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L’addio di Fornili, sindaco più votato anche da destra. E la Casina di oggi si racconta in un film

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CASINA (28 marzo 2011) – Nel suo comune il suo partito ha ottenuto alle ultime elezioni poco più di 900 voti. Lui, alle ultime comunali, le ha raddoppiate. E’ il caso di Casina, dove Carlo Fornili è stato eletto cinque anni fa con 1815 voti, raccogliendo preferenze anche a tra gli elettori di centro destra. “Perché la vita amministrativa di un comune di montagna va anche oltre la politica e coinvolge direttamente il sociale – spiega Carlo Fornili, sindaco uscente di Casina che non si ripresenterà, come il vicesindaco Afro Rinaldi e il capogruppo di maggioranza, Alfonso Incerti - . Non abbiamo mai perso un consiglio comunale, in dieci anni abbiamo attuato centoventi progetti, uno al mese, ma prima di tutto abbiamo mantenuto il rapporto con le persone e il mio paese è cresciuto. E’ stato un lavoro di gruppo”.

Ed è un bilancio positivo quello che traccia il sindaco eletto, padre di famiglia e noto fiscalista Coldiretti, che a nome della giunta esprime questo bilancio alla vigilia di un eccezionale consiglio comunale aperto, al Castello di Sarzano, a Casina, mercoledì 30 marzo alle 20.30, dove si prevede il tutto esaurito, fantasmi compresi.
“Sarà il consiglio comunale delle persone, cui voglio dire grazie, dei consiglieri comunali e della giunta, cui va il grazie per quanto operato, e di chi vorrà esserci”.

“Il segreto di questi dieci anni straordinari? Credo ascoltare e parlare con le persone, soprattutto quando c’erano difficoltà. Tra le cose più belle voglio ricordare la casa cantoniera, ora centro civile e culturale. Ma al di là delle opere Casina cambiata in dieci anni perché è diventata più matura, disponibile, accogliente e con accresciuta fiducia nella gente”.

E per l’occasione, anche la presentazione di “Casina di Sarzano tra Matilde di Canossa e il cuore dell’Europa”, un film con la regia di Ubaldo Montruccoli e prodotto Consorzio Conva e dello Studio Arlotti Comunicazione, con le suggestive immagini di Silvia Degani, che rievoca i passaggi salienti di questo Comune sospeso tra Matilde di Canossa e l’Europa. “Un film documentario per mostrare – spiega Montruccoli - i sentieri inesorabili del tempo e l’evolversi di una comunità e del suo territorio, con un particolare attenzione alla società contemporanea che, per creatività e intraprendenza, fa davvero battere il cuore dell’Europa”.

Alla spicciolata hanno già aderito Graziano Del Rio, sindaco di Reggio, Beppe Pagani, consigliere regionale, Cristina Carbognani, vicepresidente Fondazione Manodori, Francesco Fontanili, vicepresidente della Camera di Commercio, Mario Amoroso, capitano della Compagnia dei Carabinieri di Castelnovo Monti, Carlo Colosimo, il segretario della Margherita che, all’epoca, chiamò Fornili, poco più che un ragazzo a questa esperienza, molti del Gruppo dell’azione cattolica, la società civile di Casina con le oltre trenta associazioni di volontariato e moltissime persone.

6 COMMENTS


  1. 1- A questo punto, “Santo subito!” (ma è anche facile lavorare senza la minima, minima opposizione in 10 anni).
    2- Il fantasma non c’entra nulla con il castello di Sarzano, è “famoso” quello del castello di Leguigno…

    (Jaurès)


  2. D’accordo con Paolo Gregori: Fornili si congeda con la stessa umiltà con cui ha governato. Amministrare non è solo questione di numeri ma anche di stile… e a proposito rimpiango quei tanti amministratori che col loro impegno e con i loro limiti, senza tanti clamori, hanno lavorato e ancora lavorano per la nostra montagna. Con Fornili perdiamo un grande comunicatore e un animatore, speriamo che Casina trovi anche un grande amministratore.
    Auguri!

    (Gemma Spadacini, madre di famiglia)