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Evasione fiscale: si può dare di più

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"Nel 2010 le segnalazioni di sospetta evasione fiscale inviate dai comuni dell’Emilia-Romagna all’Agenzia delle entrate sono state 7274, di cui accertate 1430. E’ stata scoperta un’evasione di 11.530.421 euro dei quali 3.168.225 già restituiti alle casse dell’erario e quota parte ai comuni che hanno fatto le segnalazioni". Così inizia una nota rilasciata alla stampa da Donato Vena, della Federazione della sinistra.

Per venire più vicino a noi: "Dai comuni reggiani sono state fatte 568 segnalazioni e 127 verifiche e i comuni più attivi sono stati Casalgrande, con 148 segnalazioni, seguito da Reggio Emilia, con 146, che si piazza però, tra le città capoluogo di provincia, nella parte bassa della classifica pagando lo scotto di essersi mossa con mesi di ritardo".

Spiega Vena: "La maggiore imposta accertata in ambito provinciale è di 1.143.190 € e quasi la metà, 530.405, è stata accertata ad evasori residenti a Campegine; seguono gli evasori di Casalgrande, 350.240 €, e Scandiano, 115.830. La città di Reggio Emilia paga lo scotto di essersi mossa molto in ritardo e solo dopo la denuncia fatta alla stampa dalla Federazione della sinistra ad inizio 2010 si è attrezzata in tal senso; vedrà, probabilmente, i primi frutti nel corso dei controlli del 2011. Apprezziamo, quindi, la volontà da parte del sindaco Delrio di inserire nel bilancio 2011 un recupero da evasione fiscale di 500.000 euro che andrà a sostenere alle numerose situazioni di emergenza che colpiscono alcune fasce sociali della città".

Prosegue l'esponente politico reggiano: "Tornando ai dati provinciali, l’importo evaso già riscosso nel 2010 ammonta a 372.777 euro (265.500 da Campegine, 29.244 da Cavriago, 28.842 da Casalgrande, 26.751 Scandiano e 22.440 da tutti gli altri comuni reggiani) ed un terzo di esso sarà distribuito dall’Agenzia delle entrate ai comuni che hanno segnalato gli evasori. Come comuni reggiani stiamo facendo ancora poco in confronto a quelli del bolognese, del modenese e romagnoli; i bilanci degli enti locali nel 2011 sono stati falcidiati da una politica scellerata del governo Berlusconi. L’opportunità che si dà ai comuni di aumentare l’addizionale fino allo 0,4% non potrà trovare condivisione dalla Federazione della sinistra, soprattutto in quei comuni che non facciano la loro parte sull’evasione fino in fondo".

Bocciati i comuni di Busana, Canossa, Casina, Collagna, Ligonchio, Ramiseto, Vetto, Viano e Villa Minozzo (cioè quasi tutta la Comunità montana)

"In base ai dati forniti dall’Agenzia delle entrate dell’Emilia Romagna - conclude Vena - viene fuori che i comuni reggiani promossi sono Campegine, Casalgrande, Cavriago e Scandiano; bocciati i comuni di Busana, Campagnola, Canossa, Casina, Castellarano, Collagna, Fabbrico, Gualtieri, Guastalla, Ligonchio, Luzzara, Ramiseto, Rio Saliceto, Rolo, Vetto, Vezzano sul Crostolo, Viano e Villa Minozzo in quanto non hanno firmato l’accordo con l’Agenzia delle entrate per partecipare al recupero dell’evasione fiscale (dati 31/12/2010). “Rimandati a settembre” tutti gli altri comuni che hanno aderito alla convenzione ma non si sono realmente attivati investendo risorse economiche ed umane per una vera lotta all’evasione e alla elusione fiscale, in primis il Comune di Reggio Emilia".

2 COMMENTS

  1. Evasione fiscale: già da anni siamo in prima fila
    Vorremmo puntualizzare che il Comune di Casina in 10 anni di attività di recupero dell’evasione fiscale ha emesso oltre 10.000 avvisi di accertamento ICI per un recupero d’imposta di un milione 524mila euro (pari a oltre il doppio del gettito annuo ICI). Tanti controlli, con emissione di accertamenti, sono stati fatti anche sul fronte della tassa rifiuti. Inoltre sono stati segnalati circa un centinaio di fabbricati non denunciati al Catasto o non accatastati correttamente (i cosiddetti “immobili fantasma”). Tutto ciò esclusivamente con le forze interne del Comune senza ricorrere a onerosi incarichi esterni. Naturale che, pur continuando l’attività di controllo sui tributi locali, si punterà a estenderlo anche verso i tributi erariali. Già stiamo raccogliendo informazioni e appena saremo pronti a partire potremo firmare la convenzione, non facendo come tanti comuni, la maggior parte, che pur firmando subito tale accordo non hanno, allo stato dei fatti, realizzato alcuna attività di controllo.

    (Paolo Belli, ufficio tributi del Comune di Casina)