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Quaranta metri all’ora

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L'affrancatura della lettera lumaca: imbucata il 19 dicembre, timbrata il 20, recapitata il 2 gennaio

 

Era il 1999: ricordate l’avvento della posta prioritaria? Si pagava qualcosa di più, ancora in lire, si aggiungeva un’accattivante bollo blu sostituito, in seguito, dalla sola affrancatura dorata, ma si aveva la certezza che entro il giorno successivo la lettera o cartolina che fosse sarebbe arrivata a destinazione in 9 casi su 10.

Ricordate chi disse che con l’avvento delle e-mail c’era stato un vorticoso calo degli invii su carta e quindi le poste si sarebbero “sgolfate” e, quindi, molti uffici postali sarebbero stati a rischio chiusura?

Non c’è più la posta prioritaria perché tutta la posta, dal 2006, è (o dovrebbe essere) prioritaria, ci sono ancora le e-mail e, peggio, il boom di auguri via Facebook.

Ma per questa lettera imbucata a Castelnovo Monti il giorno 19 di dicembre e indirizzata a Valestra i tempi postali sono rimasti ancora (perdonate la ripetizione) quelli di… un tempo.

Infatti, per compiere i 15 chilometri che dividono il capoluogo montano dalla frazione carpinetana la busta ha impiegato la bellezza di 14 giorni e, naturalmente, gli auguri di Natale sono arrivati un poco in ritardo. Consola forse leggere sapere che, come indica il timbro, nel mentre la lettera è andata a Bologna a farsi smistare per poi tornare vicino al luogo di partenza.

Se ci si attiene a mittente e destinatario, comunque, questi auguri hanno fatto quasi un chilometro al giorno o, se preferite, circa quaranta metri all’ora. “Una posta nostalgica… di cui non si sente nostalgia…” lamenta il lettore che ce la segnala.

(G.A.)

2 COMMENTS

  1. Allora, 1 km sono 1.000 metri, percorrerli a 4 metri/h necessitano 250 ore. E’ vero che dal 22 dicembre le giornate hanno cominciato ad allungarsi, ma che si fossero allungate così tanto davvero non me ne ero accorto.

    (mv)


    NOTA: Osservazione corretta e titolo e articolo ri-corretti! Grazie (g.a.)

  2. Forse il problema non è il calcolo della velocità chilometrica o l’errore commesso nel fare questo calcolo. Il vero problema che non ho mai capito è che se da Castelnovo mando una lettera di augurio a mio cugino che abita ipotesi a Costa de’ Grassi, questa deve andare fino a Bologna per poi tornare… indietro! Scusatemi, spiegatemela come volete, le Poste avranno mille ragioni di “velocizzare” o “razionalizzare” ma a me sembra un assurdità!

    (Elio Bellocchi)