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“Augusto non lo avrebbe detto. Ma ne sarebbe stato felice”

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Cristiano Turato, nuova voce dei Nomadi (foto Loretta Amorini)

Cristiano Turato, 38 anni, padovano è la nuova voce dei Nomadi, il 23 componente del gruppo chiamato, così, a una vera e propria svolta in chiave rock. E “i Nomadi saranno immortali a loro stessi”. A dirlo è Carletti non senjor, ma Elena, figlia di Beppe che commenta così la nuova singolare avventura della band fondata dal padre e dall’indimenticato Augusto Daolio, nel 1963, che, sabato sera, ha presentato la prima del nuovo cantante. Per altro, sul palco almeno per la stagione 2012, due vocalist femminili Cristina Montanari (di Modena) e Monica Magnani (di La Spezia).

A Novellara ha preso il via il XX tributo dedicato alla voce di “Io vagabondo” brano patrimonio della cultura italiana che proprio quest’anno compie 40 anni. Si stima che, nella due giorni, siano oltre 12 mila i fan saliti da tutta Italia da queste parti. Chi sulla tomba ad omaggiare Augusto, sul palco c’è la sua chitarra assieme al basso di Dante Pergreffi mentre un video ripropone un suo parlato, chi tra i portici di Novellara ad ammirarne le opere (quadri ad olio) e i pensieri (scritti anche dai fan) e, tutti, qui a cantare brani immortali.

A fare gli onori di casa Red Ronnie, ben presto afono, che rilancia sulla sua tv la diretta dei concerti, e il novellarese Pietro Casarini, di LigaChannel, che due decenni fa Daolio chiamava sul palco per cantare “Il vecchio e il bambino”. Tutti correi nel non anticipare il nome del nuovo cantate, dopo l’addio di Danilo Sacco, per 19 anni voce nomade, che ora intraprenderà una carriera da solista. “Una scelta – ha commentato Beppe Carletti davanti al suo pubblico – che Augusto non avrebbe mai fatto. Per noi ora riinizia un nuovo percorso fatto di gruppo e di serenità e maggiori sorrisi”. Un episodio tra i tanti: sta per iniziare il concerto la band, senza la nuova voce che farà il suo ingresso dal terzo brano, nel retro del palco va in scena un abbraccio forte, imprevisto, liberatore tra Beppe e Daniele Campani il batterista “per spezzare la tensione”.

Singolare pensare alla preparazione di questo concerto in poco più di una settimana, il tempo che è intercorso tra la due giorni novellarese e la scelta. Il nuovo cantante, proposto da uno del gruppo, non è la voce di una delle 270 cover band presenti in Italia, non è il fidanzato di Irene Fornaciari, Roberto Tiranti, (improvvidamente annunciato da un giornale di Vicenza, ma lui su Facebook aveva già smentito alcune settimane fa), ma proviene dall’elettronica, dall’Indie e dal rock. Madaleine era la sua band sino a ieri, fondata a Padova nel 2008 con un genere alquanto distante dalle sonorità dei Nomadi.

Al nuovo nomade è al momento riservato solo metà del repertorio, mentre nelle altre canzoni si alternano Massimo Vecchi, bassista, Sergio Reggioli, eccezionali polistrumentista e Cico Falzone, chitarrista, come sempre a suo agio nel fare il front-man. “Siamo riusciti a prendere come cantante l’unico uomo più basso di me!”

Concede poche parole Turato: “Non so ancora capacitarmi del perché avete scelto me; c’è tutto da fare e tanto da costruire” e ammette, brutalmente, la sua paura. Eppure il palco lo calca con sicurezza, si destreggia tra chitarra acustica e percussioni, con quell’improbabile cresta punk e due basettoni alla anni Sessanta; una voce che ancora non si era sentita. Con acuti capaci di duettare lassù in alto con i falsetti delle vocalist, armonici ed estensione alla Piero Pelù e, indubbiamente, una completa differenza da Sacco e Daolio. Rosy Fantuzzi, che di Daolio fu compagna dice: “Ho appreso il suo nome questa sera. Mi sono volutamente tenuta a distanza per non interferire minimamente. Un ragazzo che non conoscevo, mi piace molto perché non assomiglia a nessuno, quindi una scelta rispettosa che dà energia”. Augusto lo avrebbe immaginato? “No, di ritrovarsi a cantare dopo così tanti anni da via no. Come non avrebbe immaginato che l’associazione che porta il suo nome avrebbe consegnato 700 mila euro per beneficenza. Oggi sarebbe felice”.

(Gabriele Arlotti)

 

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IN PILLOLE

 

 

La nuova formazione dei Nomadi (foto Loretta Amorini)

I FAN

Fabrizio Lugarini, fondatore del fan club “Pan persot Nomadi e Lambrusc”: “Il nuovo cantante? Una scelta inaspettata ma che come dimostra l’ovazione del palatenda ha già conquistato il pubblico”. “Che tu sia una nuova splendida avventura”, recita uno striscione.

 

LA POLEMICA

“Beppe non frequenta i social network” spiega la figlia Elena, ma ha inteso dare un taglio alle troppe polemiche e voci che in questi giorni circolavano. “E’ finalmente il momento della musica”. Tra queste una polemica con Claudio Daolio, fratello di Augusto, che su Facebook avrebbe espresso pesanti riserve sulla beneficienza fatta dai Nomadi e sulla vita personale di Daolio. “Affermazioni cui nemmeno voglio replicare”, dice Rosy.

 

IL SERVIZIO D’ORDINE

Niente bodyguard, ma solo forze dell’ordine locali, protezione civile, croce rossa e volontari. Questo lo staff per gestire la mole di persone che nelle ore scorse ha invaso Novellara

 

L’ULTIMO BEATLES

C’è chi definisce Beppe Carletti l’ultimo Beatles padano. E lui non si tira indietro: jeans stinti, camicia bianca collo alto, giacca nera e, sul palco, anche un pianoforte a coda accanto al mitico Hammond. Minimalista, invece, la nuova scenografia del palco.

 

LA MOSTRA

Nella rocca di Novellara la mostra dei dipinti di Augusto Daolio. 20 le tappe italiane di questo percorso che prese il via nel 1992 alla sala degli specchi del teatro Valli e che ha toccato anche Santa Croce in Firenze.

 

I BRANI

Per la prima di Cristiano Turato il repertorio Nomade affonda nei brani classici della band. Sangue al Cuore, Ad Est ad est, Goodbye, C’è un Re, Senza Patria, Auschwitz, Ricordati di Chico, una rivisitata Bianchi e Neri, Ho difeso il mio Amore, Canzone per un’Amica…

 

TRA FACEBOOK E CASADEI

“Ogni tanto – spiega Elena Carletti – su dialogo con la figlia di Casadei ed è stata lei a farmi notare che i Nomadi sono un po’ come la grande orchestra fondata da Rauol. E quindi destinati ad andare avanti nel tempo”.

 

IL NUOVO CANTATE AVEVA L’INFLUENZA…

Radiocorridoio racconta che Cristiano Turato si è presentato al provino per la ricerca della nuova voce dei Nomadi influenzato. Ma la sua voce non è passata inosservata. Così è stato chiamato una seconda volta e, solo una settimana fa, la conferma. Che di fatto smentisce la notizia che i Nomadi stessero già provando il nuovo cantante durante le ultime settimane con Danilo Sacco a fine 2011.

 

DALL’ITALIA

I Nomadi: sono il gruppo col maggior numero di cover band in Italia, ben 270. Ma anche sui fan club non si scherza: 150. A Novellara sono una decina i pullman presenti già sabato sera e sul palco, come da tradizione, omaggi, biglietti e saluti da… Verona, Setri, Livorno, Altamura, Vicenza, Latina, dal bel paese intero.

 

 

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