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Un dialogo possibile. Testimonianze giovanili di dialogo interreligioso e incontro con Brunetto Salvarani

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L'autore di "Il dialogo è finito? Ripensare la Chiesa nel tempo del pluralismo e del cristianesimo globale"( Ed. Dehoniane, Bologna 2011) sarà lunedì 5 dicembre 2011, alle ore 18 a Reggio Emilia, nella Sala del Planisfero della Biblioteca Municipale “A. Panizzi” , in via Farini 3.

Chiedendosi fin dal titolo se “Il dialogo è finito?”, Brunetto Salvarani – figura molto nota dell’animazione del dialogo ecumenico e interreligioso e docente alla Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna –, ha dato voce a un fantasma che “si aggira per le Chiese e le comunità religiose europee. Il dialogo è finito? Ha definitivamente, come molti temono e (forse) almeno altrettanti si augurano, esaurito la sua spinta propulsiva?”.

L’Associazione Culturale DialogaRe, nata a Reggio Emilia con la finalità di promuovere il dialogo interculturale e interreligioso, ispirandosi al pensiero e all’opera di Giuseppe Dossetti e di Pietro Lombardini, riprende la sfida proponendo al pubblico una presentazione del libro di Salvarani, Il dialogo è finito? Ripensare la Chiesa nel tempo del pluralismo e del cristianesimo globale (Ed. Dehoniane, Bologna 2011) che, oltre a permettere l’ascolto della viva voce dell’autore, vuole offrire la testimonianza di forme di dialogo nate non “dall’alto”, ma nell’esperienza dell’incontro quotidiano.

“Testimoni” delle possibilità (e delle sfide) del dialogo tra credenti saranno dei giovani, cristiani e musulmani: ragazzi e ragazze che vivono la loro esperienza religiosa venendo da tradizioni diverse ma che, incontrandosi nelle situazioni ordinarie della vita (la scuola, lo sport…), sono provocati a conoscersi meglio a vicenda, a “ospitarsi” l’un l’altro per conoscere le rispettive ragioni del credere e del vivere la fede nel mondo plurale di oggi. Questi giovani hanno accettato l’invito di dialogare tra loro e con l’autore del libro, per dar conto pacatamente di come sia possibile conoscersi, ascoltarsi, persino apprezzarsi a vicenda nel cammino della fede, e – come ha detto Benedetto XVI nel recente incontro di Assisi, il 27 ottobre scorso – “ritrovarsi insieme in questo essere in cammino verso la verità, dell’impegno deciso per la dignità dell’uomo e del farsi carico insieme della causa della pace contro ogni specie di violenza distruttrice del diritto”.