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Fattoria Vetto: sorge a 2500 metri. E si lavora tra miseria e sorrisi

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VETTO (17 gennaio 2010) – A Gambo, in Etiopia, si parla vettese. Merito della “fattoria” che diversi volontari di Vetto, sotto l’egida del Gaom, stanno impiantando. E non poco stupore ha destato, nella messa domenicale, apprendere che questa nuova attività rurale nel Paese africano è stata intitolata al comune rivierasco.

E sabato 22 gennaio partiranno di nuovo tre volontari vettesi del Gaom per questa nuova missione di 21 giorni. Sono Giovanni Ferrari, Giorgio Cavo, Luciano Guidi.
“Un grazie alla comunità vettese – ha detto al termine della santa messa domenicale Gianni Ferrari - per la partecipazione e per le generose offerte donate nel corso del 2010, dai bambini delle elementari agli adulti”.

“Noi partiremo con un bagaglio pieno di intenzioni e tanta buona volontà – ha detto Ferrari a nome dei tre in partenza -, anzitutto porteremo avanti il progetto fattoria, dando una logistica funzionale alla stalla esistente iniziata già lo scorso anno, con il rifacimento del piano del portico e della concimaia, invece in questa occasione affineremo il problema della stabulazione delle mucche con abbeveratoi e scoli delle acque nere”.

“Altra iniziativa è quella di migliorare l’alimentazione per il bestiame – ha proseguito Ferrari -, tema arduo tenendo presente che tutto questo avviene a 2500 metri di altitudine dove è difficile affienare. Stiamo sperimentando la coltivazione di erba medica da appassire mescolata a paglia: potrebbe essere un discreto alimento per il bestiame. Priorità è quella di acquistare nuove vacche da latte di razza Frisona e selezionare quelle locali già esistenti separandole da quelle da carne. Non è un caso che le bovine da latte già selezionate lo scorso anno e alimentate con erba medica appassita e paglia hanno aumentato la produzione da 1 a 7 litri giornalieri!”

“Tutto questo è importante, perché l’alimentazione dei bambini locali è spesso basata su ‘un dito’ di latte al giorno”.
“Sempre in tema di allevamento contiamo di sviluppare quello delle galline, mentre nei coltivi la semina di ortaggi, quali cipolle, patate e tef. L’estensione della fattoria è tale da essere autosufficiente ad alimentare tutta la missione compreso l’ospedale, è una risorsa che va ottimizzata e organizzata”.

“Ricordiamo che alla vigilia di Natale è partito un container con molte attrezzature agricole, aratri, motofalciatrici, motocoltivatori, falce manuali, decespugliatori, mulini e tanti altri accessori utili allo scopo”.

“Tutti questi lavori saranno da noi finanziati, in parte con soldi del Gaom, in parte con soldi offerti da generosi benefattori Vettesi e non”.
“Ma ricordiamo anche l’invio di un ecografo nuovo, per l’ospedale, già arrivato a Gambo e offerto dal Gaom dal costo 70.000 euro. Ecco queste sono le opere che intendiamo realizzare insieme a tante altre, confidiamo nella vostra preghiera, perché l’aiuto del Signore è importante e determinante”. L’assemblea religiosa ha applaudito. E don Gian Carlo Denti, il parroco, ha aggiunto: “Vorrei che un giorno Ferrari ci raccontasse, anche, di come nonostante la miseria in Africa affrontino la vita con il sorriso”.

(Gabriele Arlotti)