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Vetto la faccenda del ragioniere infedele si allarga

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Vetto attende con preoccupazione ulteriori e quasi scontati sviluppi della vicenda dell’ex ragioniere infedele che, pare ormai certo, ha sottratto alla collettività, forte dell’incarico che ricopriva, svariate migliaia di euro.

Come un ciclone sulla tranquilla Vetto si è abbattuto il caso del ragioniere infedele

E proprio venerdì 20 settembre è convocato il consiglio comunale, in sessione straordinaria, presso la Sala Polivalente del comune (il municipio è inagibile per restauri), con un articolato ordine del giorno che, tra l’altro, prevede la variazione di bilancio (per i lavori al campo sportivo), la verifica dello stato di attuazione dei programmi, ma, anche la risposta all’interpellanza del gruppo di minoranza capeggiato da Renzino Fiori che, per primo, ha sollevato il caso degli emolumenti irregolari (auto)versati all’ex ragioniere comunale Enrico Novembrini.

Interpellanza nella quale il gruppo di minoranza rileva che dopo “avere appreso dalla stampa che il Comune di Vetto, ai fini di tutelare sé stesso e il patrimonio, avrebbe presentato istanza di ‘sequestro conservativo ante causam’ dei beni del funzionario denunciato per essersi aumentato indebitamente lo stipendio”.

E dopo aver auspicato che “si arrivi al più presto a conoscere con esattezza la situazione in cui versano i conti del Comune di Vetto, si richiede al sindaco di informare su: l’ammontare dell’ammanco finora accertato; la data di inizio degli ammanchi accertati; se al riguardo sono stati interessati  eventuali altri settori  dell’amministrazione, oltre a quello stipendiale; quali sistemi di controllo contabile  venivano e vengono messi in atto dalla amministrazione; visto che gli ammanchi paiono riguardare anche annualità precedenti, rispetto al 2011,  le ragioni per cui gli ammanchi sono sfuggiti in sede di chiusura dei rispettivi bilanci; in quale misura gli ammanchi contabili influiranno sugli interventi e sulle opere in programma; come si intende procedere, quanto ad organizzazione degli uffici comunali, e più in particolare relativamente alla figura del responsabile della ragioneria, visto che la logica vorrebbe che il sindaco non possa  mantenere a lungo anche questo incarico vicario”. Il tutto a firma dei consiglieri di minoranza che, oltre al capolista Fiori, comprendono Luigi Ruffini, Ivano Pioppi, Margherita Crovi.

All’orizzonte si staglia una vicenda complessa, sia per definire gli ammanchi nella loro entità e ma anche il nebuloso transito dei denari. La questione pare vedere tirata in ballo, pure, una nota associazione locale presieduta, sino a recenti dimissioni, dallo stesso Novembrini. Se ne saprà, forse, di più venerdì.

Ma la tensione è davvero molta. Da un lato l’aspetto tecnico e politico della vicenda e dei suoi risvolti, sul quale la minoranza pare non volere assolutamente transigere. Dall’altro l’impegno dell’amministrazione per uscire dalla vicenda, per quanto possibile, a testa alta. Ed ecco che il sindaco Sara Garofani si è impegnata in prima persona nella sostituzione del ragioniere comunale, così come non ha esitato di informare la stampa sulle azioni in essere (come la richiesta al giudice del sequestro cautelativo dei beni del ragioniere) che, per altro e di contro, sono già sfociate in una interpellanza in Parlamento. Oltre ai 56 mila euro di ammanco al momento accertati pare che l’importo finale ai danni dell’amministrazione comunale possa essere anche di molto superiore.

3 COMMENTS

  1. Onestamente con le notizie di questi giorni le richieste di commissariamento del Comune, portate sino a Regione e Parlamento da parte di esponenti del Pdl, fanno un po’ sorridere…. Oppure dobbiamo pensare che abbiano avanzato identica richiesta per il Comune di Parma, dove la situazione appare ben più grave?

    (Commento firmato)

  2. Non si può pensare che la minoranza del Comune di Vetto si faccia carico dei problemi di Parma, ma è giusto che si faccia carico dei problemi del proprio Comune. E’ strana e strumentale la teoria per cui se a Parma non viene richiesto il commissariamento per le vicende parmensi sarebbe doveroso per la minoranza non chiedere il commissariamento del Comune di Vetto. Se cosi fosse perchè la minoranza del Comune di Parma tace sui problemi del Comune di Vetto? Il goffo tentativo di additare problemi di altri comuni, anche se più importanti, per giustificare i problemi del proprio è chiaramente senza senso ed è un metodo ingiustificabile. In ogni caso non porta da nessuna parte, ma crea solo confusione. Ogni amministratore, quando amministra risorse pubbliche, deve assumersi le proprie responsabilità e rispondere dell’operato prima ai cittadini poi ai propri elettori. Credo che sarebbe doveroso per i cittadini di Vetto e della maggioranza, giunta al completo, ringraziare per la rigorosa vigilanza che i consiglieri della minoranza hanno esercitato. Tutto sommato l’aver fatto emergere un’irregolarità dannosa per le casse del Comune non può diventare una colpa. Deve essere comunque chiaro che gli errori che vengono commessi in altri comuni non giustificano in alcun modo gli errori del proprio comune. Naturalmente due torti non fanno una ragione, ma restano comunque due torti anche se con le dovute proporzioni.
    Cordialmente.

    (C.V.)