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Il pellegrinaggio dei fedeli della montagna alla cattedrale di Reggio Emilia. Fotogallery

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Oggi pellegrinaggio dei tre vicariati della montagna, ultimo di quelli previsti alla cattedrale di Reggio Emilia nell’anno del suo giubileo, iniziati domenica 6 febbraio scorso e che, per sette domeniche, hanno visto finora radunarsi nella chiesa madre di tutti i battezzati oltre 11mila fedeli di ogni età, tra cui i gruppi dei giovanissimi della cresima con i loro striscioni colorati e firmati.

Le 97 comunità parrocchiali della montagna sono scese a Reggio e restituire così la visita pastorale del Vescovo Caprioli al vicariato di Cervarezza (4.042 abitanti) compiuta nella primavera del 2004, al vicariato di Villa Minozzo–Toano–Alta val Dolo e val d’Asta (7.324 abitanti) nell’autunno 2005 e al vicariato di Bismantova (19.473 ab.) nell’autunno 2007.

Un gruppo di giovani, guidati dal prete dell’oratorio di Castelnovo Monti, Don Benedetto Usai, si è messo in cammino già ieri e ha pernottato a Vezzano e, questa mattina alle 11, nel Parco delle Caprette, l’ausiliare mons. Ghizzoni ha celebrato con loro l’Eucaristia domenicale. Tra i pellegrini che hanno raggiunto Reggio con pullman, auto e pulmini anche alcuni ospiti delle case della carità di Busana, Cagnola, Fontanaluccia, della Macchiaccia e di Pietravolta.

Il raduno, come per gli altri pellegrinaggi, è partito alle ore 15 sul sagrato della basilica della Ghiara. Alle 15,30 è seguita la processione verso la cattedrale percorrendo la via Emilia con l’accoglienza da parte del Vescovo dei pellegrini in piazza del Duomo, al suono delle campane a distesa, grazie alle 8 squadre di campanari reggiani che si sono alternate in queste domeniche. Poi l’ingresso tutti insieme dalla porta centrale, dopo che il vescovo aveva bussato tre volte con il martello, rievocando le parole di Cristo che campeggiano sulla facciata del Duomo in questo giubileo: "Ecco, io sto alla porta e busso". Poi, in cattedrale dialogo con il vescovo e consegna da parte di ogni parrocchia o unità pastorale dei progetti cosiddetti di iniziazione cristiana, per accompagnare i ragazzi della cresima e della comunione coinvolgendo in una maniera nuova, rispetto al passato recente, le famiglie, i genitori come primi educatori alla fede.

Si è fatta memoria del battesimo e il vescovo ha consegnato ad ogni parrocchia delle ampolle d’olio per alimentare le lampade lasciate in ogni parrocchia al termine della visita pastorale; e, a tutti i pellegrini, il suo scritto "Ritorno al battesimo", con quattro lettere: una ai ragazzi della cresima, una ai loro genitori, una ai loro catechisti ed educatori, una ai parroci, ai curati e ai diaconi. Al termine di tutto, per i pellegrini che lo desiderassero visita ai restauri del duomo e della cripta, guidati, come nelle altre domeniche, dall’arch. Mauro Severi e da mons. Tiziano Ghirelli. La cattedrale rimane aperta fino alle 19 e la celebrazione della Messa delle 18, per l’ultima volta, viene trasferita nella basilica di S. Prospero. Dalla domenica delle Palme, il 17 aprile, la Messa ritornerà in cattedrale.

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