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Pressioni psicologiche e acquisti truffa: casi anche anche nel reggiano

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“In tempi come questi, di crisi lavorativa, difficoltà dei cittadini ad arrivare alla fine del mese ci si mettono pure le truffe online: un fenomeno cui, in maniera netta, occorre sapere dare una risposta”.

A dichiararlo è Adiconsum Reggio Emilia nella persona del suo segretario provinciale Luca Braggion. “Assistiamo negli ultimi mesi ad un incremento incessante di queste truffe on line poste in essere da società estere per servizi mai richiesti e mai resi. Quella di ItaliaProgrammi.net, denunciato anche da noti programmi tv (come Le Iene), è l’ennesima dimostrazione che esistono aziende, opportunamente impiantate in stati extraeuropei, messe all’opera solo ed unicamente con l’intento di raggirare i consumatori per ottenere denaro. Alla base non c’è alcun servizio offerto al cittadino. Basta un click e subito giungono fatture, poi solleciti e pressioni psicologiche inoltrate per il tramite di società terze di recupero crediti”.

L’ennesimo caso che segnala Adiconsum è quello di C.F. che si è visto recapitare una fattura con scadenza 06.01.2012. Dice l’utente: “Non ho mai richiesto servizi alla società ItaliaProgrammi.net e tanto meno ad Estesa Limited avente sede alle Seychelles. Mi sono visto recapitare a casa una fattura di pagamento e subito mi sono preoccupato… ecco il motivo per cui mi sono rivolto ad Adiconsum. All’appuntamento agli sportelli dell’Associazione sono stato rassicurato che si trattava di una truffa impiantata su larga scala e ma la cosa più sorprendente è stata quella di scoprire di essere l’ultimo di una lunga lista di malcapitati!”

Proprio a tal riguardo Adiconsum Reggio Emilia segnala che questo è l’ultimo dei 170 casi che hanno chiesto assistenza ai suoi sportello. “Il fenomeno” prosegue Luca Braggion “non si arresta e le vittime spesso non riescono a trovare adeguata tutela. L’Antitrust ha già preso provvedimenti in merito emanando la delibera PS7444 del 25 agosto 2011 che conforta i cittadini e le associazioni come la nostra poste a loro tutela”.

“Naturalmente ripetiamo il nostro appello ai cittadini a non pagare fatture a fronte delle quali non è stato richiesto nessun servizio!”

 

(G.A.)

1 COMMENT

  1. Io sono uno di quelli raggirati, mi sono rivolto a un legale che mi ha suggerito di pagare, e purtroppo l’ho fatto, ho fatto un bonifico bancario, ora spero che vengano denunciati. Ho pagato 104 euro per paura e ora mi chiederanno di pagare il secondo anno visto che il contratto era per 2 anni, ditemi a chi mi devo rivolgere.

    (Pietro Pischedda)