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Controlli della Polstrada

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Fine settimana di controlli per i tanti motociclisti (ma non solo) che sono arrivati sulle strade della nostra montagna: nella giornata di domenica, infatti, gli uomini della Polstrada - aiutati anche da alcune pattuglie della sezione di Reggio Emilia - hanno fermato e controllato ben 222 centauri. Di questi, il 65 per cento era residente nella nostra provincia, il 23 per cento proveniva da altre province emiliane ed il 12 per cento da fuori regione.

Come già avviene da alcuni anni, la Polstrada castelnovese ha accuratamente registrato i dati identificativi di tutti i fermati, verificando la posizione assicurativa dei mezzi e quella documentale dei conducenti.

Durante i controlli e in momenti diversi due motociclisti non si sono fermati all’alt degli agenti, pregiudicando in tal modo la sicurezza di questi ultimi e forzando il posto di blocco. Entrambi i conducenti sono già stati identificati dalla Polstrada castelnovese e nella giornata odierna si sono recati nella caserma di viale Bagnoli per rispondere delle loro azioni e dove gli sono state contestate diverse violazioni al codice della strada.

In particolare pare che entrambi fossero privi della copertura assicurativa, mentre uno dei protagonisti risultava avere anche la patente di guida sospesa. Fra le altre cose, la Polstrada ha fermato anche un terzo centauro in analoghe condizioni (mancanza di assicurazione e patente di guida mai conseguita) ed è stato applicato il sequestro amministrativo del mezzo.

Per altri due motociclisti, invece, la moto è stata posta sotto fermo amministrativo per avere omesso di effettuare la prescritta visita di revisione (a seguito della quale non sempre l’assicurazione risponde dei danni provocati), mentre per altri sei è scattato l’obbligo di presentare i documenti ad un comando di polizia in quanto non li avevano al seguito.

L’attività della Polstrada ha comunque riguardato anche la prevenzione vera e propria, soprattutto quando è stato illustrato ai tanti centauri che da quest’anno l’eccessiva inclinazione della targa comporta il fermo amministrativo del veicolo per tre mesi. Numerosi motociclisti hanno apprezzato vistosamente l’attività di informazione data loro, pur nel contesto dei controlli stradali.

Il controllo e la verifica dei motoveicoli che la Polizia stradale castelnovese ha cominciato ad effettuare domenica scorsa, proseguirà anche nelle prossime settimana ed in particolare nei giorni di maggiore afflusso veicolare.

5 COMMENTS

  1. Ma per favore!!!
    Sembra che i motociclisti siano persone impestate, malavitosi o peggio ancora ricercati.. Sono d’accordo che alcuni andrebbero fermati davvero, ma la caccia in questo modo è snervante, addirittura mortificante!

    (Eros)


  2. Prendo atto che sulle nostre strade giungono motociclisti anche da oltre regione e mi domando se questo può essere un argomento di discussione da portare ad Anas per le migliorie della strada. Brava comunque la Polstrada che continua incessantemente in questa attività non solo repressiva, ma di grande utilità.

    (Commento firmato)

  3. Precisazioni
    Protocollo vuole che non si risponda mai a lettere e/o commenti che riguardano l’attività di polizia per evitare di ingenerare polemiche, strumentalizzazioni o altro ancora. Mi attengo a tale disposizione, limitandomi però a elencare alcune considerazioni; ma non nascondo di rivolgere lo sguardo al commento del Sig. Eros.
    1) Nessuna azione persecutoria nei confronti dei motociclisti. Piuttosto controllo di un fenomeno che, mediamente, provoca sulle strade della montagna reggiana 6/7 vittime a stagione (da maggio a settembre) e una ventina di feriti gravi.
    2) La FMI (Federazione motociclistica italiana) segue con tanta attenzione la nostra attività ed ha intrapreso la strada di una collaborazione per diffondere maggiormente il concetto di sicurezza fra i motociclisti. Di questo siamo fieri.
    3) L’inizio stagionale porta taluni – come abbiamo potuto notare – all’utilizzo della moto anche se non assicurata, revisionata o se privo di patente. Soltanto un controllo capillare (e non a campione) può garantire di fermare costoro, che sono destinati a conseguenze risarcitorie inimmaginabili (per sè e per gli altri) in caso di sinistro stradale.
    4) Tanta prevenzione. Nella giornata di domenica abbiamo ricordato ai tanti fermati che, da quest’anno, l’eccessiva inclinazione della targa è soggetta a fermo amministrativo della moto. In un noto punto di ritrovo dei motociclisti della nostra montagna siamo stati ringraziati (addirittura con un applauso) per esserci fermati a spiegare quanto prevede il codice della strada (e investiti da mille domande cui abbiamo volentieri risposto).
    5) Il dato più interessante e più IMPORTANTE: dopo 2/3 anni di intensi e capillari controlli, unitamente alle altre forze di polizia e dopo avere messo a regime un sistema di controllo efficiente, la sinistrosità stradale nella scorsa stagione estiva fra i motociclisti che frequentano la montagna è stata portata a ZERO.
    I feriti gravi (prognosi medica superiore a 30 giorni) è stato di uno solo…!

    (Roberto Rocchi, Ispettore superiore, Polizia stradale di Castelnovo ne’ Monti)


  4. Alcune persone non hanno ancora capito lo scopo per il quale vengono effettuati certi servizi. Non credete che di morti ce ne siano stati già abbastanza sulle nostre strade? Pensate che Carabinieri e Polizia si mettano sulla strada solo per fare multe ai poveri motociclisti?

    (Simone Calani)

  5. A volte siamo anche bravi!
    Egregio Comandante Rocchi, grazie mille per la gentile risposta e la precisazione scritta, servirà sicuramente a tutti e non solo per me!
    Lei scrive:
    1) nessuna azione persecutoria nei confronti dei motociclisti. Piuttosto controllo di un fenomeno che, mediamente, provoca sulle strade della montagna reggiana 6/7 vittime a stagione.
    Ne sono pienamente consapevole (tanto che quando succedono episodi simili gravi) mi astengo dall’usare la moto per giorni… in un caso molto grave (Casino-Rosano) non ho più usato il mezzo per un mese.
    Però mi permetta di raccontare. Parto da Castelnovo ne’ Monti direzione Reggio Emilia, a Felina il primo controllo, al Bocco altro controllo, a Jano altro controllo; qua addirittura l’agente che mi ha fermato teneva in mano documenti di una vettura precedentemente fermata, ma fin qua tutto normale… E’ stato il movimento brusco e cattivo (secondo me) che ha usato nel modo di intimazione di alt. Riparto per il ritorno passando da Baiso… No, ancora un controllo!! Non ho avuto nessun tipo di contravvenzione, solo controlli su patente, libretto, assicurazione e giustamente in due occasioni mi hanno fatto notare che la targa è posizionata in modo corretto come da casa costruttrice…
    Ancora grazie per la sua informazione tenuta domenica da quanto leggo e grazie a tutti coloro che in modo simpatico battendo le mani hanno voluto dimostrare l’apprezzamento dell’informazione data.
    Come avrà letto, io sono pienamente d’ccordo di fermare chi non si comporta con la conformità del codice della strada, ma quando si ferma una moto che sia fatto come quando si ferma una normale auto. Le dirò di più, io sono amico e conosco molti dei suoi uomini, conosco Lei personalmente e non mi rivolgevo a lei o a loro in particolare, anzi ho solo una parola… bravi!!!!
    Cordialmente…

    (Eros, motociclista amatoriale)