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“Miglioriamo la visibilità nell’incrocio”

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"Spesso mi è capitato di vedere degli automobilisti che, provenendo da Gatta, per immettersi sulla strada statale 63 in direzione Reggio Emilia e Felina, arrivati all’incrocio sono costretti ad andare oltre la linea di arresto con l’auto per l’impossibilità di vedere se arrivano auto da sinistra a causa dei cartelli segnaletici che si trovano sullo spartitraffico (foto qui a lato) creando cosi intralcio agli utenti che arrivano da Castelnovo in direzione Gatta e da Reggio e Felina in direzione Castelnovo".

Per Roberto Zappaterra, che ci scrive, "con un programma di fotoritocco ho provato a 'spostare' virtualmente i cartelli segnaletici oltre il guard-rail che si trova sulla sinistra dell’ incrocio. Il risultato e’ una maggiore visibilità della strada fermando l’automezzo prima delle strisce di arresto. Lo spostamento dei cartelli permette comunque di vedere la direzione da prendere sia provenendo da Castelnovo che da Reggio e Felina (altre immagini)".

 

 

4 COMMENTS

  1. Mi sembra di ricordare che si era parlato di uno stanziamento di 12 milioni di euro per interventi urgenti su quel tratto di SS 63, tra questi doveva essere compreso anche la realizzazione della rotatoria in quell’incrocio pericoloso! Qualcuno magari può confermare o smentire questa notizia. Giusta comunque l’osservazione della scarsa visibilità.

    (T.G.)

  2. Sì, effettivamente nella “promessa” dei 12 milioni, poi svaniti, poi ricomparsi pare in 3,5, vi era la manutenzione e l’ammodernamento del tratto che va da Ca’ del Merlo sino alla Croce di Castelnovo ne’ Monti, lavori che, secondo alcuni esponenti politici, dovevano essere cantierati nella primavera 2010. Tra questi vi era la realizzazione di una rotatoria nell’incrocio con la SP 9 per Gatta e Villa. Non si è ancora a conoscenza dell’avanzamento del progetto, ma ci si augura che sia stato ridimensionato dall’IDEA primaria in quanto vi era la realizzazione di un muro di contenimento “FARAONICO” nel versante che guarda l’EX mulino di Calcinara. Non dimentichiamoci che sono stati spesi soldi per abbattere l’ECOMOSTRO e non è il caso di costruirne un altro.

    (Roberto Malvolti, coordinatore Comitato strada statale 63)

  3. Considerando che sono parecchi mesi, forse anni, che persiste una buca pericolosa all’uscita della galleria della Croce in direzione Reggio e nessuno è riuscito a provvedere, dubito che lo stato di avanzamento del progetto sopra citato possa essere a buon punto! Non parliamo poi delle altre cose assurde ed eclatanti presenti in quel tratto di statale… Forse meglio pensare all’idea di spostare i cartelli, se nel frattempo non saranno già caduti da soli (dalla vecchiaia). A mio avviso l’ecomostro è quello che percorriamo quotidianamente (non con le auto BLU), chiamato SS 63. Un sostegno comunque al Comitato per l’impegno dimostrato fino ad ora e spero anche in seguito.

    (T.G.)