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Dopo la sentenza della Corte costituzionale sul “legittimo impedimento” / “Così non va bene”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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In Italia non ci sono più i tre poteri fondamentali dello Stato, indipendenti ed autonomi che si studiavano alle scuole elementari: potere legislativo, potere esecutivo e potere giudiziario. Da giovedì 13 gennaio 2011 il potere giudiziario è di gran lunga superiore agli altri due; domina su quello legislativo e su quello esecutivo. Subito dopo la sentenza della Consulta, il Tribunale di Milano ha dato fuoco alle micce per colpire il premier, rimettendo all’ordine del giorno il caso Ruby, cioè una nuova mozione di sfiducia al Cavaliere.

In merito alla sentenza della Consulta sul legittimo impedimento Claudio Velardi e Fabrizio Rondolino, due esponenti del Pd, hanno dichiarato: “Nulla può autorizzare il servaggio della democrazia in un Paese libero. I primi ad insorgere, nel Paese che volevano normale, dovrebbero essere le donne e gli uomini del centrosinistra”. Un servaggio che nasce da una “soluzione all’italiana” in base alla quale la Corte ha deciso di abrogare la legge senza dirlo, svuotandola dall’interno e vanificandone il significato e la funzione. La Consulta in effetti ha impresso una ferita profonda alla vita democratica del Paese subordinandola alle decisioni ed ai capricci del magistrato di turno.

La Consulta ha stabilito che sia il giudice che conduce il processo a decidere se davvero il presidente del Consiglio dica la verità o menta sulla propria agenda; se insomma può o non può governare il Paese e rispettare il mandato ricevuto dal corpo elettorale.

Con questa sentenza e con quelle che seguiranno, si è, di fatto, sottomesso il governo, il Parlamento ed in senso esteso l’intero corpo elettorale, alla tutela della magistratura.

Così non va bene!

(Fabio Filippi, consigliere regionale Pdl)

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Documenti:
- Il comunicato stampa della sentenza

14 COMMENTS

  1. Boicotta Filippi!!!
    Ragazzi, propongo una cosa: se non commentassimo più nè leggessimo gli articoli che scrive Filippi? So che la curiosità la fa da padrone ma che bello sarebbe vedere un suo articolo con solo due o tre letture.

    (Francesco Corradi)

  2. Tifoso
    Mai (dico mai) sentito Fabio Filippi sollevare la benchè minima eccezione su una cosa fatta o detta dal suo capo. La “fissa” è sempre quella della difesa “a prescindere”, comunque la si metta, dell’attuale presidente del Consiglio, la cui credibilità (artefice egli stesso dei suoi casini praticamente quotidiani) scende di giorno in giorno. Ingegnere, lei incarna semplicemente la figura del perfetto tifoso. E un tifoso, si sa, segue le ragioni “del cuore”, “tiene” per la sua squadra, ripete le cose che dicono gli altri ultras della curva, acriticamente e a pappagallo: gli avversari sono scorretti, l’arbitro è cornuto, il campo di gioco è sconnesso, le condizioni meteo sfavorevoli… Mai che si riconosca, in un impeto di sincerità almeno verso se stessi: abbiamo giocato male, dobbiamo allenarci di più o rivedere gli schemi, la prossima volta andrà meglio. Con questo tipo di persone a che serve discutere?

    (cf)


  3. Interessante l’intervento di Filippi, ma un po’ tanto a vuoto, direi. Soprattutto in questo periodo dove, caro consigliere, il suo partito è davanti ad un momento molto molto critico e doloroso, la gente comincia (o almeno spero) a vedere chi è Silvio Berlusconi (il padrone, il re) e cos’è il partito “dell’amore”, quali sono le sue finalità; questo anche grazie a giornalisti come Marco Travaglio che hanno documentato quel che ha fatto questo governo. Oggi si comincia a capire (o almeno chi è disposto ad aprire gli occhi) quali erano e quali sono ancora oggi le finalità del lodo Alfano, che all’inizio sembrava fatto per il bene della privacy dei cittadini ma invece si è rivelato tutt’altro; si è rivelata una legge ad personam anche questo legittimo impedimento. E la Corte costituzionale lo ha confermato (e questo si studia anche a scuola, precisamente al secondo anno di superiori, da studente ve lo posso confermare). Le balle a persone come me si fa fatica a raccontarle…
    Cordiali sluti.

    (S.Z.)

  4. Ma no, non è un tifoso
    Non mi sembra solo un tifoso, ma molto di più. Un fedele. Mi ricorda Emilio Fede, anche lui devoto. E’ il sentimento di chi è riconoscente al proprio benefattore. Però ad onor del vero ce ne sono altri di devoti che lasciano commenti qui anche per altri re e imperatori de noiatri. Insomma l’atteggiamento dei vassalli non appartiene solo alla società feudale ma vige ancora tra noi.

    (Ade)

  5. Memoria a breve termine
    Chissà come reagirà l’ingegnere nonché mio migliore amico, quando, leggendo le mie prossime righe, scoprirà che la vicenda del caso Ruby è avvenuta tra la notte del 27 e 28 maggio e che Maurizio “Derp” Gasparri, per pura coincidenza, eh (non pensate male, dai), il primo giugno ha presentato il famoso emendamento (1707) alle legge sulle intercettazioni che evita l’arresto a chi compia il reato di atti sessuali con un minorenne. Una legge completamente insensata trova pur sempre spazio in Italia, dove 1984 di Orwell viene preso come manuale d’istruzioni per l’uso e la Costituzione invece come strumento per pareggiare la scrivania di noce dove il premier si appoggia per raccontare i soliti monologhi come quello di stasera.
    Potrei continuare per ore, ma per ora mi fermo qua perchè più che altro nasce spontaneo chiedersi, caro Filippi, come dovrebbe andare?

    (Asmir Lalic)

  6. Ing. Filippi
    Ing. Filippi, parliamo un po’ di cose serie: visto che lei è così informato, ci dà qualche informazione sul/lla fidanzato/a di Silvio? EGLI è stato molto vago, infatti parlando di “persona” non sono chiari i contorni. Ci dica, Filippi, ci dica.
    Cordiali saluti.

    (Enzo Fiorini)

  7. All animals are equal but some are more equal than others
    Gentile On. Filippi, non é necessario che ci confermi che la sua conoscenza delle divisione dei poteri si basa sugli studi che ha fatto alle elementari, questo é evidente. Le consiglio un volume, un’opera sulla quale si basa la nostra organizzazione dello stato, ed é costata 14 anni di lavoro a ad un uomo nato a La Bréde in Aquitania tre secoli fa: Charles Luis de Secondat, Barone di la Bréde et de Montesquieu. Forse dopo avere sfogliato qualche pagina dello Spirito delle Leggi sono certo avrà opinioni diverse. Sono amareggiato di vedere ancora tante persone difendere un personaggio che ha fatto toccare il fondo del fondo degli occhi della Notte del Pianto, come ci raccontava De André, all’Italia.
    Per George Orwell gli animali più uguali degli altri sono i maiali, l’ultimo capitolo della Fattoria degli Animali é di un’attualità disarmante.
    Vivo all’estero da diversi anni e mai mi sono dovuto vergognare così tanto di essere italiano.
    Complimenti per l’ottimo lavoro svolto.

    (Matteo Manfredini)

  8. L’uguaglianza è un’utopia!
    Vorrei ricordare al signor Filippi che il nostro è uno stato di diritto, cioé uno stato in cui l’attività del pubblico è subordinata alla legge. Non viviamo in un regime totalitario o in una monarchia assoluta. La legge è uguale per tutti ed esiste l’obbligatorietà dell’azione penale, pertanto se si commette un reato o si è sospettati di averlo fatto è necessario rispondere responsabilmente delle proprie azioni. Di certo non è auspicabile in uno stato democratico che qualcuno, grazie alla propria posizione, rifugga dalle proprie responsabilità creando leggi ad personam.

    (Commento firmato)

  9. Sfera di cristallo
    Come vorrei avere una sfera di cristallo per potermi togliere la curiosità di vedere, senza dover aspettare, quale sarà la “lettura” di questo periodo politico e i commenti sui protagonisti che verrà fatta fra qualche decennio. Credo che potrei leggerne delle belle (scritte anche da chi oggi porta avanti certe posizioni “dovute”)! Peccato… dovrò rassegnarmi e aspettare… spero solo di arrivarci… non si sa mai… (intanto tocco ferro).

    (AnnaMaria Gualandri)