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“Parcheggi a Castelnovo ne’ Monti? Sembra di giocare a Monopoli”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Ormai quando ci si reca a Castelnovo ne' Monti sembra di giocare a Monopoli: è come finire su Parco della Vittoria, paghi la sosta e punto. Neanche fossimo in centro a Milano: trovare parcheggio è impossibile! Eh va beh, questo è un problema ben noto al quale sembra non esserci alcuna soluzione (sebbene menti plurime si siano spese invano nel tentativo). Vorrà dire che quando possibile si cercherà di schivare Castelnovo, intendo per ciò che è evitabile, ovvero shopping, spesa, caffè, serata con gli amici, ecc... Per noi “provinciali”, che rammaricati i soldi alla fine li spendiamo altrove, il problema si torna a porre quando siamo obbligati ad andare nel centro della montagna per qualsivoglia servizio ivi ubicato. L’ho presa molto larga, come si suol dire, ma pian piano arrivo al sugo di questo reclamo pubblico. È necessario fare una premessa. Ipotizziamo una mamma all’ottavo mese di gravidanza che si reca a Castelnovo per fare il corso pre-parto (che, voglio precisare, è offerto gratuitamente da un ottimo servizio pubblico) oppure ipotizziamo una mamma che si reca a Castelnovo per effettuare i vaccini obbligatori con un neonato al seguito. In piazzale Marconi i parcheggi sono pochi e quelli liberi generalmente sono a pagamento. Allora si inizia una ricerca compulsiva di un posto libero, poi, esasperati, magari aggravati dal ritardo o dal pianto isterico del pupo, si finisce per mettere l’auto nel parcheggio a pagamento ed ipotizzare un tempo di sosta plausibile che eviti il pensiero della multa. Ma va beh. Torniamo al “nostro” sugo: finalmente appare un gesto di elevata civilizzazione e altruismo: dopo le quote rosa anche a Castelnovo compaiono i fantomatici parcheggi rosa!!! Erano ovunque, dai supermercati ai cinema, davanti ai luoghi più impensabili, ma non davanti al consultorio di Castelnovo. Finalmente sono arrivati anche lì. È vero.

Ma c’è un però. Martedì, e questo è il fatto che voglio raccontare, sono andata a vaccinare la mia bimba di poco più di due mesi. Ho gioito vedendo i parcheggi rosa e ho parcheggiato lì in tutta fretta. Sono entrata con la pupa a fare il vaccino e, mentre l’ago perforava la cosciotta della mia bimba, è passato un vigile. Mi è stato chiesto da qualcuno: “Sei in regola col parcheggio?” “Si, ho risposto, ho messo l’auto nei parcheggi rosa”. “Ma ce l’hai il permesso?”. “Quale permesso?”, dico io, “se ci vuole il permesso allora non sono in regola”. Sono uscita a spostare l’auto e poi ho chiesto alle altre mamme se erano provviste di quel benedetto permesso. E nessuna lo aveva. Ma soprattutto nessuna lo sapeva. Sono andate a controllare e avevano preso la multa.

Voglio precisare: avevano parcheggiato l’auto nelle strisce rosa ma non sapevano fosse necessario un permesso e quindi non l’avevano esposto. Ma dove esiste questa prassi? Nei supermercati, nei cinema e davanti ai luoghi più impensabili non serve alcun permesso. Perché a Castelnovo sì? E a chi va chiesto? E quando? Bisogna andare dai vigili un’ora prima del vaccino? Oppure bisogna andarci una volta scoperto lo stato interessante portando con sé l’ultimo test di gravidanza recante la sottile linea rossa? In effetti nel parcheggio c’è un foglietto in miniatura attaccato al cartello con del nastro adesivo che riporta questo obbligo del permesso. E questo ha sottolineato il vigile a quelle mamme che si sono inutilmente affrettate al suo cospetto per chiedere venia e comprensione.

Non voglio prendermela con i vigili, in effetti “è un duro lavoro ma qualcuno lo deve pur fare”, e non voglio additare la categoria, loro devono solo applicare le regole, unitamente al buon senso di cui sono certamente provvisti. Però… Perché se la sanità mi passa i vaccini gratuitamente devo pagare la multa al comune di Castelnovo che fa i trucchetti di magia stile “vedo non vedo il cartello svolazzante”, proprio davanti al consultorio? Qualcuno a quelle mamme potrebbe dire: la legge non ammette ignoranza, se non l’hai visto paghi e punto. Ma nessuno ci pensa che, avendo con sé un neonato di pochi mesi, è già tanto se quella mamma ha visto il cartello, figuriamoci il foglietto svolazzante!? E per di più magari quella mamma viene da Toano o da Ramiseto o da Busana e non è sempre a Castelnovo quindi non ha occasione di andare nell’ufficio dei vigili nell’orario di apertura al pubblico a fare il permesso. A questo punto mi chiedo il parcheggio rosa è un tentativo si semplificare le cose oppure un tentativo di complicarle?

E che cosa dire a quelle mamme multate? Io, che questo giro la multa non l’ho presa ma ci sono andata vicino, la mia solidarietà l’esprimo così: con questo articolo un po’ prolisso. Perché credo che sia un dovere, e sottolineo dovere, dei cittadini segnalare anche i disagi. È un modo per sostenere chi amministra e sottoporre loro delle questioni che forse a volte possono sfuggire. Lungi da me l’intento meramente polemico. Conosco, anche per esperienza personale, le difficoltà di amministrare comuni come i nostri dove le problematiche sembrano sovrapporsi all’infinito. Voglio quindi pensare che sia un tentativo di aiuto riuscito male, una piccola svista. Quindi propongo una soluzione semplice: liberiamo qualche parcheggio e semplifichiamo la vita alle povere mamme (che solo perché hanno scelto di riprodursi nell’Appennino dovrebbero essere premiate e girare con la scritta “L’amministrazione ti è riconoscente” sul cappellino), perché dai, non possiamo ridurre il tutto ad una partita a Monopoli dove gli incassi derivano dalle soste e poco più!!!

(Giordana Sassi)

 

3 COMMENTS

  1. Concordo pienamente l’articolo scritto da Giordana… Non mi risulta che il codice della strada preveda un permesso per poter sostare nei parcheggi rosa, in altre città non è previsto questo permesso forse perchè controllano sul momento chi veramente è legittimato all’utilizzo del parcheggio. Ho saputo di questo fantomatico permesso sulla pelle di qualcun altro, che ha preso una bella “bolletta” successivamente tolta. Sulla base di tutto ciò sono corsa al comando dei vigili urbani (che ricevono solo poche ore al giorno) per farmi fare il permesso in quanto neo-mamma e per fortuna l’ufficio era aperto. Posso immaginare che chi si reca a Castelnovo ne’ Monti dalle varie frazioni montane abbia qualche disagio in più. Speriamo che questa problematica, sollevata dall’amica Giordana,venga presa in considerazione e risolta.

    (Michela)

  2. Sono al sesto mese di gravidanza, e chi come me aspetta o è mamma sa quante visite, analisi, vaccini e controlli si fanno in questo periodo. Il problema di un parcheggio “comodo” è una realtà. anche a Castelnovo. Ma ecco la comodità o privilegio, come tanti lo definiscono, i parcheggi rosa, che con un semplice certificato da esporre (da richiedere ai vigili comunali di Castelnovo) ti dà il privilegio e la comodità di un parcheggio comodo e quasi sempre disponibile (i furbi ci saranno sempre, ben vengano i controlli e le multe) per ospedale e ambulatori. Un consiglio: qualche striscia rosa sarebbe ben accetta anche in altri parcheggi, compreso nel comune di Casina. Dove abito.

    (Michela)