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Truffa scoperta dai Carabinieri di Villa Minozzo

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Non aveva sottoscritto alcun contratto eppure si è ritrovata a dover pagare una nuova società per la fornitura di energia elettrica. Dopo aver inutilmente cercato di approfondire con gli enti preposti l'anomala circostanza, ha deciso di rivolgersi ai carabinieri, che hanno avviato le dovute indagini risolvendo il mistero. Un agente che stipulava contratti per conto della società subentrante, infatti, è riuscito a carpire la firma della donna e sostituendosi alla stessa ha avviato le procedure per il subentro. L’escamotage, che potrebbe non essere l’unico (e su questo aspetto ora sono indirizzate le indagini dei militari), ha portato all’agente gli introiti derivanti dalla provvigione del contrato sottoscritto mentre all’ignara nuova cliente il “fastidio” di ritrovarsi contro la sua volontà con un altro fornitore di energia elettrica.

Questa in sintesi la premessa dei fatti che ha visto i Carabinieri di Villa Minozzo, a parziale conclusione delle indagini, denunciare con le accuse di truffa e sostituzione di persona alla Procura della Repubblica di Reggio Emilia un 38enne residente nel capoluogo provinciale. Stando alle prime risultanze, il fatto che riguarda la donna raggirata, una commerciante 50enne di Villa Minozzo, sarebbe la punta di un iceberg in quanto secondo quanto riscontrato dagli investigatori, in stretto contatto con l’ignara società che promuoveva i nuovi contratti, l’uomo, ora licenziato, in qualità di agente avrebbe chiuso anche altri contratti con altrettanti ignari nuovi clienti.

Circostanza questa ora all’attento vaglio dei militari di Villa Minozzo, che vogliono ricostruire nel dettaglio l’illecito giro d’affari dell’ex agente. Stando agli odierni fatti, l’uomo, allorquando prospettava la possibilità di cambiare gestore, chiedeva copia di una bolletta in possesso della vittima e con la scusa di mostrare la differenza dei costi acquisiva i dati sensibili della vittima che poi trascriveva nei nei moduli di subentro in suo possesso. L’apposizione di una firma falsa poi chiudeva di fatto il contratto con la "nuova" cliente che si avvedeva del cambio solo al ricevimento delle nuove bollette. Un mistero che nemmeno le società fornitrici dell’energia (la subentrante e la cedente) erano in grado di spiegare in quanto nuovo contratto e richiesta di subentro risultavano regolarizzate nel senso richiesto. Il mistero è stato poi svelato dalle indagini dei carabinieri di Villa Minozzo, a cui la caparbia vittima si rivolgeva sporgendo regolare denuncia e dando corso alle indagini che hanno portato alla luce la truffa.

1 COMMENT

  1. E a Castelnovo?
    Io sono a conoscenza di almeno altri due casi simili avvenuti a Castelnovo e in un caso si trattava di un agente donna, quindi diversa dal caso di Villa Minozzo. Magari prima di “trasferire” la fornitura ad un’altra ditta l’Enel potrebbe verificare (non credo che sarebbe troppo oneroso) ed eviterebbe all’utente di dovere rifare tutti i contratti.

    (DF)