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Celebrate le esequie di Ferruccio Notari, scomparso improvvisamente mercoledì scorso

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E' terminata da poco la funzione religiosa con la quale si è preso commiato da Ferruccio Notari, scomparso improvvisamente mercoledì scorso.

Ferruccio Notari

I funerali sono stati celebrati nella chiesa parrocchiale della Pieve di Castelnovo ne' Monti che non è riuscita a contenere tutti quanti hanno voluto partecipare alla cerimonia. Una partecipazione eterogenea, c'erano ragazzi, adulti, anziani che per occasioni diverse hanno rapporti con i familiari Ele, Daniela e Marco. Celebrati da don Evangelista Margini sono stati concelebrati da don Edoardo Cabassi, don Giordano Goccini, don Benedetto Usai e don Aldo Orienti. Di particolare significato, per la nostra testata, la lettura sacra fatta da Pietro Ferrari, presidente della Cooperativa90 (di cui facciamo parte), come gesto di vicinanza alla famiglia Notari ed in particolare a Marco, nostro apprezzato collaboratore.

L'omelia di don Geli ha voluto sottolineare come l'amore di Dio sia di sostegno per coloro i quali perdono una persona cara in modo così inaspettato, come è avvenuto per Ferruccio Notari. Ha citato un commento di condoglianze apparso su questo sito che recita: "Quanto è lungo il filo della vita non importa. E’ assai più potente quello che il filo unisce, intreccia, protegge, colora", per portare conforto nella consapevolezza che quanti amano non cessano di vivere ma rimangono nei loro cari attraverso il ricordo dell'affetto che li ha uniti. Una parola di conforto è giunta anche a nome degli ellievi e dei colleghi di Daniela. Un coro di canti ha accompagnato la funzione, al termine della quale abbracci affettuosi e colmi di cordoglio hanno significato la partecipazione dei convenuti ai familiari dello scomparso.

2 COMMENTS

  1. Devo a Ferruccio Notari e alla sua famiglia il saluto di un compagno di scuola, di un amico d’infanzia, di gioventù e di sempre. Credo sia giusto anche ricordare per tutti il suo grande impegno civile e politico, il suo avere speso tutta la sua passione e le sue energie per il lavoro e per il mondo del lavoro in appennino, come dirigente e poi come segretario della Cgil in anni in cui il sindacato è stato più che mai punto di riferimento, non solo per i lavoratori ma per tutto il nostro territorio.

    (Fausto Giovanelli)