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Carabinieri sempre in prima linea / Droga droga e ancora droga

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Un ennesimo sequestro di hascisc in ovuli nel reggiano a riprova di come oramai ai classici canali d’importazione con l’utilizzo dei mezzi su strada (caravan, macchine, ecc.) le organizzazioni criminali dedite all’importazione dello stupefacente prediligano l’utilizzo dei corrieri ritenuti certamente più sicuri per cercare di aggirare i controlli alla dogana.

Premessa per venire alla notizia di specie. Era in ovuli era anche l’ingente partita di hascisc che i Carabinieri del Nucleo operativo di Castelnovo ne' Monti, coi quali hanno collaborato i colleghi di Vezzano sul Crostolo, hanno sequestrato ad una casalinga 47enne che ha cercato di aggirare i controlli disfacendosi di buona parte dello stupefacente, lanciandolo sul tetto di un’attigua abitazione. Un gesto che non è passato inosservato ai militari, che, grazie anche alla disponibilità dei Vigili del fuoco, hanno recuperato la droga.

Con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in manette è finita Claudia Bartoli, 47enne originaria di Livorno e residente nella frazione Montalto di Vezzano dove, stando alle risultanze investigative dei Carabinieri, gestiva l’illecito business. Alla donna, ristretta a disposizione della Procura reggiana titolare dell’inchiesta, i Carabinieri castelnovesi hanno sequestrato circa mezzo chilo di hascisc in ovuli, strumenti per la pesatura e danaro contante per circa 1.000 euro ritenuti provento dell’illecita attività.

Da tempo l’abitazione della donna era attentamente osservata per il sospetto e continuo andirivieni di giovani, alcuni noti come consumatori di droga. Nell’ambito di tale attività la notte di ieri l'altro, 27 marzo, i militari in servizio di osservazione avevano modo di notare l’arrivo di due autovetture. La prima con a bordo due fratelli e l’altra con alla guida la 47enne. Le due autovetture si fermavano nel cortile dell’abitazione della donna che entrava in casa seguita dal trasportato dell’altra autovettura, con il conducente che stava a bordo. Nel forte sospetto che fosse in atto una cessione di stupefacenti, i militari bloccavano il conducente e contestualmente cercavano di entrare nell’abitazione.

A questo punto la donna, avvedutasi della presenza dei carabinieri all’ingresso della sua abitazione, tardava nell’aprire la porta di ingresso della stessa e nel contempo, come osservato dai militari posizionati all’esterno, lanciava due involucri di cellophane dalla finestra della sua abitazione, sul tetto di una casa vicina. Vista la situazione i militari accedevano con la forza nell’abitazione bloccando la donna e l’uomo che era entrato con lei e che nel frattempo si era nascosto al piano sottostante. Durante la perquisizione che seguiva venivano rinvenuti diversi ovuli di cellophane e frammenti di hascisc unitamente alla somma di circa 1000 euro e strumenti per la pesatura ed il confezionamento dello stupefacente. Sul posto veniva quindi richiesto l’intervento dei Vigili del fuoco di Reggio Emilia al fine di recuperare gli involucri che la donna aveva lanciato dalla finestra della sua abitazione sul tetto della casa prospiciente. I due involucri, recuperati, risultavano contenere diversi ovuli di hashish.