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Cena sociale dei “Sentieri del sollievo”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Alleghiamo il resoconto delle nostre attività che in questi tre anni si sono potute realizzare grazie all’aiuto di tanti. Cogliamo l’occasione per salutare quanti ci sostengono e augurare a tutti voi un felice Natale (seppur con un certo anticipo).

 Trascorsi tre anni di attività dalla sua fondazione, i soci fondatori e tutti i volontari dell’associazione “Sentieri del sollievo” desiderano portare a vostra conoscenza ciò che in questi anni di attività è stato possibile fare grazie anche al vostro contributo. Nulla infatti di ciò che è stato fatto sarebbe stato possibile senza il vostro aiuto e il vostro sostegno.

Lo scopo dell’associazione contenuto nello statuto così detta:

“L’Associazione ha per scopo l’aiuto morale, materiale e specialistico delle persone sofferenti e in condizioni di difficoltà (specie se anziane, sole o comunque bisognose di vicinanza) a domicilio, anche a supporto della famiglia…”

Per il perseguimento di questo primo e fondamentale scopo, l’Associazione si è innanzitutto mossa per promuovere iniziative di sensibilizzazione sui temi riguardanti la malattia, la terapia del dolore,il sollievo nei confronti della persona malata e la sua famiglia. Uno degli scopi principali definito dal nostro Statuto è proprio quello di avvicinare la popolazione a temi così carichi di contenuto e di emozioni come quelli della sofferenza e del morire.

Altrettanto importante l’aspetto della formazione svolta con l’obiettivo di formare nuovi volontari che seguono le persone a domicilio.

Nel primo anno di attività la formazione si è svolta a Castelnovo ne’ Monti con un calendario di cinque incontri dal titolo: “L’amore non avrà mai fine. Prendersi cura quando non si può guarire, cosa significa?”

Il secondo anno ci ha visti impegnati in due cicli di incontri itineranti (ognuno di 4 serate) che si sono svolti nei comuni dell’Alto Appennino. Il ciclo delle quattro serate dal titolo “La compassione:   la relazione con la persona sofferente”, finalizzato ad approfondire il tema degli aspetti emozionali della comunicazione e della vicinanza alla persona malata, ha visto l’avvicendarsi,  di esperti di fama nazionale in tema di Cure Palliative, come la dr.ssa Anna Maria Marzi, nostra collaboratrice e socio fondatore, direttrice dell’Hospice Madonna dell’Uliveto,  il dr. Govi Daniele esperto e formatore in Cure Palliative, il dr. Magnani Pierantonio, medico oncologo  in pensione, ma ancora grande appassionato di Cure Palliative e di tutto quello che concerne la relazione con la persona sofferente, la dr.ssa Malinverni  Eugenia, infermiera e coordinatrice della Fondazione Luce per la vita, che si occupa  di Cure Palliative al domicilio in provincia di Torino  e il dr. Paolo Vacondio, nostro collaboratore, medico,  psicoterapeuta e grande esperto in Cure Palliative.

Destinatari della formazione del terzo anno della nostra attività sono stati gli studenti di alcune classi del liceo delle scienze sociali chiamati a riflettere sulla legge n. 38 del 2010 concernente: “Disposizioni per garantire l’accesso alle cure Palliative e alla Terapia del dolore”.  E’ stato chiesto loro di riflettere,  dopo una bellissima presentazione del progetto da parte del dr. Paolo Vacondio e della nostra psicologa, Elena Cipelli, sui temi della sofferenza e della morte e sulle emozioni che tali argomenti suscitano. Dopo una prima giornata in plenaria e,  successivamente divisi in gruppo, gli studenti hanno realizzato degli elaborati con musiche, immagini, fotografie che, esposti con power point, sono stati presentati in teatro davanti a famigliari ed amici.

Ma veniamo ora all’aspetto più importante dell’associazione : l’aiuto alla persona che si trova in situazione di bisogno a causa di una malattia oncologica o cronica.

In questi tre anni abbiamo seguito 28 persone. Per alcune di loro ci è stata chiesta una semplice presenza fatta di ascolto, di partecipazione, di presenza discreta .   Per altri sono state richieste, oltre a queste cose, piccole mansioni come la spesa, ritiro di farmaci in ospedale o in farmacia, la preparazione di un pasto o semplicemente una piccola passeggiata. Talvolta ci è stato chiesto l’intervento di mani esperte per massaggi o trattamenti di fisioterapia, per i quali ci avvaliamo di  due volontari massoterapisti e di una volontaria fisioterapista.   Altri ancora sono stati accompagnati in DH o nei poliambulatori per l’esecuzione di esami e/o terapie oppure sono stati accompagnati a Reggio per tutta la durata della radioterapia.  Per quest’ultimo motivo si è reso necessario l’acquisto di un’auto a carico dell’associazione che utilizziamo anche per le visite a persone che abitano lontano, anche se, precisiamo, l’associazione prevede un rimborso benzina per chi utilizza il proprio mezzo, rimborso che spesso i volontari rifiutano.

 E’ bene precisare che l’associazione prevede anche un’assicurazione per tutti i volontari.

Dopo un anno di attività a stretto contatto con la sofferenza, si è resa necessaria un’attività periodica di supervisione dei casi che abbiamo intrapreso con una psicologa competente nel settore, Elena Cipelli, che collabora con noi anche  per quanto riguarda la formazione dei volontari.

Una parte dei nostri volontari (circa 7 ) sono impegnati nel Punto di ascolto all’interno della nostra sede. Tale attività prevede due pomeriggi aperti al pubblico, il lunedì e il mercoledì dalle ore 14,30 alle ore 17,30. E’ un’attività nella quale continuiamo a credere nonostante la scarsissima fruizione della nostra sede come punto aperto al pubblico per qualsiasi informazione di tipo sanitario. Occorrerà pensare ad attività che lo promuovano e lo facciano conoscere.

Siamo in attesa di risposta dalla nostra azienda USL per una collaborazione da noi proposta con il day Hospital per la formazione di gruppi di auto- mutuo- aiuto con pazienti e famigliari che vorremmo far partire nei primi mesi del 2012 .Tale progetto nasce  anche dal suggerimento di alcune persone che, colpite da tumore ed avendo frequentato i servizi, hanno avuto sostegno e rinforzo da  altre persone nella stessa situazione di malattia.

Grazie per la vostra attenzione e partecipazione. 

Cogliamo l’occasione per augurare a voi ed alle vostre famiglie un felice Natale e un sereno anno nuovo.

(Adriana Ibatici, presidente)