Home Cronaca “Itinerari di Casina” e mostra fotografica al castello di Sarzano

“Itinerari di Casina” e mostra fotografica al castello di Sarzano

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Da sempre la torre e il mastio di Sarzano annunciano a chi risale la statale 63 che si sta giungendo in territorio montano. Ma non lontano da quelli, altre torri confermano l’impronta di una storia che, successiva a Matilde, non è tuttavia inferiore, almeno nelle architetture. Ci riferiamo al complesso a corte di Monchio dei Ferri, momento centrale dell’escursione guidata da Daniele Canossini con cui nei giorni scorsi il Comune di Casina ha presentato al pubblico “Casina a piedi a cavallo in bici”, guida ai sentieri, ai luoghi e ai servizi del comune porta di ingresso alla montagna o se si preferisce città giardino, come recitava la pubblicità elettorale di qualche anno fa. “Il centinaio di partecipanti saliti da Reggio o scesi della montagna, tanto da mettere in minoranza i casinesi, ci confermano che le scelte fatte in campo ambientale e culturale sono giuste” evidenzia l’assessore alla cultura Giovanna Caroli al termine del percorso. “L’eccellenza di tanta parte del nostro territorio è ora raggiungibile anche a piedi o a cavallo o in bici, la percorribilità dei nostri sentieri è stata verificata da esperti di ciascun settore e ora la cartoguida redatta da Canossini facilita la scelta e il riconoscimento dei percorsi e dei sentieri. Sono stati privilegiati i percorsi ad anello. Su tutti diversi incontri speciali: un angolo di natura incontaminata, un castello o una pieve, un laboratorio d’Ars Canusina, una latteria o un salumificio”. E l’escursione con Canossini ne ha dato conferma con la sosta a la Torre ricordando il battaglione universitario toscano che da lì vide per la prima volta “Reggio di Lombardia” e sul monte Campanile da cui è possibile vedere sia Carpineti che Canossa, oltre naturalmente Sarzano e soprattutto con la visita alla Corte di Monchio dei Ferri. “Un emblema di sincerità": così per sottolineare il rigore del restauro e la fedeltà dell’arredo definisce la corte di Monchio dei Ferri la rivista CasAntica che nel suo sito riassume l’ampio articolo pubblicato sul n° 40 di marzo-aprile: “Questo complesso architettonico, formato da corpi edificati in secoli diversi, rappresenta un raro esempio di consapevolezza d’approccio. Il proprietario non si è limitato a individuare una generica atmosfera antica da replicare indistintamente in tutti i corpi, ma ha fatto tesoro della caratterizzazione cronologica, intervenendo con più decisione negli ambienti recenti e alleggerendo la mano, sino a renderla pressoché invisibile, negli ambienti più antichi. Il nucleo originario brilla per una nuda essenzialità”. Sabato i visitatori hanno potuto ammirare la cucina, la sala da pranzo e i salotti perfettamente arredati con i soffitti a cassonetti dipinti e salire le torri con i camini e gli scudi affrescati che spiccavano suggestivi sull'antichità delle pareti. L’assessore Caroli conclude con “un ringraziamento sentito al padrone di casa, geom. Mario Taddei che ci ha accolti con grande generosità e che con il suo intervento crea “un indotto virtuoso” sulle prossime ristrutturazioni nel borgo e in tutto il paese.
Un ringraziamento particolare agli autori delle foto che corredano il volume e che sono ora esposte a Sarzano: Elisa Bertacchini, Barbara Brigati, Giuliano Costi, Francesco Desiante, Anna Maria Domenichini, Andrea Ganapini, Marisa Marazzi, Elisa Morini, Elena Rossi,Antonio Tiziano Spelti, Ivan Tamagnini, Roberto Vassallo e allo staff tecnico che ha curato la mostra: Roberto Carriero, Giuliano Costi, Andrea Ganapini”. Domenica prossima ultimo pomeriggio di apertura della mostra che sarà visitabile però anche nella serata di lunedì 11 in occasione dello spettacolo "Il giorno sull'orlo della notte" portato dal teatro Bismantova.