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Aperto per neve… L’unione dei comuni, a differenza degli altri, terrà le scuole aperte. Poi arriva il no del prefetto

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A differenza di altri comuni l'alto crinale apre le scuole e lascia la decisione alle famiglie.

Ecco la lettera inviata stamane ai genitori.

* * *

"Busana, 1 febbraio 2012

Ai genitori degli alunni dell’Istituto Comprensivo

“L. Ariosto” di Busana, Collagna, Ligonchio, Ramiseto.

Oggetto: mantenimento del servizio scolastico in concomitanza delle attuali nevicate.

I Sindaci dell’Unione dei Comuni, sentito il Dirigente dell’Istituto Comprensivo, pur rispettando le decisioni assunte da numerose altre amministrazioni comunali, hanno deciso di garantire, salvo non previsti ulteriori peggioramenti della situazione metereologica, il servizio scolastico nel territorio dell’Unione anche in presenza di neve e gelo.

Si ritiene infatti che l’attuale situazione non possa essere al momento considerata per i nostri luoghi una vera emergenza e che nevicate di simile entità debbano essere ritenute fenomeni normali e ricorrenti nei mesi invernali.

La chiusura sistematica delle scuole in situazioni analoghe alla presente potrebbe comportare un notevole peggioramento del servizio scolastico montano ed un ulteriore svantaggio per i nostri studenti e per le famiglie che si troverebbero, probabilmente in modo ricorrente, ad affrontare il doppio disagio dovuto alle nevicate ed alla difficile gestione dei minori.

Pur consapevoli dei disagi dovuti alle condizioni metereologiche attuali  i Sindaci dell’Unione, di concerto conla Dirigenzadell’Istituto Comprensivo, ritengono perciò opportuno, coerente e doveroso garantire l’apertura ed il funzionamento regolare delle scuole nell’attuale contesto, utilizzando eventuali provvedimenti limitativi del servizio solo per situazioni di maggiori gravità.

Riteniamo che le famiglie, valutando attentamente anche situazioni soggettive determinante dalle nevicate, potranno autonomamente assumere la decisione di avvalersi o di non avvalersi del servizio scolastico. Il Dirigente dell’Istituto Comprensivo si attiverà in questo caso per limitare i disagi derivanti agli alunni che a causa delle situazione neve non potranno frequentare le lezioni".

F.to Paolo Bargiacchi – Sindaco di Collagna

F.to Martino Dolci – Sindaco di Ramiseto

F.to Alessandro Govi – Sindaco di Busana – Presidente Unione Comuni

F.to Giorgio Pregheffi – Sindaco di Ligonchio

* * *

AGGIORNAMENTO ORE 16.30: Proprio mentre a Redacon giunge ai sindaci del crinale l'appoggio di Nilde Montemerli (sindaco di Carpineti) e Sara Garofani (sindaco di Vetto) in una nota inviata a tutti gli istitui scolastici, però, il prefetto la vede in maniera diametralmente opposta e, come anticipato dalla Gazzetta di Reggio on line, decreta la chiusura delle scuole in tutta la provincia. E, finchè le province esistono, anche il crinale si dovrà adeguare.

Il provvedimento del prefetto di Reggio "tiene conto della più recente comunicazione sulla situazione della viabilità da parte dell'Anas di Bologna, ed è stato unanimemente condiviso sentito l'Ufficio scolastico provinciale provinciale di Modena e Reggio. L'atteso peggioramento delle condizioni climatiche ha indotto a superare le comprensibili ragioni di opportunità che hanno fatto propendere sinora talune amministrazioni ad assicurare i servizi minimi. Restano salve le eventuali ulteriori determinazioni da assumere in relazione alla evoluzione dei fenomeni meteo climatici".

 

39 COMMENTS

  1. Mi sembra che questa presa di posizione sia quantomeno strana. Soprattutto nell’alto crinale se stanotte ghiacciano le strade si sa benissimo che per strada si tribola, ci si ritrova a scuola in due o tre, gli insegnati anche volenterosi si mettono per strada ma non si sa a che ora arrivano. Si sa che quando c’è tanta neve c’è un disagio. E si cerca di prevenire eventuali danni. Dura un giorno o due all’anno ormai. Tutto questo per cosa? Per fare quelli che fanno diverso dagli altri? “Staccanovismo inutile”… Mah… Costa di più attivare una struttura per 3 persone che per un giorno all’anno tenerla chiusa con buona pace dei bambini che si godano il calduccio, o le palle di neve.

    (Commento firmato)

  2. I sindaci dell’Unione dei Comuni hanno perfettamente ragione. Ogni sindaco ha il diritto/dovere di compiere la scelta che ritiene migliore per tutelare al meglio la sicurezza dei propri abitanti, a partire dai propri giovani.

    (Nilde Montemerli – sindaco di Carpineti, Sara Garofani – sindaco di Vetto)

  3. Più che strana non conta niente dato che il Prefetto di Reggio ha ordinato la chiusura delle scuole su tutto il territorio provinciale….
    Adesso dovranno telefonare a tutte le famiglie per informarle del contrordine?
    (Commento firmato)

  4. Con rispetto, e senza nessuna polemica, ma solo per capire come funzionano alcune cose: come mai i sindaci Vetto e Carpineti mandano questo commento oggi pomeriggio in appoggio ai sindaci del crinale (subito fermati da ordini superiori…) avendo loro stesse aderito alla chiusura della scuola questa mattina?
    Grazie.

    (Un lettore)

  5. Francamente credo sia più ragionevole la decisione del Prefetto.Pensiamo ai ragazzi ma anche ai lavoratori: insegnanti e collaboratrici scolastiche che, se la scuola non viene chiusa, devono comunque assicurarne l’apertura rischiando non poco (penso per esempio alla scuola di Ligonchio) su strade ghiacciate e non sempre adeguatamente pulite quando, in teoria, domani magari neppure un alunno si presenta… direi che chiudere un giorno o due appare preferibile.

    (Floriano Nizzi)

  6. Francamente la decisione dei sindaci del crinale è a dir poco folle. Che senso abbia mettere in pericolo l’incolumità di dipendenti e soprattutto quella dei ragazzi davvero non lo si spiega minimamente con quel comunicato emanato mi sembra più a scopo pubblicitario che per altri motivi. Visto che non siamo in campagna elettorale, smettiamola di fare gli eroi e ragioniamo con la testa. Senza voler polemizzare, mi accodo al commento di un altro lettore in merito ai sindaci di Vetto e Carpineti: hanno deciso di chiudere le loro scuole e poi applaudono la decisione degli altri sindaci di tenerle aperte??? Mah, sarà la neve… Un plauso al prefetto per avere interrotto questa decisione.

    Saluti

    (Ilde Ganapini)

  7. Allontanandomi da qualsiasi contesto politico poiche’ credo che quando si parla di scuola, di ragazzi e minori la politica sia sempre fuori luogo perche’ si dovrebbe sempre e comunque fare scelte in funzione esclusiva al bene dei nostri ragazzi.
    Credo anche che se si ragionasse tutti nel senso di non mettere a rischio
    l’incolumita’ dei dipendenti ( con tutto il rispetto ) quando nevica dovremmo fermare tutto il sistema. Chiudiamo gli ospedali, il pronto soccorso ,
    il pronto intervento , le aziende ecc. Ogni realta’ e’ formata da dipendenti che quando nevica, chi piu’ e chi meno, deve affrontare dei disagi ma ci si attrezza, si parte prima da casa e dopodiche’ ognuno assolve il proprio dovere.
    Ovviamente le strade devono essere praticabili e quindi spalate e salate tempestivamente , anche questo fa sempre parte dei doveri e delle responsabilita’ degli addetti ai lavori.

    (Betti)

  8. Ma stiamo scherzando ?! Qui nessuno fa l’eroe , però anni addietro ci voleva almeno mezzo metro di neve se non di più per arrivare a chiudere le scuole.
    Siamo gente abituata a queste cose o ci stiamo adeguando agli isterismi collettivi da telegiornale ?
    Purtroppo propendo per la seconda ipotesi……..

    (Fabio Cerri)

  9. Vorrei far presente alla sig.ra sindaco Montemerli – visto che le sta a cuore la sicurezza dei propri abitanti – che oltre a tenere le scuole aperte, occorrebbe anche tenere pulite le strade per permettere agli studenti di andarci.. a scuola. Per raggiungere la strada provinciale che porta a Carpineti capoluogo noi dobbiamo percorrere più di due chilometri di strada comunale in forte salita ( o discesa se dall’altra parte) e,dall’inizio della nevicata – cioè ieri mattina – questa è stata “pulita” dallo spazzaneve UNA SOLA VOLTA, alle ore 8,20 di questa mattina. Stamattina i ragazzi sono dovuti rimanere a casa da scuola e gli adulti a casa da lavorare perchè le auto “toccavano sotto” per la neve e non si sono mosse.Ed ora che arriva anche il gelo intenso e non sarà più possibile togliere la neve ghiacciata cosa facciamo? Li portiano a scuola a piedi? E se avessimo bisogno di un dottore o di una ambulanza?

    (Commento firmato)

  10. Sig. Fabio lei dove abita? Perché qui fuori dalla mia porta ci sono 55 cm di neve (pfiuuu, ci stiamo dentro per un pelo secondo il suo parametro…) Le bastano? Non credo che paghi il dire “una volta”. Una volta non c’erano il meteo, internet, e chi arrivava a scuola ci arrivava quando era ora di tornare a casa. Sono previste gelate, per cui la provincia ha dato l’allerta perché le strade anche se salate, a causa di temperature previste fino a -15, potrebbero diventare molto pericolose per pulmini che trasportano bambini. In caso di un pulmino che non riesca a procedere se la prende lei la responsabilità, visto che è immune dalle moderne isterie? Rischiare per cosa? Hanno fatto benissimo quei sindaci. Nonostante si prevedesse la neve annunciata in ogni dove, tornando da Reggio ieri sera ho incontrato 4 macchine giù da un fosso. Chissà se erano isterici o lo sono diventati dopo quegli automobilisti? Uomo avvisato… o si attrezza molto bene, se può, o sta a casa, se può.

    (Alfonso)

  11. Abito nel comune di Collagna… Ooggi sono andato serenamente a lavorare anche se ho impiegato 10 minuti in più per arrivare a Ramiseto non mi sembra di aver vissuto un’odissea… Io penso che ai nostri figli dovremmo insegnare ad avere un rapporto più sereno con questi eventi, altrimenti quando saranno adulti si barricheranno in casa con 1 cm di neve… 15 anni fa chi se la prendeva la responsabilità? Vuole forse dire che allora erano più irresponsabili? A me sembra che i mezzi per tenere in ordine le strade ci siano anche oggi, poi ognuno la vive come la vuole vivere…

    (Fabio Cerri)

  12. Io credo sia bene insegnare ai ragazzi il rispetto per la natura. Se le strade sono così impraticabili, capiterà una volta o due al massimo all’anno, è giusto non rischiare. Ci si può permettere anche di non stra-fare? Ci si può concedere una pausa, a volte dettata anche dalla natura che richiama a un ritmo diverso? Visto che ora rispetto a un tempo si SA prima, perché demonizzare una giornata in cui ci si ferma un po’? Scandalo?
    Se ne approfitti per stare coi bambini, per fare il pane, per raccontarsi storie di una volta.
    Per spostarsi in queste strade ci vogliono auto e gomme magari costose, o un trattore. Credo che in tanti non abbiano molte risorse per attrezzare l’auto. E sperino in un buon inverno.

    (cf)

  13. Pienamente d’accordo con Fabio. I comuni DEVONO garantire la pulizia delle strade, ma gli automobilisti DEVONO essere attrezzati con gomme da neve o catene. Personalmente, oggi, ho percorso circa 100 km (dalla Croce in su!) senza alcun problema. Ma la cosa che fa pensare è proprio questa: alla prima difficoltà ci si ferma; non è più pensabile fare un po’ di sacrificio per spostarsi e soprattutto farlo fare ai nostri figli.

    (Domenico)

    • Pienamente d’accordo: i comuni DOVREBBERO pulire le strade ma, fino d’ora, non è stato fatto. Ed io e i miei vicini ABBIAMO le gomme da neve ed anche le gomme chiodate ed anche le catene (secondo lei siamo trogliditi e pensiamo di vivere in Africa?), ma se la macchina non “tocca” mica possiamo metterle le ali. E poi quale tipo di sacrifici dovremmo far fare ai figli ed anche a noi stessi? Quello di rischiare la vita? Considerati i burroni e le curve strette presenti su questa strada? Vorrei invitarla a farmi visita, così da constatarlo personalmente, per poi chiederle se lei lo farebbe fare ai suoi figli questo po’ di sacrificio. Ed anch’io dovrei andare dalla “Croce in su” per andare a lavorare e lo farei sicuramente anch’io “senza problemi”- come ho già fatto tante volte -, ma il più è arrivarci sulla statale, anzi, mi basterebbe arrivare sulla provinciale.

      (Commento firmato)

  14. In giornate come quelle di oggi bisognerebbe muoversi il meno possibile e basta ! Credo che un paio di giorni senza scuola non sara’ un problema per l’istruzione dei ragazzi. Oggi tutti hanno lavorato per rendere le vie percorribile ma i miracoli ancora non li’ fa’ nessuno. E’ vero Fabio che ai nostri tempi la scuola rimaneva aperta anche con molta neve ma e’ anche vero che pochissimi si presentavano a lezione, quindi a che scopo rischiare? Meglio stare a casa 1 o 2 giorni all’anno per neve o attendere che capiti una disgrazia per poi piangere e accusare le amministrazioni ? Ottima scelta del Prefetto e dei Sindaci che l’hanno anticipato.

    (Alessandro)

  15. Fare gli eroi non credo serva a nulla. E’ sufficiente un piccolo sciopero, a volte anche per argomentazioni lontane e non è un problema se le scuole vengono disertate. La neve di questi giorni è certamente un evento normale per la montagna, ma il ghiaccio di lunedì e le temperature molto basse possono creare difficoltà e nascondere pericoli per l’incolumità di tutti, bambini ed anziani.
    Lunedì mattina, a seguito di una nottata fredda con leggera pioggia, il ghiaccio ha ricoperto strade, marciapiedi… A Busana, in Via Azzura, strada con notevole pendenza, alle 8,30 nemmeno un chicco di sale era stato lanciato, gli studenti e lavoratori residenti nella zona nemmeno a piedi riuscivano a salire verso il centro per almeno prendere il Bus. Per una pura fatalità si è sfiorato l’incidente di almeno tre veicoli, sotto gli occhi del sottoscritto e di altri che tentavano di cospargere sale, segatura e cenere.
    Sono poi sceso a Marmoreto e la “Via dei Morti”, strada percorsa dai residenti ed autorizzati, priva di protezioni laterali ed anch’essa completamente ghiacciata e senza sale; ho quindi telefonato al geom. Azzolini che immediatamente l’ha fatta chiudere. La stessa cosa è avvenuta in altre strade interne del comune (segnalazione da Cervarezza).
    Sono pertanto meravigliato che dopo aver affrontato il primo giorno di ghiaccio in quel modo, il comune di Busana, dotato in questo momento di un solo operatore esterno, sia così sicuro di grantire, senza alcun pericolo, il funzionamento delle scuole.

    (Fabio Leoncelli)

  16. Secondo me siamo impazziti. Faccio in auto Collagna-Felina tutti i giorni e prima facevo Collagna-Reggio, estate e inverno. La strade ieri e oggi erano perfettamente praticabili, ma cosa cavolo vuole la gente? Che gli si spali anche il cortile e la soglia di casa? E rimboccatevi un po’ le manichine e prendete in mano la pala come si faceva una volta… Ieri mattina a Collagna tutti gli alunni erano regolarmente a scuola, compreso quelli di Cerreto Laghi, e ci sarebbero stati anche oggi con soddisfazione delle famiglie, se il prefetto non fosse stato vittima di incubi… Ma dove vivete, gente, in Appennino o ai Caraibi? Per mezzo metro di neve o poco più scatta il finimondo? Non ho parole, se non per fare i complimenti ai sindaci dell’Unione e al preside Franchini per essere state persone NORMALI nel delirio mediatico della “morsa del gelo”. Ah, già, in Norvegia e Svezia i bambini vanno a scuola solo a luglio….

    (Commento firmato)

  17. Sono decisamente stupito, come molti altri che hanno scritto. Sono tutti i giorni sulle strade della nostra montagna; la mia auto (Grande Punto) è gommata con antineve; parto per tempo, vado piano e fin’ora, non ho mai avuto problemi.
    Gli unici che ne hanno, o non sono attrezzati o vanno troppo forte.
    E’ chiaro; contro il vetro ghiaccio tutto è vano, ma non è il caso di questi giorni.
    Se i sindaci hanno deciso che le scuole potevano rimanere aperte, lo avranno fatto senz’altro valutando bene eventuali rischi (tra l’atro, nel comunicato, hanno lasciato libertà di scelta relativamente a situazioni soggettive particolari).
    Anche se gli ultimi inverni sono stati decisamente più miti che in passato, abitiamo in montagna e nevicate come queste, sono più che normali.
    Tutto il resto è polemica, sport nazionale italiano.
    Forse siamo solo diventati davvero un pò troppo influenzabili dai mass media ed anche un pò troppo, come dire…fragili di fronte anche alla minima difficoltà.
    Per i bambini, ritengo sia altamente educativo imparare ad affrontare le difficoltà da subito

    (Paolo Romei)

  18. Se il Prefetto ordina la chiusura delle scuole (giusto o sbagliato che sia)dovevano essere chiuse tutte (i sindaci dell’ unione si sono presi una bella responsabilita’, e sinceramente non ne comprendo il motivo dal momento che almeno meta’ dei bambini verranno tenuti a casa lo stesso), per quanto riguarda i dipendenti non puo’ essere un provlema in quanto tutti andiamo a lavorare con la neve (basta attrezzarsi) e non vedo perche’ devono godere di altri privilegi

    (Paolo Diambri)

  19. Ma siete diventati tutti dei moralizzatori? Addirittura Fabio Cerri ci dice che non sappiano più educare i nostri figli? Allora visto che lei è così intelligente e si rifà a 50 anni fa quando i mezzi di comunicazione e le tecniche di previsione moderne erano fantascienza, torni a vivere senza macchina, tv, internet, ecc… VADA A LAVORARE E MANDI I SUI FIGLI A SCUOLA A PIEDI!!!!

    Smettiamola di fare di ogni articolo una polemica: la decisione dei sindaci era folle e bene ha fatto il prefetto a stroncarla sul nascere. Non a caso tutte le scuole della provincia sono state chiuse e, sinceramente, se i ragazzi perdono 3 giorni di scuola…. beh, ma chi se ne frega!!!

    (Ilde Ganapini)

    • Su tre commenti sopra dello stesso tono del mio vedo che ama sparare ad alzo zero su di me… Possiamo ancora esporre le nostre idee senza essere sbranati?? Prenda una tisana e impari a rispettare le convinzioni degli altri senza fare dell’ironia da quattro soldi.

      (Fabio Cerri)

    • Signora Ilde, mi permetta: ha lei la verità in tasca per poter dare gratuitamente dei folli a quattro sindaci? Crede di essere fine esempio di educazione rivolgendosi in quel modo al sig. Cerri? Sarebbe interessante sapere dove vive e soprattutto se ha mai visto prima d’ora un fiocco di neve in vita sua. Per quanto mi riguarda, posso dirle con certezza che se i ragazzi perdono 3 giorni di scuola senza motivo (sì, perchè le scuole erano funzionanti e riscaldate e le strade perfettamente percorribili!) sicuramente è fregato e anche parecchio a chi ha dovuto lasciare i figli a nonni acciaccati o baby-sitter da pagare profumatamente oppure è stato costretto a prendere 3 giorni di ferie magari litigando col datore di lavoro.
      Ma forse noi del crinale siamo un po’ troppo “indietro” e abbiamo l’abitudine di usare macchina, tv e internet per quello che sono, cioè mezzi e oggetti che che ci facilitano la vita. Non sicuramente Dei Infallibili da adorare per alimentare crisi di isteria collettiva…
      Ossequi.

      (Commento firmato)

  20. Già, ogni articolo una polemica… Quanta gente patetica e il ghiaccio e il freddo e la neve e la morsa del gelo… Ma state scherzando?!?! Siamo in Appennino a 900 mt sono condizioni normalissime, sempre esistite, e mai nessuno in passato se ne è lamentato anche a fronte di sacrifici e rischi ben maggiori di quelli odierni. State attenti, hanno predetto che quest’estate farà caldo…

    (Marco Galeazzi)

  21. Non credo sia un problema di catastrofismo ma di conseguenze dell’andazzo della nostra società “moderna”. Non c’è disgrazia più o meno grave o inconveniente fastidioso che capiti che non si vadano a cercare i colpevoli per fare accuse sui mezzi di comunicazione e fare denunce al fine di chiedere danni. Di conseguenza per chi si deve assumere responsabilità diventa sempre più difficile trovare il confine fra tutelarsi o rendersi disponibile a qualche rischio. Abbiamo ancora nelle orecchie le polemiche nate dopo l’alluvione di Genova. La colpa dei morti è del Sindaco che non ha chiuso le scuole prevedendo quello che sarebbe successo, e questo è solo un esempio eclatante a cui se ne potrebbero però aggiungere tanti altri più o meno noti.
    La denuncia è sempre lì, pronta a scattare. Dalle Amministrazioni Pubbliche alla Sanità alla Scuola, dove peraltro insegno. Alla minima occasione si fa denuncia; e siccome si pagano assicurazioni ormai anche per alzarsi da letto (si sa mai che ci si faccia male sbagliando a infilare le ciabatte con conseguenze rovinose) si cerca alla prima occasione di avere rimborsi dei danni subiti. Conseguenza … una ipertutela da eventuali complicazioni. Anche all’interno della scuola succede questo, qualunque cosa si fa ci si tutela da eventuali conseguenze con associate denunce dei genitori.
    Chissà se è possibile fare marcia indietro per ritrovare un po’ del mondo di De Amicis! A quello non si torna, ma un ridimensionamento di tante usanze della nostra società credo sarebbe auspicabile.
    Vogliamo che i nostri figli non crescano come pappe molli nemmeno in grado di affrontare un pochino di neve? Ci ricordiamo di quando andavamo a scuola a piedi?
    Cominciamo ad abituarli in famiglia ad avere compiti e responsabilità delle quali devono rendere conto. Abituiamoli che non tutto è dovuto ma che le cose bisogna guadagnarsele. Che a scuola non serve il cellulare ma libri e quaderni che spesso non portano. Che lo zaino prima di essere bello e alla moda deve essere utile allo scopo e comodo. Che se gli insegnanti prendono provvedimenti non sono da “attaccare” per difesa d’ufficio dei propri figli. Che nello studio i sacrifici devono essere fatti. Che la scuola e i compiti vengono prima delle 50 attività giornaliere a cui partecipano i ragazzi. Che le ricerche si fanno in un modo diverso dal semplice copia e incolla da Internet nemmeno letto. Che le traduzioni ben fatte non le fa il traduttore di Google.
    Ma questa è tutta un’altra storia!

    (AnnaMaria Gualandri)

  22. Brava AnnaMaria! Ottima analisi. Mi piacerebbe chiedere a quei genitori che hanno sostenuto se “abituare i figli alle difficoltà” significa metterli su un pulmino che non si sa se arriverà per ghiaccio o strade brutte. O farli andare a scuola lo stesso con la neve a guardare un film, perché chi ci lavora nella scuola lo sa cosa si fa quando c’è tanta neve e ci sono in 4 alunni: si guarda un film! Sono pienamente d’accordo con lei che non si abituano i ragazzi al vero dovere, ma alla cultura dello sconto. Se non fanno i compiti spesso è colpa del docente che ne da troppi. Se il docente ne da troppo pochi è un incapace. C’è costantemente in questa società attuale una diffusione della responsabilità. E’ colpa del sindaco, è colpa del governo. E’ colpa del preside, del docente. Sempre di qualcuno là fuori. Pur di non mettere in discussione se stessi. Io ci ho letto in questa protesta anche una scocciatura del genitore che deve organizzarsi se il figlio non va a scuola. Perché i giorni di ferie si tengono per andare alla settimana bianca, quando allora saltare la scuola va bene. Oppure i giorni si tengono per l’estate, per andare al mare. Ma per fermarsi, e stare a casa in un giorno qualunque di febbraio a fare niente, a guardare fuori che nevica, o magari a fare una torta insieme, oppure a guardare vecchie fotografie…beh pare che sia un giorno sprecato.

    (Un insegnante)

    • io i miei figli su un pulmino ce li metterei tanto come i miei genitori mi ci mettevano quando c’erano neve e ghiaccio (più frequentemente di ora) ……
      permettersi di dire alla gente come gestire le proprie ferie ,specie se in modo improvviso, mi sembra un pelino azzardato se non si conoscono le situazioni personali, e considerato che tanta gente deve renderne conto al datore di lavoro
      Come ha fatto notare qualcuno prima di me le strade erano percorribili e le scuole perfettamente agibili, tanto come durante le nevicate degli anni precedenti quindi ,tornando al nocciolo del discorso, non si capisce questa isteria collettiva.
      se la cosa durasse 1 mese cosa facciamo ?

      (Fabio Cerri)

  23. Stare in casa in un qualunche giorno di febbraio con i propri figli credo che possa soltanto far piacere ai genitori ma e’ che purtroppo non tutti ci
    possono stare perche’ c’e’ chi fa il medico o l’infermiere in ospedale, o l’assistente alla casa di riposo o chi e’ solo in un ufficio pubblico e fuori non puo’ mettere il cartello ” chiuso per neve” perche’ in opedale come nelle case di riposo ci sono emergenze ed esigenze di assistenza improrogabili cosi’come anche se
    non con la stessa importanza nell’ufficio pubblico. Le ferie certo che si tengono volentieri per l’estate per poter portate i propri figli al mare perche’ non tutti
    hanno l’opportunita’ o la competenza di poter essere insegnanti e anche se con tante difficolta’ lavorative come tutti ma in estate, nelle vacanze natalizie e pasquali gli insegnanti possono stare con i propri figli e portarli in vacanza senza la necessita’ di dover fare i salti mortali durante l’anno per utilizzare meno giorni di ferie possibili.
    Non facciamo sempre di ogni erba un fascio perche’ i genitori non sono tutti dei disfattisti nei confronti della scuola anzi c’e’ chi fa di tutto perche’ funzioni nel migliore dei modi.
    Saluti
    (Betti)

  24. in risposta a “un insegnante”

    Non accetto da chi a la fortuna di poter stare a casa con i propri figli il mese di luglio-agosto-vacanze di natale e altre sparse che mi si dica come gestire le proprie ferie (per le non e’ certamente un problema trovare i giorni per la settimana bianca o per il mare), ribadendo che se il prefetto ordina la chiusura questa ci deve essere ed e’ inutile stare a “sindacare se giusta o sbagliata” ricordo ancora a “un insegnante” che io che lavoro in una ditta privata a lavorare ci sono andato anche con la neve e la chiusura delle scuole per alcuni non da’ la possibilita’ di stare con i propri figli a guardare nevicare ma soltanto di lasciarli soli in casa sperando che non succeda niente.

    (paolo diambri)

  25. Le strade sono bianche, nevica svogliatamente, c’è molto freddo. La scuola è aperta, i riscaldamenti funzionano, tutto sembra in ordine. Sono arrivati, qualcuno con 5 minuti di ritardo: alunni e insegnanti. Non ci sono proprio tutti ma una classe è al completo (che bravi). Qualcuno ha i piedi un poco bagnati, qualcuno è infreddolito ma è tutto normale, una normale mattina di febbraio, in una normale scuola di montagna. Speriamo che andando alla corriera i nostri ragazzi scherzino con la neve garbatamente, senza esagerare. Lunedì inizia una nuova settimana, speriamo che sia una settimana positiva o almeno “normale”.

    Lorenzo Franchini Dirigente Scolastico I. C. Busana

  26. Ai signori genitori che lamentano il fatto di non sapere a chi lasciare i figli in quanto il lavoro non glielo permette. Entrambi fanno i medici? Gli infermieri? Nessuno in famiglia , che faccia un mestiere non da Emergency, da poter affidare per un giorno nevoso il figlio? Un’amica, o un vicino di casa che dia un occhio a tutti i bambini? Certo un tempo si andava a scuola con la neve, forandola fino al ginocchio. Ma forse c’era anche qualcuno a casa che badava ai bambini in caso di bisogno? Che bravi a Busana. Ma allora tutti gli altri comuni che hanno tenuto chiuse le scuole sono stati “anormali”?

    (Tina Marchi)

  27. Bello l’intervento di AnnaMaria Gualandri. Sono proprio d’accordo. A chi è così arrabbiato consiglio la tranquillità, tanto è vero che se interviene il prefetto può piacere o no ma è così.
    Non credo che qualche giorno a casa sia un grosso problema per i nostri ragazzi a fronte dei rischi oggettivi presenti, e visto che si DEVE PENSARE PER PRIMI A LORO….
    (Oggi le scuole del crinale erano aperte come dimostra il commento del dirigente più sopra, con buona pace di tutti..)

    (Francesca)

  28. Risposta alla sig.ra Tina Marchi: il mio concetto di normalità non era riferito alle decisioni delle amministrazioni comunali, su cui non mi permetto di entrare nel merito, bensì al fatto che è normale che in inverno in montagna nevichi, che ci piaccia o no.

    (Lorenzo Franchini)

  29. Signora Marchi, ma come si permette? Cosa ne sa lei delle difficoltà familiari di chi non conosce? E se nevicasse tutto l’inverno come l’anno scorso (ma forse quelli che vivono dallo sparavalle in giù non se ne sono neppure accorti…), chiudiamo le scuole tutto l’inverno? Certo, così i nostri figli rimangono analfabeti, prendiamo tutti le ferie, l’aspettativa, il permesso per lutto familiare e d’estate, se non ci hanno licenziato per assenteismo, invece di lasciare metà stipendio alla baby-sitter i bambini ce li tiene tutti l’insegnante che ci vuole insegnare anche come gestire i tempi familiari. Che per inciso, sono felice non sia una delle splendide maestre dei miei figli.
    (Commento firmato)

  30. Chi lavora la meta’ delle 40 ore settimanali di molti e ha piu’ di tre mesi all’anno retribuiti pur non dovendo recarsi al lavoro, risparmiandosi sicuramente tanti problemi di gestione famigliare che gli altri hanno , magari potrebbe evitare di spargere dell’ironia nei confronti di chi pur non avendo questi privilegi fa in modo di far quadrare sempre tutto.

    (Luigi)