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Nucleare / La Regione istituisce commissione tecnica

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E’ stata istituita una Commissione tecnica di supporto all’attuazione degli indirizzi della Regione, aperti alla ricerca ma contrari al programma di energia nucleare del governo.

Informa una nota che "la Commissione resterà in carica quattro anni e sarà presieduta dal direttore generale alle attività produttive della Regione. E’ formata da esperti con competenze specifiche: cinque membri saranno designati dalla Regione, uno da Arpa, uno da Enea, uno dall’Università di Bologna, uno dal Politecnico di Milano, uno dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale".

"Daremo la possibilità a tutti i cittadini - dice l’assessore regionale alle attività produttive Gian Carlo Muzzarelli - di avere ogni informazione riguardo ai problemi del ricorso all’energia nucleare all’insegna della massima conoscenza, chiarezza e trasparenza. Tutto questo all’opposto del modo di agire del governo che, con una norma bocciata dalla Corte costituzionale, aveva pensato di potere legiferare senza nemmeno consultare le Regioni e continua ad adottare atti ambigui come la delibera Cipe bocciata dalla maggioranza delle regioni oltre alle mappe Sogin per proposte di siti di scorie nucleari anche in Emilia-Romagna".

"Inoltre - si legge ancora sul documento - la Commissione contribuisce ad assicurare la gestione in sicurezza dei rifiuti radioattivi ed a rafforzare la vigilanza sull’andamento delle attività di completamento di decommissioning della centrale nucleare di Caorso". "Come ha ribadito la risoluzione approvata nell'ottobre scorso dall’Assemblea legislativa, l’Emilia-Romagna è indisponibile ad accettare una centrale nucleare sul territorio regionale e vuole incentivare la ricerca e le azioni a supporto di energie alternative e rinnovabili e a favore dell’efficienza e del risparmio energetico", ha concluso Muzzarelli.