Home Cronaca Per Monica

Per Monica

2
3

Riceviamo e pubblichiamo.

-----

Lasciare questo mondo a 30 anni! Questo è stato di Monica. Ci ha lasciati con molti ricordi di lei e tutti i ricordi sono fondati su uno stile di vita guidato da valori. Monica è stata una “grande” nella sua estrema semplicità. Le qualità di cui Monica era dotata come persona sono qualità da ammirare, da apprezzare e soprattutto da imitare.

Chi ha conosciuto Monica sa con quanta modestia e con quanta disponibilità costruiva le relazioni con tutte le persone che incontrava. Trasmetteva, quasi con pudore, una grande “serenità” che poteva essere confusa con “spensieratezza”. Tutt’altro, Monica aveva presenti nella sua mente e soprattutto nel suo cuore tanti problemi, che, è vero, possono essere problemi di tutti e che tutti quotidianamente dobbiamo affrontare, ma lei forse li affrontava in modo speciale.

Monica sapeva del suo impegno responsabile a dover collaborare e “fare la sua parte” in una famiglia unita da tanto affetto e da un sincero amore reciproco; una famiglia che le ha insegnato e trasmesso il valore dell’amore e dello stare uniti e della cooperazione utile per affrontare i problemi e le difficoltà della vita.

Sì, perché come tutte le famiglie anche quella di Monica doveva “fare i conti” con le varie problematiche quotidiane. Monica era preoccupata e avrebbe “scalato le montagne più alte del mondo” per poter procurare ai genitori quella agiatezza economica che, diciamolo con franchezza, potrebbe far vivere tutti con un po’ più di tranquillità, chiunque di noi.

A questa preoccupazione di Monica, tenuta ben nascosta dietro il suo sincero e spontaneo sorriso, si univa anche il pensiero affettuoso per la salute del papà. Per questo fatto Monica era sempre molto attenta, molto portata ad osservare e “cogliere in ogni momento come stava papà”. Era ammirevole il sorriso di Monica quando diceva: “mia mamma... mio papà”; si illuminava il suo viso e la sua voce si modulava ad un suono di rispetto, adorazione e venerazione. Tutta la vita famigliare, e non solo famigliare, di Monica veniva vissuta da lei in una vera e propria “empatia con l’altro”.

Monica ha sempre saputo essere, per chi l’ha conosciuta, come un raggio di sole che splende e riesce a farsi spazio in un cielo coperto di nuvole. Tutte queste consapevolezze hanno portato Monica a vivere i suoi anni di ragazza giovane con l’idea dell’impegno, del sacrificio, dell’affrontare quotidianamente, anche in giovane età, i problemi e le responsabilità del lavoro, i problemi e le preoccupazioni della vita.

Queste responsabilità e queste prove avranno reso Monica la persona speciale che lei era? Oppure Monica era speciale e ce lo ha dimostrato in ogni circostanza della sua vita? Non importa trovare la risposta, sappiamo che Monica era speciale, che si distingueva in mezzo a tutti noi, anche se solo ora riusciamo a esserne consapevoli: ciò avveniva in modi “velati”.

Forse non sapevamo prima di ora della “grandezza” di Monica e lei stessa non lo sapeva e non faceva che mostrarci la sua modestia: tutti abbiamo molto da imparare.
Cosa dire dopo fatti di questo genere, dopo che sono accaduti drammi di questo genere? Che dire per quanto il destino ha riservato a Monica?

Non siamo capaci di darci risposte, ma certo in momenti come questi siamo più portati a riflettere e forse potremmo proprio imparare da Monica, dalla sua semplicità, ma più di tutto dai “valori” che aveva dentro di sé e che nella sua semplicità e modestia non “mostrava” ma ai quali lei ha costantemente e serenamente fatto riferimento. Chi ha conosciuto Monica credo che se ne senta orgoglioso e sia a chiunque gradito poter dire “anch’io conoscevo Monica”!

Sembra di poter dire che la vita di Monica sia stata forse per tutti noi un emblema, un insieme di tanti “segni”, di tanti “significati” che solo oggi, scavando nell’interiorità di ciascuno di noi, estraniandoci dal frastuono e dai falsi valori della vita di oggi, dovremmo saper cogliere per somigliare un po’ a lei e per arricchirci e costruirci come “persone vere”. Infatti il mondo di oggi persegue testimonianze e adesioni a valori effimeri che sono nei vari contesti “pubblicizzati”, nei contesti di cui “tutti parlano”, ma il “troppo rumore” impedisce l’ascolto, impedisce di decodificare, di comprendere, scegliere e aderire ai “messaggi veri”.

Il mondo di oggi è fatto di troppo rumore, è troppo frenetico per permetterci di scoprire chi sia e quali siano le doti di colui o colei che percorre insieme a noi il nostro stesso cammino: ci vogliono eventi importanti perché noi possiamo soffermarci a guardare anche solo per un attimo e imparare a conoscere “l’altro che cammina al nostro fianco”.

Monica ha testimoniato i suoi valori in un pacato e sereno silenzio, lei non ha fatto rumore ed è per questo che la sua mancanza ci può far riflettere e può insegnarci a fare appello e ad aderire ad una espressione ormai inusuale: “il silenzio è d’oro”.

Grazie Monica.

(Lettera firmata)

* * *

Correlati:
- Grave incidente a Toano: muore Monica Ruffaldi (14 luglio 2011)

3 COMMENTS

  1. Commovente e profonda
    Che bell’omaggio a una persona che non ho conosciuto ma che grazie a questo scritto ora conosco. Chi ha scritto questa lettera è una persona profonda e modesta, spero di vedere sotto al mio tanti altri commenti.
    Questa lettura mi ha riempito il cuore e potrebbe riempirlo a tanti altri.

    (Commento firmato)


  2. Non conoscevo Monica, ma questa lettera trasmette con semplicità e profondità l’importanza di quei valori che, fortunatamente, non sempre sono sommersi sotto metri e metri di concetti futili. Mi unisco nel dire che è un meraviglioso omaggio ad una persona che deve essere stata davvero speciale e che sicuramente proteggerà e darà forza ai suoi cari da lassù…
    Con affetto.

    (Commento firmato)

  3. Meraviglioso…
    …il messaggio d’amore che traspare da queste parole: verso Monica che l’ha resa unica agli occhi di chi, come me, non la conosceva, ma anche verso tutti noi che dovremmo imparare a rispolverare quei valori che la lettera esalta e fare tesoro di queste semplici ma “meravigliose” parole.

    (Patrizia)