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“Alla fine chi pagherà?”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Chi ci capisce qualcosa in questo marasma di borse in perdita? Si guardano i telegiornali e si fa fatica a capire quanto stà accadendo. Chi ci guadagna e chi ci perde quando le borse di tutto il mondo vanno giù? Coincidenza causale o scelta oculata proprio nel periodo delle vacanze? C’è qualcuno che pilota diligentemente questa crisi? Che cosa cambierà o porterà a noi comuni mortali? Mi scoppia la testa! Da ignorante, se qualcuno vende a prezzo ribassato ci sarà ben qualcun altro che acquista. I volponi lo sanno bene quello che devono fare, dove devono spostare i loro capitali. Anche se a me sembrano dei grandi parassiti. Ma, domanda sempre da ignorante, alla fine chi pagherà?

Una volta si diceva una “americanata” quando si voleva dire qualcosa di grandioso, fuori dalla nostra portata. Gli Stati Uniti sono sempre stati un esempio di vita, di abbondanza, di organizzazione, di felicità, di lavoro, di idee nuove, per tutti noi italiani ed europei. Nel bene e nel male era considerato lo stato locomotiva del mondo, consumi smisurati che facevano girare l’economia in modo impressionante, ma contemporaneamente aumentava il debito e la carta straccia. E noi dietro. A scopiazzare tutto quello che sembrava grandioso e faceva girare grossi capitali. Ora sembra che qualche problema ce l’abbiano anche loro.

Vi ricordate quando qualcuno diceva allegramente di fare la spesa, di consumare il più possibile perché in questo modo si aiutava l’economia? Aveva proprio ragione? E’ stato un grande economista? Consumare per aiutare chi? Sempre i volponi. E su quest’onda di consumismo si sono prodotti e pubblicizzati molti articoli inutili e a scadenza programmata.

Le fabbriche, quelle che producevano veramente economia reale, non servono più, tanto c’è la globalizzazione che porta grandi vantaggi (sempre ai volponi), perciò abbiamo delocalizzato allegramente in Cina o in altro paese, sfruttando la loro manodopera senza nessun impedimento e nessuna regola. E al posto delle fabbriche che non ci servono più abbiamo messo tanti centri commerciali, immensi, dove si trova di tutto, dando a questi sovvenzioni ed aiuti, incentivi da capogiro e anche la possibilità di lavorare in perdita, con il miraggio dei sottocosti. Mentre chi lavora nel suo piccolo, le formiche del lavoro vero, l’economia vera delle piccole imprese è arrivata ormai al collasso, spremuti più dei limoni, ma sempre considerati ladri ed evasori e sempre più vessati da regole assurde tanto per incentivare il lavoro inutile.

(Commento firmato)

 

2 COMMENTS

  1. Se ne parla domenica alle 17 a Sarzano
    Anticipo che domenica 28, alle 17, nella ex chiesa del castello di Sarzano, si terrà un botta e risposta con Giovanni Borsi e Davide Biocchi, @Ctrader#C indipendenti, proprio sulla crisi finanziaria mondiale: il pubblico potrà interpellare gli esperti sui possibili scenari futuri in cui dovranno muoversi i risparmiatori investitori. Mi sembra un’occasione da cogliere.

    (Giovanna Caroli, assessore alla cultura di Casina)