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“Il mattone supererà la crisi”

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Assistiamo, sempre più di frequente, alla presenza di immobili sfitti o invenduti, soprattutto in Appennino o nei centri storici. Nel mentre, sugli immobili, incombe l’Imu dei Comuni, mentre sulla stampa di questi giorni si leggono molti interventi sul settore immobiliare, articoli dai toni allarmistici che, anche come conseguenza della crisi, paventano cali del settore anche del 50%. Ma la situazione è davvero così difficoltosa? Lo abbiamo chiesto al dottor Aldo Bolzoni, esperto parmense specializzato nel settore immobiliare, oltre che nel marketing, e impegnato in ambito industriale.

“Io credo, come di consueto, che ci vengano propinate notizie dense di esagerazioni e che la situazione non sia così catastrofica. Il momento economico è sicuramente molto particolare, poiché stiamo assistendo ad una grande trasformazione del prodotto immobiliare, ad esempio come quando siamo passati dalle automobili tradizionali alle automobili euro 4 o euro 5. Il bene casa, come tutti gli altri beni, risponde a precise leggi di mercato regolate da una domanda e da una offerta e in questi ultimi anni i comuni per fare cassa hanno concesso enormi quantità di licenze e, in buona sostanza, un’ ulteriore tassa occulta che grava su tutti i cittadini”.

Anche se non possono esserci certezze, pensa che potremmo essere prossimi ad una svolta? Quantomeno dal 2013, con l’agognata ricrescita economica da tanti ventilata, crede che sarà possibile intravedere concreti segnali di ripresa in questo settore o, come dicono altri, dovremo aspettare almeno il 2015?

“Vede, il mattone è certamente un investimento sicuro, ma proprio per le sue caratteristiche strutturali esso genera un volano lento a fermarsi, ed ancora più lento a riprendersi. Ribadisco: il nostro settore non è in crisi, ma in profonda trasformazione, e la sua risalita avverrà quando questa mutazione si sarà compiuta completamente. Case che non consumano energia, case a costi giusti e tecnologicamente avanzate: questo è quanto dovrebbe avvenire”.

Qualcuno auspica già al prossimo autunno, altri alla primavera prossima, ma comunque il clima politico è già in fervore per le prossime elezioni. Quali risposte dovrebbe dare oggi la politica per rilanciare un settore come l’immobiliare, un mercato che con tutto il suo indotto ha un peso fortemente incisivo sul nostro paese?

“Benché sia troppo facile dare un giudizio sulla politica attuale, poiché sarebbe come sparare sulla Croce Rossa, sostengo che serietà e certezza, in poche parole fiducia, sono i valori che la politica dovrebbe promulgare. E certamente, alla politica locale e nazionale si chiedono anche competenza, regole precise e soprattutto onestà nel considerare le necessità dell’edilizia, considerando che il settore edile contribuisce per il 12% del Pil nazionale ed è quello che viene colpito più gravemente dalle tasse e dai balzelli. Purtroppo, ci troviamo oggi disorientati di fronte allo sviluppo di innumerevoli quantità di scatole cinesi tali per cui è impossibile determinare responsabilità politiche ed amministrative precise e, dunque, sia il cittadino che l’imprenditore sono abbandonati in balia di se stessi”.

Lei è stato il promotore del Progetto Casasi ed ora è presidente e, di fatto, l’anima del progetto Casa& Partners.  Può riassumerci lo spirito di queste iniziative per rendere partecipi i nostri lettori del contributo che avete dato e state dando al settore, ponendovi come riferimento nell’area di Parma, Reggio, Piacenza e Modena?

“Lo spirito è quello di riunire tutti i protagonisti del settore edile e immobiliare in una grande e coesa filiera di settore, in cui ogni elemento metta a disposizione il proprio lavoro e la propria competenza a totale servizio del cliente. In questo modo, la qualità del prodotti può migliorare, mentre i servizi a garanzia del mercato aumentano e i prezzi diminuiscono. Solo con questo atteggiamento si può incrementare e concretizzare la fiducia nel mercato”.

Oltre ad alimentare una forte sinergia fra gli operatori del settore, è evidente l’attenzione alla ricerca, al marketing ed all’innovazione, come dimostrano le vostre proposte, quali il freedom power, o “bolletta zero”, e sistemi di ristrutturazione con tecnologie a secco importate da multinazionali come la Knauff e la Saint Gobain. Ci può dire qualcosa su queste iniziative? Ritiene, inoltre, che questo genere di progetti possono essere leve fondamentali per il rilancio del settore?

“Effettivamente, abbiamo dato e stiamo tuttora dando un grandissimo contributo allo sviluppo di nuove tecnologie, sia in campo tecnico che in campo commerciale. La bolletta zero, ad esempio, è un traguardo raggiunto da Cooperativa Edile Artigiana di Parma e supportato dal marketing di ProgettoCasaSì. Per quanto riguarda le ristrutturazioni, che io preferisco chiamare “riconversioni immobiliari”, con il consorzio Casa&Partners abbiamo messo a punto tecnologie meno invasive che, in tempi brevissimi e a costi estremamente bassi, consentono di riconvertire vecchi immobili e portarli ad un comfort innovativo e inatteso”.

È noto come sul mercato siano oggi presenti dei prodotti che, purché non ultimati, non rispondono alle richieste del mercato. Quali sono, a suo parere, le strategie per un mercato più intelligente e al passo con le tecnologie?

“Da sempre, l’uomo costruisce case e da sempre lo fa basandosi sulla propria esperienza. Da poco, invece, si è ritenuto doveroso intervenire su queste tradizioni culturali, obbligando i progettisti e i costruttori a mettere in atto strategie costruttive che tenessero conto del risparmio energetico, del comfort acustico, delle regole antisismiche e anche della ecocompatibilità dei prodotti usati.

Oggi, per nostra fortuna, questa ricerca ha messo a disposizione tecniche e materiali che consentono di intervenire su manufatti in apparente stato di inutilizzo e di riportarli a prodotti ad alto valore aggiunto”.

Nella nostra cultura, il mattone rappresenta da sempre un perno fondamentale per gli investitori. In questi momenti di incertezza, lei ritiene che investire sul mattone abbia ancora un senso? In quali termini?

“Il mattone è un investimento sicuro e questo è un dato di fatto incontestabile. Oggi è però importante acquistare prodotti tecnologicamente all’avanguardia, perché saranno gli stessi che in futuro manterranno più alto il loro valore, ed anche prodotti che possano essere riconvertiti, in quanto le agevolazioni in atto (mi riferisco agli sgravi fiscali del 36 e del 55%) rendono queste operazioni estremamente vantaggiose. Un consiglio: oggi più che mai il ‘fai da te’ è pericoloso. Piuttosto, è bene rivolgersi sempre a strutture che siano in grado di garantire il cliente”.

(Franco Quaretti)

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CHI E’

Aldo Bolzoni è nato a Parma 60 anni fa. Dopo aver conseguito il diploma di geometra si è dedicato a studi universitari presso l'ateneo di Trento, frequentando corsi di sociologia con indirizzo antropologico umano e industriale. Ha completato si suoi studi negli Stati Uniti, specializzandosi in marketing e Pnl. Lavora sia in ambito industriale, settore auto, che in sede universitaria come associato in vari corsi master. Da alcuni anni si è specializzato nel settore immobiliare e nuove tecnologie costruttive con l'obiettivo di creare progetti di filiera. E’ il promotore del Progetto CasaSi che coinvolge oltre 120 aziende del settore e fondatore e Presidente del Consorzio Casa And Partners.