Anche se non sta simpatico.

    (Cinzia Formentini)

  10. Intervento inopportuno
    Io credo che l’intervento del dirigente scolastico sia stato inopportuno perchè le critiche fatte al Signor Giovanelli non lo riguardano come docente di diritto bensì come politico con incarichi istituzionali. Nonostante ciò, condivido pienamente ciò che scrive la dirigente sull’etica del lavoro e sulle problematiche relative dove quotidianamente si misurano anche i docenti che svolgono il lavoro con onestà e professionalità.
    Cordialmente.

    (Maura)

  11. Non capisco il senso delle dichiarazioni della dirigente Bacci
    Un dirigente statale deve verificare che le leggi siano rispettate e nel caso di Giovanelli lo sono sicuramente. Che poi le leggi possano essere ingiuste, inopportune, irrazionali, questo è un altro discorso, un discorso politico appunto… Le considerazioni della dirigente Bacci sull’etica del lavoro e dell’insegnamento sono condivisibili ma, nel suo intervento, non vi è un’esplicita dichiarazione di voler esercitare le sue prerogative di superiore gerarchico degli insegnanti, prof. Giovanelli compreso. Invece svicola abilmente, affermando che una entità indefinita, quale “la comunità del nostro territorio”, si incaricherà di “misurare quotidianamente la febbre” al prof. Giovanelli e che il suo riferimento sono “le classi e gli alunni… attenti e credibili valutatori”. No, dott.ssa Bacci! E’ lei, in qualità di dirigente scolastico, che deve “misurare la febbre” agli insegnanti e attivarsi in tutti i modi possibili per contrastare quei comportamenti negativi che lei stessa cita (e che purtroppo non sono così rari…), quali: “scarso senso del dovere, stipendi percepiti senza un corrispondente impegno, scarsa preparazione e professionalità”, a tutela degli studenti che lei stessa afferma essere “l’orizzonte di chi opera nella scuola”.

    (Commento firmato)